Da poco, ho finito da leggere un libro che mi ha colpito molto. Chi lo ha scritto creò la teoria parafisica.
Il libro in questione è Passaporto per Magonia di Jacques Vallée.
Spesso credere di aver visto oggetti luminescenti nei cieli è causa di scetticismo e derisioni da chi stenta a sull’esistenza di altre forme di vita (indefinite) al di fuori del nostro sistema solare.
Inevitabilmente è d’obbligo una valutazione medica sul soggetto che è testimone di avvistamenti di questo tipo.
Passaporto per Magonia di Jacques Vallée, oltre ad offrirci alcuni racconti già conosciuti in ambito ufologico, ci mostra un parallelismo con un’altra realtà che, in questo campo non è stata giustamente considerata dall’opinione pubblica.
In effetti, se vediamo oggetti sconosciuti librarsi sopra i nostri cieli e, magari, vederli tuffarsi nel cono vulcanico del Popocatépetl, la prima cosa oggettiva che la mente umana può pensare é :
Da dove provengano quei nuovi visitatori? Chi può darci la certezza assoluta che siano esseri provenienti da altri sistemi solari?
Testimonianze.
Le testimonianze di chi è stato rapito (Abduction) possono in qualche modo dare la conferma scientifica che alcune entità aliene provengano da Zeta Reticoli?
Ovviamente, questo articolo non è né il luogo né il momento per discutere di ciò ma, in alternativa, mi sento in dovere di parlare, di un argomento diverso dall’ufologia tradizionale.
Passaporto per Magonia, di Jaques Vallée è un’opera esaustiva che offre una visione e valutazione diversa, quanto interessante, inerente l’esistenza di forme di vita aliene.
Da dove cominciamo?
Personalmente inizierei con questo aforismo di Jean Cocteau:
“Cos’è la storia, dopo tutto? La storia sono fatti che finiscono con diventare leggenda; le leggende sono bugie che finiscono con diventare storia“.
Quante volte abbiamo ascoltato favole più o meno innocenti, dove i principali protagonisti sono elfi, fate o gnomi? E quante volte abbiamo sentito racconti marinareschi di animali mostruosi che salgono dalle profonde e oscure acque degli oceani per attaccare i poveri pescatori?
Sono solo racconti questi ultimi, o sono dei miti dietro i quali si celano delle verità?
La Repubblica/esteri: Calamaro gigante trovato morto su una spiaggia in Australia
Questa è una delle tante notizie inerenti tali ritrovamenti. Ciò dimostra a mio avviso, di come la realtà, seppur distorta, seppur denudata dal suo aspetto reale, per far posto ad una mitologia adattata a tempi e luoghi particolari, rimane pur sempre una dato oggettivo e non completamente mutabile.
Uno dei tanti casi.
Quello che mi ha colpito maggiormente in questo testo, sono alcune “favole” antiche che, se lette con approccio logico e intuitivo, si accostano di molto a quelli che noi, ai giorni nostri conosciamo come avvistamenti Ufo o esseri extraterrestri.
Scrive Vallée a tal proposito, a pagina 188, di un incontro tra il signor Barclay e un comune mortale disceso da un’aeronave. L’autore cita la data 1897 del quotidiano Houston Post nel quale troviamo un rapporto sui fatti accaduti.
Se vogliamo, nel racconto esposto nel libro di Vallée, possiamo inizialmente pensare che, trattandosi di un’epoca molto vicina all’anno in cui venne inventato il dirigibile (1850 dai francesi, mentre con il susseguirsi degli anni ce ne saranno di altri tipi, come quello progettato da Ferdinand Von Zeppelin) fosse proprio uno di loro (intendo un dirigibile).
Probabilmente non lo era, in quanto nel rapporto sopracitato, sembra che Barclay vide sparire l’oggetto e il suo pilota, in un lampo, paragonando l’evento come ad un colpo di pistola.
All’epoca nessuna macchina creata dall’uomo era in grado di sparire all’istante, cosa che al massimo riesce a fare un aereo da combattimento di ultima generazione.
L’analisi.
Qui abbiamo un’ulteriore tassello che andrebbe analizzato in quanto sarebbe assurdo teorizzare che un uomo simile a noi possa provenire da un altro tipo di pianeta, anche perché è la stessa scienza che spiega che l’essere umano è unico nel suo genere biologico, come ogni altra specie vivente su questo pianeta.
