Sembra inutile parlare di dettagli legati al 38° parallelo ed al contesto artistico di questa opera colossale e stupenda nella sua semplicità, invece obbligo farlo, ed anche dedicargli parte di questo articolo.
Nel caso volessi prima approfondire la spedizione della FUI, oppure leggere più genericamente anche di questa Piramide, prima di intraprendere questa lettura, leggi qui. Per un approfondimento sulla Fiumara d’arte leggi qui.
La spedizione della FUI in Val Demone
Durante una spedizione (24 agosto 2020) in giro per la Val Demone (provincia di Messina e Catania), abbiamo affrontato la Piramide, ed altre opere della Fiumara d’Arte e la località di Canneto di Caronia. Hanno partecipato alcuni associati e ricercatori della sezione Regione Sicilia: Raniero, Angelo e Sergio. Anche io ho partecipato, in qualità di responsabile per il Sud Italia, Capo Dipartimento Investigazioni e Vicecapo Dipartimento Arte, Storia, Cultura ed archeologia. Raniero Recupero è stata la nostra guida, egli conosce le zone e le tradizioni locali.
Arrivati dopo una impervia salita di montagna, che mette a dura prova i freni e la guida di auto e moto. Scendiamo dal veicolo e ci troviamo davanti a questa enorme piramide. Essa è tutta di metallo e si staglia da una parte sull’ingresso della vallata e dall’altra su un magnifico mare azzurro. La prima impressione è di essere arrivati in un luogo sacro ed energetico, il sole picchia e riscalda, il vento colpisce la faccia ed il corpo, la luce fa uno strano effetto dietro la piramide, ricorda vagamente il sigillo del film Stargate, il cui simbolo permetteva l’accesso al mondo del Dio Ra, l’alieno che aveva schiavizzato l’uomo ed a cui l’umanità si era già ribellata.
Poi cominciamo ad ispezionarla, studiarla e ad osservarla. Ci giriamo intorno, scendendo dai vari lati a cercare simboli e stranezze. Il monolito è vuoto e liscio, levigato e brunito e con un unico ingresso, un portone in ferro alla sua base più alta, che si trova incastonato in un corridoio a forma di spirale di Fibonacci che vi entra nei meandri. Questa spirale è un cammino verso la luce al centro della tenebra nella piramide.
Una storia tragica che non c’entra nulla con la piramide
Facciamo adesso un salto fuori dall’opera d’arte, allontanandoci da essa di qualche decina di Km e peschiamo una strana storia tragica, che qualcuno ha voluto associare a questo luogo.
Nella vicina Caronia Marina, è accaduta la sciagura di Viviana e Gioele, trovati morti in mezzo alla campagna. Qualcuno ha avanzato l’ipotesi assurda, che questo crimine sia legato alla Piramide di Luce, in quanto lei aveva preso informazioni su di essa.
Vorrei sottolineare che ufficialmente gli stessi inquirenti non hanno minimamente preso in considerazione tale ipotesi. La Piramide di Motta d’Affermo, una volta all’anno, durante il solstizio estivo, è un luogo di ritrovo per un rituale che dura tre giorni, con feste danzanti e musicanti che arrivano da tutte le parti della Sicilia ed a volte anche da altrove. Non risulta affatto che, sia oggetto di omicidi o rituali malavagi, sadici, ecc.. ed apre solo per la festa.
Il rito della luce, Prometeo e Lucifero
Il rito prevede il cammino iniziatico verso la luce, seguendo la spirale che dall’esterno porta al suo centro nevralgico. Lì, una luce colpisce il punto centrale durante il solstizio. Non ci sono fattori riconducibili agli illuminati, se non l’occhio a rilievo della spirale d’ingresso della piramide, affisso sulla porta. Quest’ultimo simbolo, insieme alla piramide stessa, compongono da una parte il cammino iniziatico: dalla consapevolezza all’eternità, dall’altro: dell’iniziato verso la luce della conoscenza, ovvero verso la fiamma di Prometeo. In contemporanea rappresenta anche l’occhio divino e massonico che tutto vede.
Ora non voglio entrare in merito alle voci che parlano di culto luciferino, ma voglio solo ricordare, che la mitologia esoterica ebraica, quanto parla di Lucifero, ovvero del portatore di luce, parla proprio di Prometeo (almeno in termini mitici). Dal punto di vista astronomico ed astrologico invece, si tratta del pianeta Venere, la così detta stella del mattino, che in molti confondono con Sirio.
