Occultus: Il caso di Eusapia Palladino. Famosa medium, nata il 21 gennaio 1854, la Palladino ha mostrato a scettici e non le sue facoltà medianiche. Ovviamente, c’è sempre chi vede in queste tematiche del marcio, del truffaldino, ma cosa c’è di vero in tutto ciò? Possibile che queste facoltà siano soltanto una burla nei confronti della collettività? Quali sono i fattori scatenanti di questi fenomeni? E se non esistono cosa spinge gli individui interessati a riprodurli artificialmente? In questa nuova intervista per la Federazione ufologica italiana parleremo di questo interessantissimo caso insieme a Giorgio Pastore, fondatore del sito www.croponline.org, autore di svariati libri dedicati al mondo del mistero, già produttore di un serie web intitolata Links the web series e ora produttore del film intitolato Occultus, che parla della vera storia della medium Palladino.
Buona lettura.
Simone Leoni: Signor Pastore, questa ovviamente è la domanda di rito. Lei da anni si occupa di svariate tematiche tra cui l’ufologia. Come mai ha nutrito interesse per la storia di Eusapia Palladino?
Giorgio Pastore: Innanzitutto, un saluto ai lettori. Come ho anche scritto nel mio ultimo libro, Anime infinite, infiniti mondi, nel 2018 ho perso mio padre. La mia passione per il mistero l’ho ereditata da lui. Quando ancora era in vita, ogni tanto discutevamo di tematiche di confine e del grande quesito che riguarda tutti noi, ovvero “che cosa c’è dopo la morte”. Lui più di una volta mi promise che, se avesse potuto, una volta morto sarebbe tornato per lasciarmi un segno, un segnale della sua presenza intelligente anche dopo aver abbandonato questo piano materiale. La sera stessa del suo funerale stavo tornando a casa. Ero da solo in macchina e stavo percorrendo un cavalcavia su cui passo ogni giorno della mia vita. In quel momento, pensai a lui.
Andai a vedere e lì trovai un quaderno sul quale lui si era sempre appuntato dati bancari e altre informazioni utili alla nostra famiglia. Non credo che si tratti solo di coincidenze. Come ben sai, Simone, io mi sono sempre occupato di misteri, ma in quel periodo decisi di volerci vedere chiaro e quindi di approfondire il tema dello spiritismo. Dovete sapere, cari lettori, che non mi ritengo per niente un “credulone”. Pure io parto da un sano scetticismo ed è questo che mi spinge a indagare: il volere scoprire quanto ci sia di vero dietro a certi fenomeni cosiddetti paranormali. Tuttavia, a differenza di certi altri scettici, io non escludo alcuna possibilità a priori.
Sono sempre stato aperto di mente e pronto ad accettare qualsiasi nuova realtà, se confutata con delle prove o se vissuta sulla mia pelle. Per questo mi sono avvicinato alla storia di Eusapia Palladino, per cercare delle conferme, delle testimonianze autorevoli. Così, scavando nel passato, ho riscoperto gli studi compiuti da eminenti scienziati di fine Ottocento e di inizio Novecento che avevano come tema proprio quello dello spiritismo. La loro fu una vera e propria indagine sebbene gli strumenti in loro possesso non fossero moderni come i nostri di oggi. Dovete sapere che lo spiritismo in quel periodo andava molto di moda e spesso veniva praticato anche solo per diletto. Ma ci furono personaggi come Cesare Lombroso, i coniugi Curie, Charles Richet e molti altri, che vollero capirci qualcosa di più e si impegnarono esaminando alcuni medium del tempo, tra cui proprio Eusapia Palladino.
Simone Leoni: Come è nata l’idea di fare un film sulla Palladino?
Giorgio Pastore: Quando mi ritrovai tra le mani i verbali delle sedute spiritiche dell’epoca, gli scritti degli scienziati e degli sperimentatori di quel periodo, scritti che mettevano in chiaro i “poteri” di Eusapia Palladino, capii che avrei dovuto fare qualcosa affinché quelle conoscenze non fossero andate perdute. Ne compresi l’importanza e mi sentii in dovere di farle conoscere ai più. Non sarebbe bastato scriverne qualche capitolo in un libro. Dovevo prendere tutto quel materiale e utilizzarlo per realizzare un film.