Magari proprio noi stessi (e qui sto speculando), se abitassimo su Marte, avremmo un aspetto diverso per via del clima, dell’atmosfera, del calore del sole e di probabili altre sostanze che non sono presenti sul nostro pianeta.
In questo caso Marte, trovandosi dopo di noi come pianeta, le possibili variazioni genetiche potrebbero essere anche impercettibili, ma non essendo uno scienziato, non posso ovviamente dire con fermezza se quello che ho appena esposto, abbia una solida base scientifica.
Ci troviamo dinnanzi ad un problema quindi.
L’odierna scienza, con le migliori apparecchiature esistenti al mondo e mille progetti finanziati anche dai governi, sembra ancora lontana nel dare una risposta definitiva ed esaustiva sull’esistenza di vita al difuori del pianeta terra.
Ma se ci sbagliassimo e cercassimo risposte dove non ci sono?
Se scientificamente parlando, è plausibile che esistano altre forme di vita là fuori, perché non prendere in considerazione, altrettanto scientifica, che la verità sugli Ufo e “Alieni” (che etimologicamente significa “straniero”, e che conseguentemente lo straniero potrebbe trovarsi non necessariamente al di fuori dalla terra) possa in qualche modo collegarsi a Multiversi che coesistono con la nostra dimensione?
Fattibile? Non fattibile
Prendiamo in considerazione solo per un momento (perché non è mia intenzione parlare di questo specifico argomento in sede) l’esempio di quei soggetti che appaiono nelle varie religioni che sono gli intermediari tra Dio e l’uomo (gli angeli).
Sembrano provenire, dogmaticamente parlando, da una dimensione diversa da quella che l’essere umano tocca quotidianamente.
Stessa cosa vale per quegli esseri antagonisti degli angeli, che il mondo conosce con il nome di demoni.
Se prestate bene attenzione, in alcuni “racconti” l’uomo non raggiunge mai questi luoghi se non è quella stessa entità a portarlo direttamente con sé, come nel caso di alcuni personaggi biblici quali Elia, Enoch e altri.
Sono esseri teorizzati da Sitchin o da Biglino, o molto probabilmente sono esseri provenienti da un mondo parallelo in cui forme di vita primordiali e evolute possono somigliare forse alla nostra razza?
La foto di uno strano essere.
Immaginiamo per un’istante uno scenario come nel film di David Ayer e scritto da Max Landis intitolato “Bright”, dove esseri umani e creature di ogni sorta condividono lo stesso pianeta.
Un particolare, degno di valutazione scientifica e logica è descrivibile in una foto presente nel libro di Osvaldo Carigi intitolato “Storie di Ufo” (edizioni Xpubblishing).
La foto in questione è di proprietà di Bill Rooke, la quale è stata concessa all’autore Osvaldo Carigi per il suo saggio, e che a sua volta mi ha autorizzato ad utilizzarla per questo articolo a fini dimostrativi.
Carigi nel suo saggio intervista proprio Bill Rooke, colui che ha immortalato questo strano e curioso essere.
Ed è in questa intervista che si potrebbe dedurre la buona fede di Rooke.
Lui asserisce che la foto fu inviata a dipartimenti di ben 41 università ma che nessuno, è mai riuscito a “trovarsi d’accordo” su quale tipo di insetto poteva rappresentare.
Foto molto interessante.
Chi ne deduce che sia un semplice insetto dovrebbe prendere e analizzare in simultanea sia la presente foto che quella di vari altri insetti conosciuti e constatarne l’enorme differenza anatomica.
La foto N.47 mostra nitidamente 4 arti, due inferiori e due superiori, attaccati ad un busto che non ha nulla a che vedere con quello che la natura solitamente ci permette di ammirare.
Vera? Non vera? Non sta a me dirlo. Quello che io personalmente posso dire è che andrebbe analizzato ancora di più questo interessantissimo caso.
La Teoria Parafisica.
Parlando ragionevolmente e cercando di dare un senso di quanto ho letto, fondamentale per me è delineare un aspetto che a dirla tutta è stato molto probabilmente lasciato in disparte.
Abbraccio la teoria parafisica sostenuta da Jacques Vallée senza dover escludere però, l’idea di vita extraterrestre, perché non è possibile scartare a priori, anche questa idea, considerando che, non solo non è possibile che siamo l’unico pianeta ad ospitare la vita ma, essendo la galassia in continua espansione, chissà se ci regali qualche sorpresa prima o poi.
