Padre Balducci, gesuita della Specola Vaticana, raccontò diversi anni fa che il Vaticano riceveva informazioni riguardanti gli extraterrestri ed i loro contatti con gli esseri umani dai suoi Nunzi apostolici (gli ambasciatori vaticani). Incontri che si verificavano in alcuni paesi del Sud America come il Messico, il Cile ed il Venezuela. Rivelò inoltre di far parte di una commissione che studiava il modo di approcciarsi nel caso di un eventuale contatto e sulle modalità per trattare con loro.
Meritevoli di Studio
Balducci sostenne che gli incontri extraterrestri non fossero di origine demoniaca e quindi meritavano di essere studiati attentamente. Naturalmente, intervenne immediata la censura Vaticana e dopo la sua morte, il lavoro del demonologo fu ereditato dal suo successore, padre Coyne.
Nel suo testamento Balducci spiegò che moltissime erano le persone che riconoscevano il fenomeno UFO come reale. Aggiunse che i loro occupanti dovevano essere considerati come parte della creazione di Dio, in quanto esseri spiritualmente più evoluti.
All’epoca, ad ordinare il silenzio su certi argomenti fu Giovanni Paolo II°, cui successe, negli anni, papa Benedetto XVI e Papa Bergoglio.
Creature di Dio
La Chiesa ha quindi iniziato a considerare gli alieni come creature di Dio, integrando scienza e religione, ove possibile. Queste affermazioni furono esternate da Giovanni Paolo II e confermate da Benedetto XVI°.
Possiamo quindi affermare con assoluta certezza che il Vaticano si è posto da tempo, seriamente, domande su questi argomenti.
Recentemente, anche Papa Francesco ha citato pubblicamente gli extraterrestri in rapporto ai sacramenti. Ha affermato che se uno di essi si fosse presentato a lui chiedendo di battezzarsi, lui sarebbe stato sicuramente disposto a concedere il sacramento.
Tutto ciò ha risvegliato ancora di più la curiosità di appassionati e ricercatori sui presunti rapporti del Vaticano con forme di vita extraterrestri.
Esternazioni di Papa Francesco
Papa Bergoglio, ci ha abituato in questi anni ad esternazioni e battute fuori dalle righe. Già nell’ottobre del 1992, Padre George Coyne (all’epoca direttore della Specola Vaticana) aveva annunciato la collaborazione del Vaticano con la NASA, alla ricerca di forme di vita nello spazio.
Anche in quell’occasione l’astronomo aveva citato il “battesimo”. Disse che sarebbe stato possibile concedere agli extraterrestri il sacramento, poiché era assurdo pensare di essere gli unici esseri intelligenti presenti nell’Universo.
Padre Funes
Posizione condivisa anche dal suo successore Padre Funes (2008). Il quale asserì la possibile presenza di altre creature nel cosmo dichiarando ufficialmente: “Secondo me questa possibilità esiste”.
Gli astronomi oggi affermano che l’Universo sia formato da 100 miliardi di galassie. Ognuna delle quali, a sua volta, è composta da 100 miliardi di stelle: come si può quindi escludere che la vita si sia sviluppata anche altrove?
Funes stesso affermò che “Forme di vita intelligente sarebbero potute esistere teoricamente anche in assenza di ossigeno o idrogeno. Ciò non avrebbe certamente costituito un problema per la nostra fede”. Non è possibile porre limiti alla libertà creatrice di Dio.
Thomas Ern e Cris Putman
Thomas Ern e Cris Putman sono due scrittori che hanno condotto studi approfonditi su René Thibaut, un gesuita belga. Egli descrisse meticolosamente la Profezia dell’ultimo Papa, prevista per questa epoca. Questa rapportata all’attuale Papa, Francesco, ha fatto ipotizzare che lui potesse essere, di fatto, l’ultimo Papa eletto dalla Chiesa.
I due autori parlano di una connessione extraterrestre, avvenuta tramite onde Radio Omega registrate dall’Osservatorio del Vaticano situato sul Mount Graham, in Arizona.
