il Monte Rusta è “una delle maggiori elevazioni dei Colli Euganei”, così recita una sommaria descrizione che si trova facilmente in rete. Tuttavia non rappresenta certo una cima di rilievo con i suoi 396 m s.l.m. ma nel complesso di rilievi di cui fa parte è sopra la media.
I Colli Euganei, un gruppo di rilievi a Sud-Ovest di Padova, sono un insieme di colline e di piccoli monti di origine vulcanica. Formatisi circa 40 milioni di anni fa. Proprio questa origine ha dato la spiegazione della particolare forma di questo colle che ha un chiaro profilo a cono. Questa però non è certo una caratteristica così strana o inusuale tale da far spendere del tempo a studiarci sopra.
La segnalazione
Cominciando dall’inizio, è tutto partito, per quanto mi riguarda, da una segnalazione. Un associato mi ha fatto pervenire delle foto del Monte Rusta, esponendomi i suoi dubbi sulla forma particolare del colle e chiedendomi quale fosse il mio parere. Confesso che immediatamente il particolare profilo mi ha stupito ed incuriosito, cosa che mi ha subito spinto ad approfondire la ricerca. La forma, in effetti è la prima cosa che colpisce, ma non è semplicemente conico.
Analisi
Effettivamente già ad un primo sguardo il Monte Rusta ha ben quattro lati ben definiti con una pendenza regolare ed omogenea. La base risulta chiaramente quadrata con dei lati che si incrociano a 90° o comunque con angoli molto vicini a quello retto. La tesi del Vulcano spento comincia subito a vacillare. Le considerazioni iniziali vengono subito supportate dall’analisi fatta con un programma di mappe digitali: guardando una cartografia con linee altimetriche la struttura a base quadrata con tanto di spigoli emerge inequivocabilmente.
A “caricare la briscola”, come si suol dire, arriva la conferma che questi quattro spigoli sono orientati sui punti cardinali. A questo punto la serie di coincidenze che avrebbero potuto creare in maniera naturale questo monte diventa, a mio avviso, davvero molto improbabile. Non resta quindi che cominciare a valutare delle possibili ipotesi di una costruzione artificiale. La cima del monte risulta poi piatta, ma questo, come vedremo in seguito, è probabilmente frutto di modifiche umane in tempi molto più recenti.
Facciamo un po’ d’ordine
Sono quindi difronte ad un “monte” con una indubitabile forma piramidale. Formato da una base quadrata di 450m di lato e un altezza di 200m circa rispetto al livello circostante. Gli spigoli della formazione sono allineati sui punti cardinali. il Monte Rusta risulta inoltre completamente staccato dalle formazioni circostanti. Anche ipotizzando la sua origine vulcanica, dopo un consulto con un amico geologo, posizione, forma e altre caratteristiche tecniche sulle quali non mi dilungo, appaiono inusuali e davvero difficili da spiegare. Al punto che risulta molto meno problematico ammettere che sia artificiale piuttosto che immaginare una pazzesca sequenza di improbabili eventi che avrebbero portato ad una formazione così particolare.
Approfondimento storico
A fronte di tutta questa serie di caratteristiche “particolari” il passo successivo è dare anche una sbirciatina a quello che può dirci una breve ricerca storica. Certamente non si pretende di risolvere il mistero, ma per esperienza spesso fatti dimenticati risultano capaci di spiegare misteri apparentemente insolvibili. Purtroppo ho il grande rimpianto di non essere ancora riuscito a svolgere un sopralluogo, ma considerato anche il momento mi sono, per ora, dedicato ad una ricerca documentale.
La prima cosa che mi ha incuriosito nelle descrizioni delle guida sul luogo è la presenza dei resti di un castello risalente al medioevo. Tuttavia la costruzione non sembra aver suscitato l’interesse di studi storici. l’unica informazione che si riesce a dedurre è che l’attuale parte piatta della sommità del Monte Rusta è il risultato della presenza del castello e la sua successiva rovina e demolizione.