Ho sempre avuto la passione per il cinema, oltre che per i misteri. Già in passato, ho realizzato cortometraggi, film indipendenti e una web serie di fantascienza, Links the web series, in cui, oltre a elementi di fantasia, ho sempre voluto inserire fatti storici e misteriosi. In Links the web series, che potete trovare su YouTube, i protagonisti viaggiano nel tempo e si imbattono in società segrete e misteri di vario tipo, tra cui anche di tipo ufologico. Nel 2018 ho realizzato Stargods, un film indipendente, che sarebbe il seguito e la conclusione della web serie. Successivamente, appunto, mi misi al lavoro su Occultus.
Simone Leoni: Immagino quindi che lei abbia fatto un’ accurata ricerca per riproporre fedelmente nel suo film la storia di Eusapia. Come ha condotto questa ricerca?
Giorgio Pastore: Per realizzare Occultus ho condotto una ricerca personale durata almeno un anno e mezzo, paragonabile secondo me ai lavori per una tesi di laurea. Io sono laureato in Storia e ricordo molto bene l’impegno che ci misi per realizzare la mia tesi, dopo anni di studi. La ricerca condotta per Occultus è stata molto simile e di pari impegno, in quanto mi sono ritrovato a spulciare in biblioteche e sul web alla ricerca di più informazioni e documentazione possibile inerente l’argomento.
Così sono riuscito a recuperare delle fonti secondo me inestimabili, tra cui alcuni numeri di Luce e Ombra, una rivista di misteri nata proprio agli inizi del Novecento, sulla quale ho potuto leggere alcuni interessanti verbali di sedute trascritti da testimoni oculari e da eminenti scienziati presenti durante certi esperimenti. Sì, perché per quelle persone, spesso si trattava proprio di veri e propri esperimenti.
Recuperai anche un libro di Filippo Bottazzi, fisiologo italiano e padre della biochimica, dal titolo “Fenomeni medianici osservati in una serie di sedute fatte con Eusapia Palladino” in cui lo studioso (che alcuni anni dopo avrebbe fatto parte anche del Gabinetto RS/33 incaricato di studiare il cosiddetto “UFO di Mussolini”) annota scrupolosamente i risultati delle indagini effettuate sulla medium. Un altro libro fondamentale è sicuramente quello del giornalista Luigi Barzini, “Nel Mondo dei Misteri con Eusapia Palladino”.
Barzini accetta di partecipare ad alcune sedute della medium per raccogliere materiale utile a realizzare un resoconto particolareggiato e sincero delle sedute spiritiche condotte nel 1906 presso la Società milanese di Studi psichici. Dapprima scettico, alla fine deve anche lui ricredersi, come già era successo alcuni anni prima a Cesare Lombroso, padre della moderna criminologia. Per non parlare dei libri di Ernesto Bozzano, Enrico Morselli e di tante altre preziose testimonianze di quel periodo. Non stiamo parlando di inesperti curiosi con la passione per l’occulto, ma di premi nobel ed eminenti scienziati che cercavano la verità, proprio come noi oggi.
Simone Leoni: Chi era quindi Eusapia Palladino?
Giorgio Pastore: Eusapia Palladino era una donna comune che, per uno scherzo del destino, si ritrovò a possedere un particolare dono, quello della medianità. In quanto tale, aveva la capacità di fare da tramite tra il nostro mondo e quello degli spiriti. Nacque in Puglia verso la metà del XIX secolo. Da piccola cadde e sbatté la testa. Da allora, iniziò a sviluppare questi suoi “poteri”. Non è la prima volta che, in seguito a un trauma di questo tipo, persone normalissime iniziano a percepire energie sottili. Evidentemente, vi è qualcosa nel nostro cervello che inibisce queste facoltà e, in certi rari casi, in seguito a certi eventi traumatici, può alterarsi aprendoci le porte verso l’ignoto.
Sapia, come la chiamavano i suoi amici, mai avrebbe pensato di diventare una medium famosa. Lei voleva solo fare la sarta, sposarsi, avere dei figli e vivere semplicemente. Tuttavia, il destino le riserbò altro. Dopo quell’incidente, avendo perso sia la madre sia il padre, inizia a lavorare come domestica a Napoli, nella casa di una ricca famiglia con la passione per lo spiritismo.
