Ognuna delle epoche vissute dall’Umanità è stata caratterizzata da annunci di fine del mondo e questo a partire dell’anno mille, vuoi per profezie, testi satanisti, religiosi o previsioni scientifiche di possibili catastrofi naturali.
Essendo noi Europei ed Italiani ed avendo Roma Capitale anche di tutta la Cristianità, prendiamo in esame il testo catastrofico per eccellenza che ci appartiene per cultura e religione: l’Apocalisse.
Ora da studioso dell’esoterismo e convinto di aver ormai compreso che la verità sull’esistenza umana si compone di mille facce e che il suo conseguente scopo è connesso all’immortalità dell’anima (cosa condivisa da tutte le dottrine religiose), non posso evitare d’affermare che il concetto della reincarnazione è l’unica soluzione adatta a dare una risposta soddisfacente a tutte le domande di chi, impegnato in una ricerca in campo spirituale, inevitabilmente si pone lungo il suo percorso formativo.
Senza addentrarmi in cosa consiste la realtà della reincarnazione che per altro è ormai assai conosciuta da molti, mi voglio invece soffermare solo sullo scopo della reincarnazione, di questo nostro passaggio in più corpi e con più vite, nel tempo e nello spazio.
Paragonando quindi questa continua nostra entrata ed uscita dalla materia di questo mondo, ad un percorso scolastico di uno studente che stia frequentando un ginnasio, dal liceo alla licenza, il vero scopo consiste nell’esperienza e nell’apprendere. Quindi per mezzo della reincarnazione, passiamo il tempo delle nostre vite ad affinare la nostra essenza spirituale nel senso di una concreta crescita in Conoscenza.
Con questa consapevolezza possiamo ora dire che la vera molla che concretamente agisce come catalizzatore per l’affinamento spirituale della nostra anima su questo piano di dimensione materiale è il DOLORE. Infatti nella reincarnazione, la gioia come il piacere, sono talmente effimeri che ciò che risulta sempre presente ed incidente è solo la sofferenza, di qualunque ordine o grado che essa sia.
Quando sento le persone affrante per la perdita di una persona cara che magari ha molto sofferto per una malattia od una fine atroce per violenza, od inorridiscono per lo strazio di un bambino che termina così presto il suo periodo di reincarnazione e questo li porta ad imprecare contro il Creatore che molti chiamano Dio, vorrei dirgli che non hanno capito nulla. Che avrebbero motivo di rallegrarsi per l’inevitabile crescita spirituale dell’anima dei loro cari, crescita causata proprio da quella maniera dura di morire nella materia e non per la resurrezione dei corpi che senso non ha nell’ottica della reincarnazione.
Tale situazione è ancor più chiara se analizzata con la consapevolezza che il “tempo” non esiste nella vera dimensione dell’esistenza che è poi al di fuori dalla materia di questo mondo sttoposto alla legge della reincarnazione…!
Qual è la conseguenza di quanto affermato sopra? Che in realtà, anche se viviamo 120 anni su questo piano, non è passato nemmeno un battito di ciglia ma che dico, noi siamo sempre nella vera realtà anche mentre passiamo l’esperienza della reincarnazione!
Quindi se questo è vero perché aver paura del dolore che è di sogno?
E non obbiettate, come fece un discepolo a Yogananda che stava insegnando proprio questo fondamentale concetto della reincarnazione che quando il ginocchio batte sul muro il dolore è lancinante perché il Maestro gli ribatté che batteva un ginocchio di sogno su di un muro di sogno e sentiva un dolore di sogno:
Quindi, se quello che sta accadendo all’’Umanità, alla nostra generazione di anime, sembrano proprio i fatti descritti simbolicamente nell’Apocalisse, non dobbiamo vivere nel terrore e nello spavento. Affrontiamo altresì il “rito di Passaggio” con la forza e la rassegnazione del Bruco che si ritira nel bozzolo ed accetta la sua fine per poi rinascere nella meravigliosa farfalla.
Allora non vi stupite se le scritture si compiono e le profezie come l’Apocalisse si realizzano o che in questo momento impera l’Anticristo come dimostra il video che potrete vedere qui sotto.