Ombre oscure
Le uniche rade notizie che si possono raccogliere inerenti il castello ed il monte in particolare sono perlopiù storie e leggende che ammantano il sito con una luce fosca e maledetta, che raccontano di come la malasorte sembra essersi accanita in maniera particolare su questo promontorio. Sulla cima si trova inoltre un monumento ai caduti della Campagna di Russia durante la seconda guerra mondiale, realizzato da uno scultore reduce da quella disfatta che lo eresse nel 1973.
Scavando un po’ più a fondo scopro che sul Monte Rusta circolano un gran numero di storie e dicerie popolari attuali più o meno tenebrose sulle pratiche oscure celebrate sulla sua cima. Tali storie concludono che la collocazione di monumento ai caduti sarebbe stata una scusa per porre un immagine sacra in un luogo dedito al male. A onor del vero lo stato pessimo del monumento (la statua del Cristo è decapitata) e i vari danneggiamenti uniti alle voci popolari diffuse nei paesi vicini sembrano confermare che ancora oggi la cima del monte sarebbe luogo dedito a tali riti.
Storie Popolari
La conferma indiretta di questa cattiva fama del luogo anche in periodi passati viene dalla quasi completa assenza di coltivazioni sulle pendici del Monte Rusta. In effetti il monte è in un terreno ideale per la viticoltura, tuttavia le vigne si spingono solo sulle sue prime balze, restando assenti sulle sue pareti. Anche qui ho raccolto voci popolari su raccolti rovinati, spiriti e “cattive arie” che hanno scoraggiato fin dai tempi remoti i coltivatori che si erano spinti troppo in alto sul monte.
Mi rendo conto che questa sia solo una semplice considerazione, senza nessuna pretesa, ma se il monte fosse una struttura artificiale, seppur coperta da uno strato di terra lasciato dai secoli, potrebbe essere difficile se non impossibile utilizzarlo per scopi agricoli? Non sono sicuro ma è un pensiero che mi ha accompagnato nel verificare che il Monte Rusta è da sempre coperto solo da boschi.
Strana analogia
La pratica di porre immagini e simboli cristiani in luoghi definiti “infestati” non è affatto inusuale. Semmai mi stupisce che l’installazione del monumento ai caduti sia avvenuto in un epoca così recente come il 1973. Questo fatto mi ha ricordato le storie su altri luoghi definiti maledetti e “santificati” con l’apposizione di immagini sacre, cappelletti o chiese. In particolare queste vicende mi hanno ricordato il “Sercol” di Nuvolera (BS), luogo sul quale ho già scritto, e in particolare sulla presenza di croci incise probabilmente da prelati sugli antichi altari preistorici presenti nel centro del sito. Ma la cui storia del Sercol si è intrecciata con questa in una maniera inaspettata.
Incredibile Co-Incidenza
Nell’articolo Sul “Sercol” parlavo di una retta che congiunge antichi monumenti lombardi tra cui anche, appunto, il cerchio sul Monte Cavallo. In particolare la congiungente dei tre luoghi citati nell’articolo (e quindi unica) se prolungata a Nord arriva nel sito di Carnac in Francia e a Sud a Visoko in Bosnia. È proprio il prolungamento verso le Piramidi di Visoko che ci interessa: infatti la retta passa proprio sopra il Monte Rusta…!
Siamo solo all’inizio
A questo punto direi che siamo al cospetto di una caso dalle potenzialità enormi e dai risvolti incalcolabili. Abbiamo una probabile piramide di origine antichissima: azzardando si potrebbe ipotizzare addirittura una costruzione precedente all’ultima era glaciale.
Incredibilmente sul Monte Rusta non risultano studi o ricerche in tal senso. Le scoperte che potrebbero derivare dalla conferma dell’artificialità del monte ai collegamenti con gli altri siti megalitici possono aprire scenari nuovi e sconvolgenti.
La conferma della presenza di una Piramide di tale antichità e dimensioni sul nostro territorio presupporrebbe l’esistenza di una civiltà sconosciuta. Evoluta in epoche impensabili. Questo ci costringerebbe, finalmente, a considerare un serio riesame della storia.
