In questi giorni impazzan le dichiarazioni dei tre eminenti personaggi ascoltati dai senatori del Congresso USA sulla questione degli UAP, una vecchia parola rieccheggia nuovamente nell’aria, dischi volanti, in memoria di vecchi UFO crash di cui adesso si ritorna a parlare e di quella retroingegneria e quei corpi alieni che sono diventati leggenda.
Perchè dischi volanti? Perchè alcuni vecchi casi storici citati da uno dei protagonisti di questo dibattitto/testimonianza al Congresso USA riguarda proprio questo tipo di velivolo alieno.
Il libro di Keyhoe sui dischi volanti
Il titolo del post cita un libro datato 1954 in cui un ex militare, il maggiore Donald E. Keyhoe già affronta senza mezze misure il tema dei dischi volanti come li chiamavano allora, affermando che esisteva la volontà di occultare e screditare gli avvistamenti con spiegazioni di comodo.
Di lì a poco il famigerato “Robertson panel”, ovvero un disciplinare rivolto ai mass media dell’epoca e finalizzato alla negazione e ridicolarizzazione sistematica degli Ufo, avrebbe innescato la spirale perversa della controinformazione.
Keyhoe, un insider ante litteram dunque, che dimostra quanto già si sapesse su un fenomeno che preoccupava non poco per le possibili implicazioni di natura extraterrestre.
Testimonianze storiche
Questo è un periodo che in campo ufologico si sta rivelando davvero cruciale, non possiamo negarlo, e arriva al culmine di una serie di dichiarazioni e rivelazioni che negli anni hanno rilasciato ad esempio astronauti del calibro di Edgar Mitchell, sesto uomo a mettere piede sulla Luna.
Si espose infatti pubblicamente, affermando di essere venuto direttamente a conoscenza di interazioni extraterrestri con missioni spaziali e di scottanti verità taciute, come le informazioni sul caso Roswell compreso i corpi alieni effettivamente recuperati.
E come non ricordare il colonnello Philippe Corso, che sul caso Roswell ha rivelato il suo personale coinvolgimento circa lo studio di retroingegneria sui rottami del disco precipitato?
Antecedenti che a quanto pare oggi trovano un importante riscontro nelle dichiarazioni di un nuovo testimone militare.
L’importante testimonianza di David Grusch su UFO e Dischi volanti
Tutto è cominciato agli inizi di Giugno quando David Grusch, un ufficiale dell’ USAF ed ex funzionario dei servizi segreti dal curriculum davvero irreprensibile, ha affermato pubblicamente di essere venuto a conoscenza di informazioni sensibili relative agli Ufo.
Le sue dichiarazioni raccolte dai giornalisti indipendenti Leslie Kean e Ralph Blumenthal durante una lunga intervista, sono davvero sensazionali in quanto rivelano il fatto che il Governo Federale Americano gestisce da tempo un programma segretissimo per il recupero, la gestione e lo studio di retroingegneria di velivoli extraterrestri, finalizzato alla ricaduta di tecnologia militare presso le aziende appaltatrici della Difesa.
Oltre a numerosi veicoli extraterrestri (ricordo che ha citato anche il disco precipitato in Italia nel 1933 e recuperato da Mussolini), in possesso del governo U.S.A ci sarebbero anche i resti di esseri alieni.
Autorevoi fonti d’intelligence
Dichiarazioni dirompenti senza dubbio, depositate in qualità di informatore presso il “Comitato ristretto permanente della Camera” che ne ha preso atto, e che vede nel vicepresidente del Comitato stesso il Senatore Repubblicano Marco Rubio, un esponente di spicco della politica americana deciso a fare chiarezza sulla questione anche in termini di sicurezza nazionale.
Lo stesso Rubio avrebbe confermato le dichiarazioni del militare, per averle apprese da autorevoli fonti di Intelligence, probabilmente le stesse fonti di Grusch, anche se non può rivelarle apertamente.
È evidente che non sono mancate le scontate e diplomatiche reazioni ufficiali da parte del governo degli Stati Uniti.
Altre dichiarazioni
La Casa Bianca rimanda immediatamente alle dichiarazioni della AARRO, che nega ogni evidenza extraterrestre in merito al materiale classificato che stanno analizzando.