Non essendo io uno scienziato né tanto meno un matematico, chiedo: quante probabilità ci sono che esistano pianeti che ospitino vita? E se c’è vita, è possibile che possano giungere fin qui sulla terra?
Domanda.
Ammettendo ipoteticamente che tutto ciò sia possibile, giustamente come alcuni scienziati suppongono, al momento non è possibile un contatto con queste civiltà.
Il motivo? Perché la distanza che separa noi e gli Esopianeti appena scoperti è veramente tanta.
Allora come si può classificare questo fenomeno ben visibile alla gente comune, ai media e soprattutto ai governi? Se questa civiltà fosse più avanzata tecnologicamente rispetto la nostra, potrebbe essere fattibile?
Certo, questa probabilità non è da escludere, ma:
1) Chi potrà mai confermare il loro grado di evoluzione e analizzare di conseguenza, le prestazioni di questi strani velivoli?
2) Supponendo che la teoria di vita extraterrestre sia valida, com’è possibile che eludano i migliori sistemi di sorveglianza globale e spaziale forniti dai governi di tutto il mondo?
Probabilmente (e i casi sono due, e rientrano nella sfera speculativa) o persiste il Cover Up a scopo “Cautelativo” (ed è quindi possibile che dei dati esistano), o davvero non sono in grado di captarli.
3) Com’è possibile che questi oggetti e il loro equipaggio spariscano e non lascino una traccia di onde elettromagnetiche residue nell’aria che vengano rilevate sempre da tecnologie di cui oggi disponiamo?
Alcune osservazioni.
Anche se molti “rapiti” affermino di essere stati resi partecipi della provenienza di questi esseri da costellazioni vicine alla terra, io personalmente, come già precedentemente sostenuto, non escludo che provengano da un mondo parallelo al nostro.
(Questo, se ci pensate, spiegherebbe l’incontro di Barclay e, a mio avviso, confermerebbe che il velivolo utilizzato dallo “straniero” e lo straniero stesso, abbiano fattezze convenzionali alla nostra odierna realtà).
A tal proposito, in merito alla possibilità che possa esistere un’ulteriore realtà sulla natura degli avvistamenti Ufo, è mia intenzione portare alla vostra attenzione alcuni elementi, al fine di analizzare un aspetto che deve, a mio modesto parere, in qualche modo, farci porre delle domande specifiche…
- Nel 1865 il romanziere ed esoterista Jules Verne, pubblica il racconto “Dalla terra alla luna” che ovviamente anticipa ciò che nel 1969 si realizzò con la missione spaziale americana Apollo 11.
- Film fantascientifici come Robocop (anno 1987, regia di Paul Verhoeven) o Terminator (anno 1984, regia di James Cameron).
Da come si evince sul sito Terminator: 10 curiosità sulla saga, prima di Destino Oscuro (comingsoon.it) l’idea di James Cameron nacque da un sogno che ebbe.
Ingegneria Biomedica
Non sembra apparentemente esserci alcun riferimento scientifico, come l’ingegneria biomedica.
Sul sito Ingegneria biomedica in “Enciclopedia della Scienza e della Tecnica” (treccani.it) si ha l’opportunità di leggere e di capire, di come questa branca della medicina abbia mosso i primi passi alla fine del XIX secolo ( il XIX secolo inizia nel 1801 e termina nel 1900).
- Per quanto possa davvero sembrare assurdo, le parole del premier Russo Medvedev, lasciano intendere che nella filmografia, e più precisamente nel film americano Man In Black, si cela una realtà ben “nascosta”.
- Si è trattato di uno scherzo di cattivo gusto da parte di un esponente politico Russo importante?
Medvedev: “Gli alieni sono tra noi” – Video – Rai News
Il fuorionda di Medvedev: “Gli alieni sono tra noi” – ilGiornale.it
Fuorionda Medvedev: ‘Gli alieni sono tra noi’ – Mondo – ANSA.it
Informazioni celate
Se l’asserzione del premier fosse vera (anche perché da quanto mi risulti non c’è mai stata una smentita), mi chiedo se, dietro altre pellicole cinematografiche o in altri racconti, non siano celate informazioni “pre-scientifiche”.