Da parte mia continuerò la mia ricerca volendo contribuire, per quanto poco, alla diffusione della consapevolezza che c’è ancora tantissimo da scoprire nel nostro passato.
Buonasera,
Ho letto solamente ora questo articolo.
C’è possibilità di entrare in contatto con Lombardini? Magari tramite un email?
Io una decina di anni fa mi ero fatto incuriosire dalla particolare forma piramidale di alcuni di questi colli.
Così decisi di scaricare le mappe topografiche di tutta l’area dei Colli Euganei e le importai in AutoCAD per evidenziare le montagne più sospette e, tramite il tracciamento di linee (da vetta a vetta) calcolare delle distanze.
Con mia sorpresa, facendo questo lavoro, emergeva una schema intelligente (in diversi casi si ripetevano in modo preciso delle distanze esatte tra sommità e sommità)… Che a mio modo di vedere ben poco poteva a che vedere con formazioni del tutto naturali o comunque naturali.
Da ciò che avevo messo in evidenza, a mio avviso, la sotto (in tutto il comprensorio euganeo) ci sono più di una decina di strutture piramidali, forse anche più di una ventina.
Alcune di forma quadrata, alcune rettangolari, alcune veramente enormi, altre più piccole.
Rimasi talmente sorpreso che mandai un email ad Osmanagic… Mi rispose pure dicendo che sarebbe venuto a Bari per una conferenza se volevo andargli a parlare di persona.
Poi però, vista la distanza, lasciai perdere e purtroppo non ho più approfondito.
Però io sono convinto che la sotto c’è un grande insieme di strutture piramidali, un sito incredibile. Il monte Rusta è solamente la struttura più visibile ed integra nelle forme.
La mia mail è francesco.boicelli@gmail.com
Buongiorno provvederemo noi a comunicare la cosa a Roberto Lombardini… grazie per averci scritto
Un altro ricercatore il cui lavoro vi potrebbe interessare
http://www.semirosmanagic.com/en/
ciao Paola, ho avuto il piacere di conoscere di presenza Samir, anche se non si ricorderà di me, lo conobbi all’X Congress di Pescara l’anno che venne insieme ad Hancock e Bouval che conobbi di persona in questa stessa occasione
Grazie per gli interessanti articoli.
Non vivo in Italia al momento ma sono interessata a conoscere di più sulla preistoria italiana non descritta nei libri.
Potrebbe interessare la interminabile ricerca di Michael Tellinger, un intraprendente studioso sud africano sulla storia nascosta del pianeta:
https://www.youtube.com/watch?v=NMQ-pj33w5E
Tra l’altro ha fondato un progetto rivoluzionario che si sta già sviluppando in molte parti del mondo:
https://michaeltellinger.com/
https://m.youtube.com/watch?v=11DGavgS9rY
Cordiali saluti
ciao Paola e grazie per il tuo feedback le tue dritte e i link che hai postato…
Oggi 13 marzo 22 ho visto (e non mi sbaglio) verso le 16,30 quattro sfere di luce muoversi in linea retta sui Colli Euganei
peccato non averli ripresi… al momento non ci sono pervenute altre segnalazioni…
Gentilissimo dottor Lombardini, volevo anche aggiungere che se posso aiutarla con fotografie dettagliate posso farlo volentieri.
Volevo aggiungere poi un mio piccolo parere che forse non centra nulla:
Se le piramidi fossero realmente state create per creare onde scalari (energia) forse è il motivo per cui piace tanto agli oggetti non identificati frequentare spesso questa zona?
Mi risulta che di avvistamenti c’è ne sono stati parecchi.
