L’evento è stato inviato nei giorni scorsi al MUFON (Mutual Ufo Network) dal testimone oculare dell’avvistamento, il Sig. Jonathan Lingell di Lynnfield, un comune situato nello Stato americano del Massachusetts. Il testimone ha anche inviato la copia della lettera di Menzel.
All’epoca dei fatti, il 1962, l’uomo aveva circa 15 anni ed era già appassionato di astronomia. Era infatti un componente del Bond Club, un gruppo di astronomi dilettanti (ma anche di professionisti) che mensilmente si incontravano presso l’Harvard College Observatory di Cambridge, nel Massachusetts, per relazionarsi tra loro circa le scoperte e le osservazioni effettuate.
La sera in cui avvenne l’evento, Lingell era in procinto di andare a letto, quando, guardando attraverso la finestra della propria camera posta vicino al suo giaciglio, notò la presenza nel cielo di un oggetto luminoso di colore rosso. Essendo miope però, corse a mettere gli occhiali per avere una visuale più nitida di quanto stava avvenendo.
In base alle sue prime stime personali, egli ipotizzò che si trattava di un oggetto di forma discoidale avente approssimativamente la grandezza di circa metà della Luna. Gridando ad alta voce per richiamare l’attenzione dei suoi familiari disse allarmato di vedere “un disco volante”. Prese il suo binocolo (dotato di lente 7×50) ed afferrò anche una fotocamera 35 mm con la quale cercò di fotografare inutilmente quanto appariva dinanzi ai suoi occhi. Attraverso il binocolo vide invece che l’oggetto era scintillante ma non appariva chiaro alla vista, quasi come se ci fosse una strana turbolenza che normalmente è possibile osservare durante le notti invernali quando, attraverso il telescopio, si scrutano i pianeti.
Era invece estate, faceva caldo, era umido e la visuale notturna era eccellente. Egli valutò che le dimensioni dell’oggetto non mutavano con il variare dello spostamento e quindi della visualizzazione dello stesso, anche quando questo si spostò verso l’orizzonte occidentale, per cui considerò che le dimensioni reali fossero molto più grandi di come potesse sembrare. Non ricordò, inoltre, di aver mai visto qualcosa di simile durante le innumerevoli osservazioni sia come astronomo amatoriale che, successivamente, da professionista del settore.
Decise, comunque, di segnalare la cosa all’Harvard College Observatory ed informare il gruppo di cui faceva parte su ciò che aveva osservato. La sorpresa fu quella di ricevere poco dopo formale risposta del direttore dell’osservatorio, il famoso Dott. Donald H. Menzel, il quale con una missiva personale degna del più esperto dei “debunker”, gli comunicava che, probabilmente, aveva scambiato per UFO un semplice pallone dotato di fonte luminosa!
Ecco in pratica, cosa Menzel, rispose al ragazzo:
“Ho ricevuto la tua lettera, il 12 luglio, riguardo a un interessante ufo. Con tutta probabilità hai visto una sorta di pallone, alcuni dei quali sono auto-luminosi mentre taluni potrebbero essere illuminati da una qualche fonte esterna. La turbolenza a cui ti riferisci è probabilmente ciò che gli astronomi chiamano “cattiva visuale”. È dovuta agli strati riscaldati dell’atmosfera terrestre tra te e l’oggetto che si trovava vicino all’orizzonte. Ci sono così tante possibilità riguardo alle identificazioni degli aerei che non posso passare il tempo a controllare se un aereo sia responsabile o meno di un avvistamento.”