Naturalmente le fa eco la NASA sottolineando il fatto che finora non è stata riscontrata nessuna evidenza sull’origine extraterrestre degli Ufo, ma che anzi è uno dei focus del team di esperti appena insediatesi.
Queste dichiarazioni non potevano però lasciare indifferente la politica, che nella figura del senatore repubblicano Tim Burchett in qualche modo ha espresso il suo disappunto chiedendo conto ai servizi segreti sul loro operato, e accusandoli di aver letteralmente preso in giro il Congresso ed il popolo americano.
Tim Burchett ha favorito ed organizzato l’audizione pubblica a Washington del 26 Luglio scorso, durata poco più di due ore e mezza, in cui dei testimoni militari hanno potuto parlare liberamente ed in diretta televisiva.
La testimonianza di David Frevor
Oltre a Grusch che ha ripetuto sotto giuramento le sue accuse di insabbiamento al Governo federale, ritroviamo l’ex top gun David Frevor, comandante pilota della Marina protagonista nel 2004 di un eclatante caso di intercettazione aerea di Ufo denominati “tic tac” per la loro forma simile ai famosi confetti.
“La tecnologia che abbiamo visto nei cieli è di gran lunga superiore a qualsiasi altra cosa esista oggi” afferma Frevor.
Caso questo ampiamente documentato anche con eloquenti immagini video che hanno fatto il giro del mondo, ma che a detta di Fravor non fu indagato ufficialmente, nonostante un rapporto circostanziato.
“Molti nel governo sanno più di quanto lasciano intendere, ma tengono nascoste informazioni cruciali. Dal 2021, tutti i video UAP sono classificati come segreti. Questo livello di segretezza non solo impedisce la nostra comprensione, ma alimenta speculazione e sfiducia”
Parla Ryan Graves
Questa invece è l’affermazione un terzo testimone, Ryan Graves, ex pilota di caccia della Marina che ha potuto osservare direttamente in servizio degli Ufo intercettati tra il 2014 ed il 2015 sulla costa atlantica, descritti come sfrere traslucide nel cui interno era racchiuso un cubo grigio scuro aventi caratteristiche di volo assolutamente non associabili a velivoli convenzionali terrestri.
Manovre impensabili, completano il quadro della situazione, che fu puntualmente descritta in un rapporto ufficiale a cui però non fu mai dato seguito.
Emerge da questi due esempi la frustrazione dei due piloti, che si sarebbero aspettati da parte dei superiori un approfondimento sacrosanto, dal momento che come ammesso da R. Graves gli avvistamenti sono all’ordine del giorno, più frequenti di quanto si possa immaginare, e che preoccupano sia i piloti militari che quelli civili e commerciali.
I testimoni hanno fatto dichiarazioni eclatanti sotto giuramento, incalzati dal senatore Burchett e da altri membri del Comitato e tutto questo rappresenta un precedente con cui dovremo confrontarci nei prossimi mesi.
Altre dichiarazioni di David Grusch
Tornando a David Grusch, ha confermato le sue dichiarazioni aggiungendo particolari che ci devono far riflettere.
Infatti senza mezzi termini ha parlato di ritorsioni subite per aver deciso di esporsi pubblicamente, e che anche altri militari hanno subito abusi e minacce.
“Io lo chiamo terrorismo amministrativo. È il loro strumento per mettere a tacere le persone, soprattutto i funzionari pubblici di carriera che tengono alla loro carriera, alla loro autorizzazione, alla loro reputazione, alla loro scalata. Quando si minaccia quel flusso, quel percorso di carriera, molte persone si tirano indietro, ma io sono qui per rappresentare quelle persone”
Ha inoltre sottolineato il fatto di non poter approfondire pubblicamente alcuni aspetti delle sue affermazioni, che riguardano anche ferimenti ed azioni omicide mirate a contrastare la diffusione di materiale classificato, ma si è offerto di fornire ulteriori dettagli in sessioni private agli organi competenti.