Altro elemento da non sottovalutare si basa sulla possibile correlazione tra un oggetto che inizialmente poteva forse rientrare nella sfera fantascientifica.
- Nel 1928 uscì un fumetto intitolato “Amazing Stories” in cui viene raffigurato nella copertina un essere umano che indossa un propulsore (gadget sicuramente fantascientifico per l’epoca).
Da come si può notare su Wikipedia ( Jet pack – Wikipedia), nel 1984 addirittura all’apertura dei giochi olimpici di Los Angeles un uomo sorvolò tutto lo stadio con questo tipo di tecnologia!
Da come si può vedere ma soprattutto intuire, tutti gli elementi fantascientifici (o quasi tutti), potrebbero costituire una base fortemente scientifica. Di diverso aspetto è un film che a mio avviso ricalca un po’ l’idea parafisica di Jacques Vallée ( Ipotesi parafisica sugli UFO – Wikipedia).
Sto parlando del film Hellboy e Hellboy the Golden Army di Guillermo del Toro e tratto dai fumetti di Mike Mignola.
Il film.
Probabilmente, per chi ha visto il film non sarà difficile ricordare quando l’antagonista, Rasputin e la sua combriccola di nazisti cercano di aprire un varco spazio temporale per poter richiamare in quella stessa dimensione “Antiche Divinità” (che oggettivamente ricordano molto le creature di H.P.Lovecraft).
Ovviamente vengono fermati in tempo dagli americani, ma qualcosa non va come sperato. Durante l’apertura di quel portale è entrato in quella dimensione un essere dalle fattezze demoniache provvisto di corna, che essendo ancora in fasce, gli alleati e un gruppo di ricercatori molto particolare lo prendono con sè e lo accudiscono.
Solo successivamente, nel film Hellboy the Golden Army si capirà perfettamente chi egli sia in realtà (anche se già dal primo film si capisce benissimo).
Si ritorna quindi, sempre a mio avviso a prendere in considerazione la possibilità non fantasiosa ma scientifica, che l’attuale fisica nasconda altri segreti a noi ignoti, che potrebbero in qualche modo darci possibili risposte sui Multiversi e magari collegare il fenomeno Ufo ad essi.
Ovviamente fin qui ho dato un quadro logico di una possibile realtà. Ma in campo scientifico? Esistono teorie in grado di soddisfare la nostra curiosità?
Link interessanti.
In merito a ciò, vi posto un link molto interessante del canale Youtube “Il Lato Positivo”: Gli Scienziati stanno per Dimostrare che l’Universo dello Specchio esiste – YouTube
In questo video, come vedrete si parla della teoria del fisico Hugh Everett III che nel lontano 1957 formulò “L’interpretazione a molti mondi della meccanica quantistica” (consiglio la visione del video sopracitato per apprendere appieno le nozioni che esso offre).
Recentemente mi sono anche imbattuto nel sito La ricercatrice Leah Broussard sta tentando di aprire un portale che porta ad un universo parallelo (Video) – Hack The Matrix dove nel quale spiega come la dottoressa Leah Broussard del Oak Ridge National Laboratory stia provando a creare un passaggio verso altri mondi.
Se sia vero o no non lo so, quello che so invece, é che spinto da un’innata curiosità, ho provato a contattare direttamente la dott.sa Broussard senza un esito positivo.
Sarebbe stato interessante avere un suo personale punto di vista in merito, magari spiegandoci, passo dopo passo se tale teoria si possa concretizzare e se abbia una correlazione con il fenomeno ufologico.
Conclusione.
Precisando nuovamente che non è mia intenzione definirmi uno scienziato in quanto non lo sono, è però mio dovere evidenziare alcuni elementi che ho citato precedentemente al fine ragionarci sopra e relazionarli ai tanti aspetti ufologici, folcloristici e scientifici.
A pari merito, se la teoria di vita extraterrestre può avere la stessa percentuale di validità tanto quanto quella della reale possibilità che esistano altri mondi paralleli e coesistenti al nostro, ci si chiede per quale motivo questa teoria, è più in voga rispetto a quella dei Multiversi?
Purtroppo una risposta a questo quesito non l’abbiamo al momento, rimane solo che aspettare, valutare ogni singolo elemento, e sperare che un giorno non troppo lontano, sapremmo la verità!
GLI UFO SONO ULTRADIMENSIONALI. LO DICE L’FBI | Il Blog di Adriano Forgione (myblog.it)