Non dobbiamo dimenticare che in quegli stessi anni erano stati pubblicati i libri di Allan Kardec, ex maestro di scuola elementare, inizialmente scettico, che divenne uno dei più grandi studiosi di spiritismo, dopo aver assistito personalmente a delle sedute spiritiche in casa di amici. Egli scrisse “Il Libro degli Spiriti” e, in seguito, “Il Libro dei Medium”, che suscitarono un certo interesse in tutta Europa. Ci hanno fatto anche un film, su Kardec, disponibile su Netflix. Si chiama proprio “Kardec”, del 2019. Lo consiglio a chiunque volesse approfondire la propria conoscenza di questo interessante personaggio. Ad ogni modo, una sera, in quella casa di Napoli, mancava una persona a completare la “catena medianica”, così i padroni di casa invitarono Eusapia a far parte di quella seduta spiritica e lei accettò. Subito, si capì che vi era qualcosa di sorprendente in quella così anonima ragazzina.
La Palladino iniziò la sua carriera di medium, assecondata dapprima da Giovanni Damiani, poi dal cavaliere Ercole Chiaia, che la introdussero nei salotti dell’alta borghesia europea e la fecero conoscere ai più grandi scienziati del suo tempo. Nessuno di loro però, nel corso dei decenni di attività della medium, riuscirono a comprendere la natura dei suoi prodigi più grandi. Infatti, Eusapia Palladino era in grado di muovere a distanza di metri enormi armadi, far volare per la stanza oggetti, creare apporti, far comparire spiriti e ombre antropomorfe, nonché produrre effetti luminosi di vario tipo.
Secondo certi scettici si trattò solo di elaborati trucchi, ma io vi invito a leggere voi stessi il materiale sopra citato, per farvi un’idea voi stessi del caso in questione. Oppure, per far prima, vi rimando nuovamente al mio libro, Anime infinite, infiniti mondi, in cui raccolgo tutte le testimonianze più rilevanti in cui mi sono imbattuto durante la mia indagine. Informatevi e capirete che c’è sicuramente qualcosa di vero e misterioso in tutta questa storia.
Simone Leoni: C’è qualcosa che ha trovato di estremamente utile? Non lo so, magari eredi della Palladino, documenti dell’epoca, si insomma tutto ciò che le poteva tornare utile per il suo progetto?
Giorgio Pastore: La Palladino non ebbe eredi, ma accolse nella sua casa di Napoli molti senza-tetto e orfanelli. Tutto quello che guadagnò lo usò solo per fare del bene e alleviare le sofferenze di molte altre persone. Morì povera e dimenticata nel 1918. Per quanto riguarda il mio progetto, ribadisco l’importanza delle fonti da me cercate e studiate, tra cui soprattutto “Nel Mondo dei Misteri con Eusapia Palladino”, di Luigi Barzini, che raccoglie la testimonianza diretta del giornalista, il quale partecipò a varie sedute, tra cui quelle organizzate dalla Società di Studi Psichici a Milano nel 1906 e quelle organizzate a Genova da Enrico Morselli nel 1907.
Tra l’altro, è un piacere leggere questo libro, per lo stile di Barzini, uno dei più grandi cronisti di inizio secolo. Un’altra importantissima fonte, come già detto, è Luce e Ombra, una collana di riviste i cui argomenti spaziavano dallo spiritismo al paranormale in genere, rivista ufficiale della Società di Studi Psichici milanese. Questo sito ne raccoglie più di 20 annate: https://archive.org/search.php?query=luce%20e%20ombra Un vero tesoro per gli studiosi di paranormale e spiritismo!
Simone Leoni: Sul sito dell’Aspi (Archivio storico della psicologia italiana) troviamo scritto che secondo Enrico Morselli, di professione psichiatra, la Palladino fu suggestionata dal suo protettore, un certo Giovanni Damiani. Cosa puoi dirci in marito?