Sui corpi alieni recuperati afferma che:
“alcuni dei corpi recuperati erano biologici. Non umani, e questa è stata la valutazione delle persone con conoscenza diretta del programma di recupero con cui ho parlato”
Ha aggiunto che in effetti i resti di questi veicoli extraterrestri sono oggetti di studio da parte di ditte appaltatrici della Difesa, ma che anche in questo caso non può rivelare pubblicamente i nomi delle aziende, e potrà farlo solo in sessioni private.
Noi sappiamo che queste affermazioni hanno dei precedenti, se penso al giornalista investigativo Anthony Bragalìa che qualche anno fa dimostrò servendosi del Freedom Information Act (con risposta protocollata del Governo americano) che “materiali esogeni” erano oggetto di retroingegneria presso una ditta legata agli appalti aerospaziali, ed emerse il nome della “Bigelow Aereospace” il cui logo guardacaso è il volto stilizzato di un alieno.
Obbligare i militari a dire la verità su UFO e Dischi volanti
Come non accennare poi al fatto che il senatore democratico Chuck Schumer leader della maggioranza al Senato U.S.A.
ha presentato un emendamento, ovvero una proposta di legge, che obbligherebbe i militari del Pentagono a declassificare e condividere tutte le informazioni sensibili in campo ufologico in loro possesso.?
Sarà la volta buona o finirà tutto come una bolla di sapone?
È mia opinione che ci sia una sorta di lotta intestina interna al servizi segreti militari.
Da una parte abbiamo una elite affaristico-militare legata ad aziende appaltatrici della difesa che si è arrogata il diritto di raccogliere, classificare e sviluppare tecnologia di derivazione aliena, al fine di veicolare flussi economici inimmaginabili finalizzati alla produzione di armi sofisticate e mezzi aerei.
Coloro che avessero questo potere deterrente, potrebbero essere tentati in futuro di esercitare la loro egemonia tecnologia in chiave negativa.
Informazioni trasprenti per tutta l’umanità
Dall’altra parte invece abbiamo uno schieramento che probabilmente vede in un contatto alieno, una possibilità di crescita e dunque desidera che certe informazioni siano appannaggio di tutta l’umanità.
C’è qualcosa che si sta incrinando nel sistema americano, ma non facciamoci però troppe illusioni perché i potentati affaristico – militari sono senza scrupoli e criminali, aggettivo usato dallo stesso David Grusch.
Il solito vizio umano di rovinare tutto, che privilegia comportamenti egoici, con la convinzione che solo una élite ristretta possa godere dei possibili vantaggi di una interazione extraterrestre.
Personalmente è mia convinzione che
il 26 Luglio ci sia stata una svolta, dal momento che quelle mani alzate e quelle dichiarazioni giurate dei testimoni, le considero una svolta storica perché fatte pubblicamente ed in un contesto governativo.
Sdoganare il tema alieni
Il tema extraterrestre mi sembra che sia stato finalmente sdoganato e che abbia fatto breccia nell’opinione pubblica, la stessa che dovrebbe a questo punto pretendere chiarezza e trasparenza a voce alta, sempre se non anestetizzata da una mancanza di spirito critico che in questi anni è venuto a mancare.
Mi piacerebbe che si svegliassero anche i governi, in primis quello italiano, affinché si possa anche da noi pretendere chiarezza su un argomento che ritengo fondamentale per tutte le implicazioni che ne conseguono.
Poniamoci però un paio di domande:
Siamo pronti ad accettare una verità così sconvolgente?
Siamo pronti a mettere in discussione le nostre convinzioni, le nostre abitudini, le nostre stesse esistenze in un contesto che chiaramente ci costringerà giocoforza ad allargare i nostri orizzonti?
Occorre una nuova visione della realtà, aprire la strada alla comprensione di una nuova scienza, una riflessione di tipo umanistico, filosofico e spirituale, che non può e non deve lasciarci indifferenti.
Chi come me, ha potuto toccare con mano questo tipo di realtà, dal momento che sono testimone di decine di avvistamenti eclatanti, non può che vedere il mondo con occhi diversi.
Non siamo soli e non lo siamo mai stati.
La verità sui dischi volanti si farà strada indipendentemente dalla volontà di qualche politico o militare di turno.
Perché la verità è la fuori e nessuno la potrà fermare.
Michele Paparella