Gran parte dei testi già pubblicati, formano il contenuto del volume “Il principio della vita”.
Anno 2005, Azhair a Nadia: Istruzione
“Manca la coscienza attiva a generare il cambio. La mente razionale domina governata dalla personalità, io materiale, che solo cerca soddisfazione per se stesso con il minor sforzo, perché è carente di quella conoscenza che solo si scopre quando ci lasciamo guidare dal Divino che dimora in noi con tutto il suo sapere. Questo è lo sforzo più grande perché si devono abbattere barriere costruite durante lungo tempo e che soffocano il valore di combattere per qualcosa che resta ignoto fino a che non si scopre in tutto il suo splendore.
Accompagnare i Bambini
Meglio e meno traumatico è accompagnare i bambini dalla tenera età nel giardino della conoscenza. Si nutriranno così con naturalità e divertimento di quel sapere che li renderà coscienti del loro ruolo e del loro esistere all’interno di un ambiente comunitario e cooperativo e non conflittuale e separatista. I bambini devono sentire il valore della famiglia, della condivisione, dell’amicizia, della fratellanza planetaria e cosmica e anche il valore della propria origine spirituale che giustifica la personale formazione, aprendosi a una cultura multi-spaziale e multi-dimensionale.
Problema Generazionale
Come possono le generazioni attuali tramandare qualcosa che a loro non è mai stato insegnato? Come si pretendono disciplina e saggezza, quando chi dovrebbe dare l’esempio non ha idea di cosa stiamo parlando? Si è persa ogni forma di contatto con la scienza dello spirito, manca l’istruzione alla Scienza della Vita. È dallo spirito che traiamo forza e conoscenza e meno lo curiamo più priviamo le sue radici del giusto alimento per la sua espansione verso il cosmo in cui si muove. Il mondo cambierà nel momento in cui si genererà il frutto dell’amore nei cuori della gente. C’è ancora molta terra arida e molti sono i semi che non possono attecchire.
L’ Odio
L’odio genera distruzione, è prodotto dall’incapacità di ascoltare, di vedere, di spiegare, di trasmettere. L’orgoglio è un potente ordigno capace di polverizzare ciò che contamina. Come si può generare comunione di menti e di spiriti quando non ci si apre a un semplice dialogo di comprensione in un malinteso di poco conto? La ragione complica le soluzioni quando accantona il cuore, lasciandolo in disparte. Il cuore è lo scrigno dei sentimenti, delle buone intenzioni, del donare incondizionato. Dare amore, amicizia, sostegno, compagnia, aiuto, istruzione, senza aspettarsi qualcosa in cambio. Al contrario si determinano aspettative che spesso vengono disilluse, dando origine alle incomprensioni che possono degenerare in veri litigi senza fine e senza ragioni.
Il Gioco
La vita è un gioco di carte in cui a volte si vince e in altre si perde, ma mai deve generare sentimenti nocivi tra i giocatori. Se si decide di giocare si devono accettare le conseguenze. La sorte deciderà insieme all’abilità nel gestire il gioco. Non sempre si può attribuire la perdita a chi distribuisce le carte, tu sei artefice delle tue vincite o delle tue perdite. Occorre iniziare a spogliarsi di un “io sono”, di un “io faccio” in tono arrogante e imperativo verso gli altri. Guardarsi dentro e domandarsi cosa porta ai litigi, alle piccole incomprensioni quotidiane. Bisogna eliminare tutti i contrasti prima che si trasformino in fortezze inespugnabili che determinano isolamento e irritazioni nocive al vostro benessere. Imparate a perdonare, a dimenticare, a ricostruire e stimolare l’armonia tra chi è parte del vostro intorno e chi desidera entrarvi. La forza dell’amore è prorompente quando la possiedi. Le azioni si distinguono dalle banalità, non esiste competizione ma comunione e condivisione.”
4 Pilastri
“L’istruzione e l’educazione sono il primo passo per alimentare i valori di una comunità. Le scuole oggi non sono in grado di dare supporto necessario e la conoscenza adeguata. La società allo stato attuale non produce variazioni di rilievo, ma solo crea antagonismi e lotte per obiettivi che sono l’opposto di quelli che ormai servirebbero alla causa di rinnovamento della nuova dinamica in formazione. La saggezza antica tramandava le regole, i principi, i pilastri su cui la conoscenza fondava le sue radici: saggezza, onestà, giudizio e valore.
La Saggezza
La saggezza era dono da amministrare unito all’onestà e il buon giudizio si accompagnava al valore nell’usarlo.
La saggezza non è intelligenza, anche se necessaria. Saper fare il giusto senza turbare l’armonia del circostante è saggezza, è sentire il battito della fiamma divina che ti guida alla parola adeguata, al gesto opportuno, all’azione per il bene sopra ogni altra cosa. La saggezza non guarda egoismo, vantaggi, riconoscimenti, gloria per se stessi, ma la condivisione di un benessere proficuo di interi popoli. Senza onestà e istruzione non esiste saggezza perché parti di uno stesso seme.
Onestà, Giudizio e Valore
L’onestà è sapere fermarsi prima di un obiettivo se questo è nocivo anche solo a una persona. Onestà è sapere guardare oltre i propri profitti e vantaggi. Se questi rompono equilibri naturali e fondamentali al benessere totalitario. L’altro pilastro è il giudizio, che accompagnato dal valore è sapere agire tenendo il valore nel come dosare il pensiero, la parola e l’azione. Il giudizio non è giudicare ma saper usare il senno, strumento della coscienza che governa l’intelligenza superiore dell’anima. Chi possiede il giudizio sa valutare e controllare il proprio agire per se stesso e per gli altri. Il valore è un fuoco acceso nel profondo interiore di chi lotta per il bene di un mondo da salvare, ma senza volontà e sforzo poco si può ottenere.”