Giorgio Pastore: Come già detto, Eusapia ebbe più di un impresario e protettore. Damiani fu il primo e fu lui a introdurla nei salotti della borghesia, nei quali andavano di moda in quel periodo le sedute spiritiche. Però il successo della Palladino non si deve a Damiani, ma ad ella stessa, perché effettivamente la gente rimaneva senza parole di fronte ai suoi prodigi. Damiani ebbe il merito di avviarla su una strada che, tuttavia, la donna percorse da sé da un certo punto in poi della sua vita.
Probabilmente, ma è solo una supposizione, senza Damiani la Palladino sarebbe rimasta sconosciuta, seppur molto dotata. Perché lei non ebbe mai una vera e propria passione per il paranormale. Sapeva di avere un dono, ma questo le procurava anche problemi e fastidi. Dormiva sempre con una luce accesa, perché i fenomeni avvenivano al buio, che lei lo volesse o no. Inoltre, dopo le sedute spiritiche spesso cadeva malata e ci rimaneva per alcuni giorni. Per la Palladino non fu mai facile. Era un dispendio di energie, ma se c’era una cosa che amava era dare speranza alla gente, speranza in una vita dopo la morte.
Simone Leoni: Cesare Lombroso, era un personaggio molto scettico verso questi tipi di fenomeni. Chi era Lombroso? E soprattutto come entrò nella storia della Palladino?
Giorgio Pastore: Cesare Lombroso, padre della moderna criminologia, non credeva nello spiritismo. Quando nel 1888 Ercole Chiaia lo contattò per presentargli la medium, lui lo ignorò. Tuttavia, tre anni dopo, più che altro per curiosità, accettò la sfida ma solo se si fossero rispettate certe condizioni. Sull’opuscolo La Lettura, del novembre 1906, Cesare Lombroso riportò il resoconto di quello e di altri incontri avuti con la donna. Egli stesso scrisse: “Se vi fu al mondo un individuo, per educazione scientifica, contrario allo spiritismo, quello fui io (…).
Ma se ho sempre avuta una passione grande per la mia bandiera scientifica, ne ebbi una ancora più fervida: l’adorazione del vero, la constatazione del fatto. Ora io che ero così avverso allo spiritismo da non accettare per molti anni, nemmeno, di assistere ad un esperimento, dovetti nel marzo 1891 presenziarne uno in pieno giorno, da solo a solo, coll’Eusapia Palladino, in un albergo di Napoli, in cui vidi alzarsi ad una grande altezza un tavolo e trasferirsi in aria oggetti pesantissimi; e d’allora accettai di occuparmene.”
E in un altro passaggio del medesimo testo, Lombroso fa anche cenno ad altre esperienze notevoli a cui assistette nel corso degli anni. In un punto, egli scrisse: “Due volte il medium, che era tenuto da me e dal Richet, fu portato con la sedia lentamente sopra il tavolo mentre gridava con voce alterata (…). E poco dopo il medium fu deposto a terra tranquillamente.”
Simone Leoni: Nel 1895 sembra che la Society for psychical Research, concluse che le presunte facoltà della medium erano tutte create a tavolino, una fenomenologia fraudolenta. C’è qualcosa che possa confermare il contrario?
Giorgio Pastore: In quel caso, a quanto pare si cercò volutamente di screditarla. Già allora c’era molta rivalità tra le nazioni. I britannici avevano anche loro dei medium notevoli, come lo scozzese Daniel Douglas Home, che riusciva a levitare per la stanza come una piuma! Per cui, suppongo che, alla base di quel che accadde, vi dovesse essere un’azione premeditata volta proprio a screditare la Palladino. Azione che, tuttavia, servì a poco, visto che anche in seguito la medium continuò ad avere successo, sebbene quell’esperienza inglese avesse macchiato la sua “fedina” spiritica. Il fatto è questo: gli inglesi la sorpresero a praticare piccoli trucchetti.
Questo bastò per denigrarla di fronte all’opinione pubblica.
Tuttavia, come la stessa Palladino confidò a Enrico Morselli nel 1907, i trucchetti che le capitava di fare a volte, li faceva solo perché in certi casi, a quanto pare, era priva del “fluido magnetico” che le permetteva di realizzare i suoi prodigi.