La loro ricerca si basa su interviste fatte a ricercatori e scienziati cattolici disposti a parlare della Profezia del Papa Nero in connessione con la possibilità di vita extraterrestre. Tra questi ricercatori vi è la figura del Dottor Guy Consolmagno (astronomo gesuita) famoso per il suo punto di vista riguardo alla vita extraterrestre espresso nel 2010. Esso riguardava la sua disponibilità di concedere il battesimo ad un essere alieno.
Ipotesi suggestiva
Coincidenze che hanno portato a presumere che il Vaticano, in particolare i suoi astronomi, abbiano trovato prove effettive di vita extraterrestre. In particolare molto vicine alla Terra e che il telescopio della Specola Vaticana (molto attiva anche nella ricerca di corpi planetari al di fuori del sistema solare, i cosiddetti “Esopianeti “) sia servito per il monitoraggio di qualcosa che dovrà essere necessariamente annunciato al mondo.
Concludiamo il nostro articolo, riportando voci provenienti dal mondo ecclesiastico secondo le quali “la mentalità tra coloro che siedono ai più alti livelli di amministrazione del Vaticano è quella di far conoscere cosa sta succedendo nello spazio e ciò che si sta avvicinando al nostro pianeta”.
Gesuiti
La cosa strana è che Padre Funes, Padre Coyne, Papa Bergoglio appartengono tutti all’ordine di Sant’Ignazio di Loyola “La Compagnia di Gesù”.
Ciò ha un significato, oppure è solamente un caso?
Senza dimenticare Padre Consolmagno (tra i più stimati astrofisici del mondo) che appartiene allo stesso ordine dei tre sopra menzionati. Anch’egli afferma che sarebbe entusiasta se da qualche parte vi fosse vita intelligente, perché ciò non è in contrasto con il pensiero tradizionale cristiano.
Si tratta certamente di un gran bel passo avanti, se pensiamo che nel 1600 Giordano Bruno fu messo al rogo per aver espresso più o meno la stessa convinzione, ossia la possibilità che Dio avesse creato nell’ universo, infiniti mondi abitati.
Impegno nella ricerca
Oggi il Vaticano, al fine di ricercare nel cosmo potenziali prove di vita aliena, sovvenziona telescopi avanzatissimi. Centri che costano svariati milioni di euro: tra questi il Watt Vatican Advanced Tecnology Telescope. Struttura che scruta lo spazio dal Monte Graham (in Arizona). Non dobbiamo però dimenticare la probabile esistenza (mai confermata ufficialmente) di una sonda spaziale segreta nota come Siloe. Sonda che sarebbe operativa fin dagli anni ’90, per questo tipo di ricerche.
E’ possibile che gli astronomi vaticani abbiano effettuato scoperte tali, da indurre oggi papa Bergoglio a “scherzare” volutamente sulla presenza aliena?
Dubbi legittimi
A questa domanda, per esempio, il ricercatore Pablo Ayo risponde sostenendo che i gesuiti difficilmente si muoverebbero in caso contrario e considerando le recenti esternazioni del Papa, tutto sembrerebbe essere il risultato di una precisa pianificazione.
Non dimentichiamo che Papa Bergoglio è il primo Pontefice dell’ordine religioso gesuita e che la sua nomina è stata oggetto di numerose polemiche ed illazioni.
Ma anche Papa Ratzinger, ovvero Benedetto XVI, aveva sollevato la questione su come condividere eventualmente i sacramenti con abitanti di altri mondi affermando che “l’azione eucaristica, non si limita alla sola Chiesa, in quanto il suo significato e il valore della Parola di Dio sono concetti universali non destinati esclusivamente agli abitanti della Terra“.
Se a questo punto gli alieni devono essere considerati come creature di Dio, integrare scienza e religione è ora possibile.
Condivido la tesi in toto. Articolo semplice, messaggio chiaro. 👽