Grazie ancora per l’attenzione
buongiorno Andrea, le rispondo nuovamente io, credo che proprio Samir OSmanasich abbia elaborato teorie di questo tipo e ne abbia parlato all’X-Congres del 2012 a Pescara, 4 ore di stupendo congresso. Se vuole collaborare con noi, la prego di contattare la nostra segreteria, presentarsi e specificare di essere interessato a ciò che ha scritto anche qui ed appunto ad eventuali collaboraioni, noi siamo sempre alla rcerca di nuovi associati e collaboratori, nonchè ricercatori…
Grazie mille, sarebbe veramente bello,ma io sono un semplice meccanico,leggo molti libri e cerco di studiare come e quando possibile.
Non so se sarò utile,ma ne sarei molto onorato
nessuno di noi è uno specialista ecc.. simao ricercatori, ma prima di ogni cosa appassionati…
Salve, trovo l’argomento interessantissimo, fin da giovane mi sono interessato ad archeoastronomia. La piramide sul Monte Rusta fa pensare, anche se Google Earth alla mano, se uniamo il sito di Carnac con la piamide di Visoko la linea passa ben distante dal Sercol di Nuvolera e a chilometri di distanza dal Monte Rusta, quindi da questo punto di vista c’è un po’ troppa enfasi mi pare.
Buon giorno, nessuno ha pensato di contattare Sam Osmanagich?
È un vero esperto e secondo me ci darà ragione.
Io sono un ciclista,frequento spesso i Colli Euganei ed è da molto tempo che fotografo i colli col presentimento che fossero piramidi,parlo al plurale perché secondo me ce ne sono almeno 3.
Vorrei tanto fare parte di un sopralluogo con lei, sarebbe veramente fantastico.
Complimenti per questo articolo.
buongiorno Andrea Gentini, spero che il nostro Roberto possa risponderle al più presto… Personalmente ho conosciuto Samir Osmanasach, non credo che si farebbe coinvolgere in altre avventure archeologiche, ma magari sarebbe disponibile per sopralluoghi del caso se riuscissimo ad organizzarne…
Interessante articolo, segnalatomi oggi in quanto ho appena postato il seguente: http://presenze-aliene.blogspot.com/2020/07/piramidi-e-strutture-sotterranee.html
Per quanto riguarda la piramide del monte Rusta, ci sarebbe da domandarsi se è una piramide modellata direttamente nella roccia, come quelle di Montevecchia; nel qual caso vi sarebbe una conferma molto interessante in quanto andrebbe ad affermarsi il fatto che le piramidi più vecchie erano costruite in siffatto modo.
Nel caso che non fosse a lei noto,segnalo: https://www.ossidiane.it/piramidi-nella-nebbia-due-anni-di-ricerca-in-bosnia-erzegovina/
Dario Giacoletto
Sono incompetente, ho fatto un sopralluogo sol monte citato alla ricerca di cristalli di quarzo che avrebbero dimostrato che il monte è artificiale. I cristalli di quarzo sono stati utilizzati nella piramide di cleope 75 mila anni fa e in alcune piramidi in Sardegna zona vicino a Pauli Arbarei dove se si ha una buona guida s possono ammitare
Caro Gianfranco, innanzitutto L’età della piramide di Cheope è molto diversa da 75 mila anni… ufficialmente risalirebbe al 2550 a.C. E quindi sarebbe vecchia di 4500 anni (anni più anno meno), datazione che non mi vede concorde. Infatti propendo per ipotizzare che la piramide fosse già lì durante la fine dell’ultima era glaciale e dunque realizzata in un periodo precedente al 10700/11000 a.C. cosa che le darebbe un’età di circa 13000 anni.
Mentre sinceramente non comprendo la tua affermazione riguardo ai cristalli di quarzo… ti chiederei di essere più chiaro, infatti non capisco il nesso tra questi cristalli e l’artificialità. Tuttavia, valuto che comunque, qualsiasi cosa si cerchi, si debba trovare ad una certa profondità sotto lo strato di terra che ricopre il monte (presunta piramide). Per capirci bisognerebbe effettuare degli scavi simili a quelli fatti a Visoko in Bosnia. Ti ringrazio per il tuo commento, e anche per la tua buona volontà nell’eseguire il sopralluogo. Cosa che mi propongo di fare anch’io non appena sarà possibile.