Ci sono sostanzialmente due modi per parlare di “razze aliene”.
Il primo, approcciando il discorso da un punto di vista prettamente sociologico. Cioè studiando “quello che la gente racconta”, al di là di ciò che sottintendono le sue storie (allucinazioni, invenzioni, una realtà diversa, etc).
Il secondo, che necessariamente succede al primo, cercando di capire che cosa “c’è di vero” in queste vicende.
Noi, seguiremo la prima strada, anche se qualche sconfinamento nella seconda sarà inevitabile.
La fonte
C’è poco da fare, l’origine delle informazioni è una sola: la testimonianza umana.
Che, in realtà, può assumere varie sfumature. Da quella classica del soggetto che vede la scena,sia come inconsapevole spettatore che come individuoapparentemente prescelto (il così detto “contattato”), a quella più prettamente moderna, cioè in forma di “channeling”, dove il soggetto è (serenamente) posseduto da una entità aliena che lo usa come portavoce. Senza dimenticare le ipnosi regressive, dove il presunto rapito racconta la sua sconvolgente esperienza.
E che cosa dicono i testimoni, su aspetto e comportamento, di queste razze aliene?
Per comodità, vediamo di schematizzare:
- Tutte le razze aliene che si manifestano appartengono a civiltà di gran lunga più vecchie di quella terrestre.
- Certe razze aliene si presentano in forma sostanzialmente umana, i cui individui hanno spesso un’altezza che può arrivarefino a tre metri edun colorito a volte decisamente curioso (come il blu). Altre razze aliene sono ibridi umano-animale, altre ancora si presentano in forma umana solo quando si muovono nella nostra dimensione (perché la maggior parte di loro può tranquillamente spostarsi nel multiverso). In realtà, c’è un po’ di tutto, compresi cloni umani e cloni alieni e pure esseri che paiono robotici. E come dimenticare i mitici MIB (Man in Black), che spariscono in una nuvola di zolfo? Curiosa è anche la presenza, testimoniata da varie culture, di una misteriosa e bellissima “Signora”. Infine, le razze aliene prevedono il maschio, la femmina e, a volte, l’androgino e l’ermafrodita.
Author: Wander Mahet
- Alcune razze aliene sono infinitamente sagge (e credono in un Creatore di tutte le cose), altre sono egoiste e malvagie, senza dimenticare quelle dal comportamento incomprensibile.
- Hanno poteri psichici straordinari, come la capacità di guarire, di teletrasportarsi e creare la materia dal nulla; e magari prevedono il loro futuro “per sapersi regolare”.
- Salvo qualche eccezione, come i “terribili” Draconiani ed i loro turpi esperimenti sui terrestri, le razze aliene vogliono aiutare quella umana edil suo pianeta, anche con apporti di piante e animali. A proposito di “cattivi”…il diavolo era il sovrano del regno di Satania, poi ribellatosi al “Comandante”. Ma il più delle volte le razze aliene appaiono indifferenti al destino umano.
- Alcune vivono sia fra di noi che al di sotto della superficie terrestre, e pure nel nostro cielo. Più in generale, si spostano fra le dimensioni dello spazio.
A questo punto, che dire?
Al di là della banale considerazione che non ci sono prove di quanto sopra (ma, in ogni caso, non è tema di questo articolo), occorre porre in evidenza gli aspetti più marcati della faccenda. Come al solito, usiamo il metodo dello schema, con una semplice considerazione aggiuntiva al fine di dare un sensodi credibilità ad ogni singola affermazione (perché, sinceramente, a volte stenta ad averlo):
- Lontanissime razze aliene sono realmente e sostanzialmente umane d’aspetto (e se, in realtà, ogni specie del cosmo avesse un’origine comune?).
- L’interpretazione dei testimoni è quasi sempre in chiave tecnologica. Cioè, raramente sorge il dubbio chela presenza aliena possasottintendere fantasmi, spiriti o quant’altro diverso dal “carne ed ossa” (perché l’apparenza è solitamente “solida”?).
- Nessuna di queste razze aliene, pur supertecnologiche, vuole fare dono della sua “scienza” all’Umanità (forse per non influenzare la nostra evoluzione?).
- Ci sono alieni “buoni” e alieni “cattivi” (se è vero che in fondo, specialmente per chi ha una formazione religiosa o semplicemente spirituale, il Male e il Bene dovrebbero essere una presenza costante nell’Universo, lo è altrettanto che i “cattivi” avrebbero dovuto autodistruggersi prima di intraprendere i viaggi spaziali).
- Il linguaggio usato dai contattisti è spesso incomprensibile (magari per la difficoltà di tradurre in termini “umani” ciò che umano non è).
In ogni caso, di queste razze aliene esce una immagine fisica e comportamentale stereotipata ed etnocentrica. Punto importantissimo, questo…
E non si può che concludere sollevando un paio di domandealle quali chi si occupa dell’argomento deve cercare di dare una risposta.
Cioè, in che misura la mente umana altera (involontariamente)il contenuto oggettivo di uno stimolo eccezionale? Poi, questo può condizionare (consapevolmente)la sua stessa interpretazione?
Dubbi amletici…