Quando si sedeva al tavolino medianico, la gente lì attorno si aspettava sempre qualcosa da lei, qualcosa che non sempre riusciva a suo comando. A quel punto, per intrattenerli e non deluderli, provava a fare dei trucchetti, è vero. Ma solo per quello. E poi, quei piccoli trucchi di certo non possono spiegare il 95% dei suoi prodigi. Questo non lo dico io, ma gli stessi Morselli, Lombroso, Barzini e chiunque altro ebbe a che fare con lei. C’è da considerare che Eusapia stessa pretendeva di essere perquisita prima di ogni seduta e che le stanze entro cui si svolgevano esse stesse erano precedentemente preparate dagli stessi sperimentatori, le finestre che davano sull’esterno venivano murate e le porte chiuse con la cera lacca.
Per cui, barare sarebbe stato praticamente impossibile. Quindi, come spiegare le levitazioni di oggetti molto pesanti (una volta, si sollevò anche un pianoforte a coda) e della medium stessa? Come spiegare gli apporti (la comparsa di oggetti dal nulla) o l’apparizione di fantasmi che sembravano essere persone reali, in carne e ossa, benché il gabinetto medianico fosse stato controllato accuratamente prima e dopo ogni seduta? In un’occasione, perfino Cesare Lombroso assistette all’apparizione della sua defunta madre. Quindi, le conclusioni della Society for Psychical Research, secondo me, non sono attendibili quanto le conclusioni di chi studiò la medium senza preconcetti o ostilità nazionalistiche di alcun tipo. Solo leggendo più verbali e testimonianze risalenti a decenni di indagini è possibile farsi un quadro preciso e veritiero del caso Palladino.
Simone Leoni: Analogamente e precedentemente, se non ricordo male, anche le sorelle Fox ebbero le stesse esperienze di Eusapia Palladino?
Giorgio Pastore: Non proprio. Vicino a New York viveva una famiglia formata da padre, madre e tre figlie femmine. Un giorno, nel 1848, quando ancora di spiritismo si parlava poco o niente, si iniziarono a sentire in casa loro strani rumori, come dei colpi sul muro. La più piccola tra le tre sorelle, che all’epoca aveva undici anni, iniziò a rispondere a quei colpi, quasi per gioco, e si capì subito che vi era un’intelligenza dietro a quel fenomeno.
Si chiese all’essere invisibile di battere tanti colpi quanti gli anni delle bambine, e così fu. Si decise per convenzione un certo numero di colpi per indicare “sì” e “no” e la famiglia iniziò a dialogare con questo essere invisibile, che venne soprannominato Mr. Splitfoot (Signor Piede Biforcuto). Col tempo, l’entità comunicò anche di essere morto in quella casa, ucciso da un uomo. Come si evince da questo resoconto, ci troviamo di fronte a una storia simile per tematica (quella dello spiritismo) ma differente rispetto a quella di Eusapia Palladino. Non è detto che le sorelle Fox fossero delle medium. Però è possibile che quello spirito utilizzasse la loro energia vitale per manifestarsi, come ancora oggi accade in certi casi. Pensiamo ai casi di poltergeist.
Simone Leoni: Visto che siamo in tema, lei ci crede o non crede alle facoltà medianiche? Dove l’hanno portata le sue ricerche?
Giorgio Pastore: Dopo questi anni di indagini e ricerche, direi proprio di sì, che ci credo.
Anche perché ho avuto a che fare con certe persone, anche a me molto vicine, speciali.
Una mia amica fa spesso sogni particolari, in cui vede persone defunte che le lasciano dei messaggi da recapitare ai loro parenti, ancora vivi.
Messaggi che spesso per lei hanno poco senso, ma vengono subito compresi dai destinatari, parenti della persona defunta. Nel corso delle mie indagini durante tutta una vita, ho raccolto testimonianze di ogni tipo.
Io stesso ho vissuto sulla mia pelle certi fatti, il cui resoconto potrete trovare nei miei libri. Per cui, sì, direi di sì, che credo nello spiritismo, nella reincarnazione e nelle facoltà medianiche in genere. Con ciò però non voglio di certo dire che vi sia sempre onestà in questo campo. Purtroppo esistono anche molti imbroglioni e gente che si approfitta di ingenui e creduloni! Occorre fare molta attenzione e stare attenti a non farsi fregare. I sensitivi più onesti e autentici sono quelli che non chiedono soldi. Occorre sempre andare cauti, quando si parla di paranormale.
