Da diversi anni ormai alcuni scienziati neozelandesi, unitamente a colleghi statunitensi, operano all’interno di un laboratorio noto come Area 122 situato nell’isola di Ross, in Antartide. Nessuno sa, con certezza, cosa accada all’interno di questa inaccessibile base ove solo il personale autorizzato può accedere.
La struttura farebbe parte di un’area “protetta” che ufficialmente si dedicherebbe allo studio delle aurore boreali e dei livelli di ozono presenti in Antartide, è sovrastata da un sofisticatissimo sistema radar e sottoposta a rigida sorveglianza militare che costringe, di fatto, gli addetti a comunicare con le proprie famiglie solo via satellite.
Il contingente militare addetto alla sicurezza, avrebbe, secondo indiscrezioni, ordine di arrestare chiunque provi a violare l’area, il che rende ancor più misterioso ed inquietante qualsiasi progetto venga portato avanti all’interno di questa struttura.
Secondo alcune indiscrezioni gli addetti alla base lavorerebbero all’interno utilizzando computer privi di porte USB e l’installazione sarebbe fornita di uno spettrometro altamente sofisticato dotato di un enorme periscopio che sporge ed è visibile dall’esterno, utilizzato ufficialmente durante gli studi sulle aurore boreali frequentemente presenti in questa zona del globo.
Non mancano però le cospirazioni, secondo le quali, la struttura scientifica sarebbe in realtà una semplice copertura per un qualcosa di più segreto ed inaccessibile. Quello che è certo è che il sito viene considerato di interesse scientifico “speciale” (ASPA, termine che sta per Antarctic Specially Protected Area) fin dal 1981, data nella quale la base è stata costruita.
Non essendoci poi, punti di accesso ben definiti ma percorsi pedonali e veicolari ridotti al minimo e conosciuti soltanto da chi opera nella base, sembra logico che alla luce delle informazioni si possa credere che, all’interno di questa installazione, vengano portati avanti progetti non propriamente scientifici.
Altre indiscrezioni, infine, affermano che si tratti di un’area elettromagnetica naturale in grado di offrire condizioni ideali per l’installazione di strumenti sensibili adatti alla registrazione di segnali associati a programmi che monitorizzano l’atmosfera superiore.
Cosa sta a significare tale spiegazione? L’Area 122 è forse un luogo ove si monitora il passaggio di oggetti non identificati che tentano di violare la nostra atmosfera?
Al momento, non vi sono riscontri oggettivi che possano confermare tale ipotesi la quale, però, alla luce delle informazioni di dominio pubblico, non può essere del tutto abbandonata.