Simone Leoni: Per gli scettici queste facoltà non sono altro che frodi, ma allora come mai anche i servizi d’intelligence se ne occupano?
Giorgio Pastore: Se ne occupano perché ne riconoscono l’autenticità. Come sempre, non bisogna mai e poi mai fare di tutta l’erba un fascio! Non tutti i medium e sensitivi sono onesti, non tutti sono imbroglioni. Dipende da caso e caso. L’intelligence si serve di quelli autentici. Ce ne sono alcuni e ce ne sono stati altri nel passato.
Perfino l’ex Unione Sovietica e la CIA si servivano di persone dotate di poteri paranormali per questioni di spionaggio o di ordine pubblico. Non è un segreto, non più. Mai sentito parlare delle cosiddette spie psichiche? Ce ne furono molte, fino a pochi anni fa. E forse ancora oggi si compiono esperimenti di questo tipo nelle basi militari top secret di tutto il mondo. Probabilmente anche nella famigerata Area 51.
Un mio contatto, che lavorò come militare nell’Area 51 negli anni ‘90, mi assicurò che all’interno della base vi erano (e vi sono) vari livelli sotterranei provvisti di diversi laboratori, in cui i militari sperimentavano (e probabilmente sperimentano ancora oggi) cose all’avanguardia di vario tipo, per scopi bellici soprattutto. Uno degli obiettivi delle potenze militari è quello di creare il super-soldato, proprio come nei film della Marvel.
Pelle antiproiettile, arti meccanici, vista bionica e… facoltà PSI. Probabilmente, un giorno la verità verrà a galla, ma per ora dobbiamo fidarci delle testimonianze di certi ex militari e testimoni vari anche tra i civili. Più volte comunque, e questo è risaputo, le forze dell’ordine, anche qui in Italia, si sono servite di medium e sensitive per ritrovare persone scomparse. Una di queste è Sylvia Browne, che cito anche nel mio libro, che più volte aiutò la polizia sfruttando le proprie facoltà medianiche.
Simone Leoni: Dove è possibile vedere il suo film? Ha altri progetti?
Giorgio Pastore: Il mio film, Occultus, riporta in sé molte delle cose raccontate in questa intervista. Per il momento, potete trovarlo sulla piattaforma Chili a questo indirizzo: https://it.chili.com/content/occultus/38bb1df5-25ae-4cf2-83fc-b64dd663bdd3
In futuro, probabilmente, sarà distribuito anche all’estero. Ci stiamo lavorando.
Per quanto riguarda il futuro, sto lavorando a una serie televisiva sempre di genere paranormale e ad altri film, ma ho dovuto rallentare per via della pandemia e delle conseguenti restrizioni. Scrivere e realizzare film per me rappresentano un modo per fare informazione e approdare così al grande pubblico. Mi rendo conto tristemente che sempre più la vita della maggior parte dei giovani è influenzata dalla mediocrità dei nostri tempi. Invece, nel mio piccolo, sto cercando di provocare un “risveglio” delle coscienze, di spingere le persone verso la spiritualità, in quanto siamo immersi nel materialismo fino al collo. Noi esseri umani siamo sì “materia, ma anche spirito, spirito immortale”, giusto per citare una battuta del film Occultus. Grazie per avermi dedicato del tempo e buona fortuna a chiunque voglia indagare come me il più grande mistero dell’umanità: quello della vita oltre la vita.
Signora Giuseppina grazie a lei per averci letto. In quanto intervistatore, esprimo il mio personale pensiero in merito a questi tipo di fenomeni. Se sono loro a contattarci é un conto, se siamo noi é diverso. Molto diverso. Si diceva che evocandoli non é detto che siano proprio loro a manifestarsi, ma potrebbero verificarsi apparizioni non proprio benevole. Continui a seguirci. Grazie di nuovo.
Molto interessante, grazie!
Vorrei avvicinarmi per conoscere sempre più in profondità queste dimensioni.
C’ è chi sostiene che sia meglio non entrarvici e lasciare “in pace” lo spirito dei defunti