La piramide è comunque un opera d’arte meta di appassionati di cultura artistica, ed in specifico della fiumara d’Arte, una serie di opere grandi e possenti situate lungo il fiume Tusa e su parte della costa. I monumenti appaiono enigmatici ed insoliti, spesso totalmente fuori contesto, tutti tranne la piramide. Più ci si avvicina ad essa e più sembra un monolite ferroso in mezzo ai monti, con tutto attorno un panorama mozzafiato.
La piramide ed il 38° parallelo
La piramide ha una forma tetraedrica ed è alta 30 metri nel punto più alto. Nella zona si ergeva l’antico insediamento di Halaesa, i cui scavi archeologici sono l’unica vestigia rimasta. Secondo il Presti creatore della Fiumara d’Arte, la nostra società “Ha smarrito ogni senso di Bellezza, dignita,…”.
L’acciaio corven che compone le grandi lastre del monumento, si sono ossidate al contatto con l’aria. Da un taglio ad ovest della piramide entra un raggio si sole che si sposta dentro la struttura illuminando un punto preciso dentro di esso. Secondo alcuni, la piramide è considerata un monumento laico alla rinascita dell’uomo, all’iniziazione, oppure al risveglio della coscienza. Ma perché si trova sul 38° parallelo?
Una interessante descrizione giornalistica
Prima di esporre l’ipotesi vorrei citare il pezzo finale di un interessante articolo scritto da Francesco Musolino nel 2012 sul sito Tempo Stretto del messinese: Articolo
“L’opera ha un suo movimento interiore e “parla”, poiché le giunture d’acciaio, rese incandescenti dall’esposizione al sole, risuonano quando la temperatura del metallo si abbassa, restituendo quelle che Presti ama definire “sonorità cosmiche, vibrazioni di Conoscenza”. Il centro della Piramide si completa con delle antiche pietre ferrose, corrose dal mare prima che le acque si ritirassero dall’altura, ritrovate durante gli scavi di sbancamento e ricomposte per la realizzazione della spirale all’interno dell’opera. In questo modo l’artista recupera le due forze opposte: l’orizzontalità attraverso la spirale – che segna il ciclo vita-morte – e la verticalità dell’asse cielo/terra che nascendo dal centro della spirale, si ricongiunge al vertice della Piramide. Una sintesi perfetta tra l’immanenza e la trascendenza. La Piramide è quindi come nutrita dalla stessa terra rossa e ferrigna su cui sorge ed esprime al suo interno la ricerca e il raggiungimento dell’equilibrio.”
Il 38° Parallelo
Il 38° Parallelo partendo dalla Sicilia, attraversa quattro punti dell’Italia, tra cui l’isola trapanese di Marettimo, l’isola delle Eolie Levanzo e lo stretto di Messina. succesivamente passa sopra la Calabria. Ovviamente nel tragitto tra Marettimo e Levanzo passa a Motta d’Affermo dove si trova la piramide. Dopo questo passaggio, attraversa molti Paesi, tra cui Grecia, Turchia, Iran, Cina, Giappone, Stati Uniti, Spagna, Portogallo, ed altri, ma soprattutto segna il confine fissato durante la Guerra tra le due Coree.
La scultura è stata posta su questo promontorio proprio per il Parallelo coreano, esso passa vicino o dentro ad alcune località particolari tra cui la città di Atene, ma per ciò che concerne la Sicilia, esso, passa praticamente davanti al golfo di Caronia.
Cosa c’entra questo golfo con la piramide? Forse nulla! ma non sembra un caso, che li si trovino Santo Stefano di Camastra, Canneto di Caronia, Tusa, Marina di Caronia, la stessa Caronia, il Letto Santo e San Fratello, seppur località in alcuni casi interne.
Questi luoghi sono teatro di avvistamenti UFO ed USO a centinaia. Sono anche scenari per fenomeni fortiani, auto combustioni spontanee, anomalie elettromagnetiche, esperimenti storici, antiche città bruciate misteriosamente, misteri legati al paranormale ed ai giganti, ed un nome che echeggia su tutti e rende il tutto ancora più interessante, l’antico nome della parte messinese e catanese della Trinacria, Val Demone.
Le isole Eolie tra Dei e misteri
Ricordiamo inoltre alcuni fatti significativi su questa zona. L’Eolie erano importanti per gli antichi Egiziani, vi sono infatti presenti tracce del culto di Iside. Erano sede stabile del Dio Vulcano, e proprio tra le isole Eolie aveva origine la fonte delle microonde che colpivano Canneto di Caronia, generando alcuni degli incendi in diverse ondate, tra il 2003 ed il 2015. Forse la fonte di tali eventi si trova anch’essa sul 38° parallelo proprio tra le isole Eolie, ed arrivava perpendicolarmente su Canneto di Caronia? E se così fosse come si spiegherebbe la cosa? Ne parleremo in un altro articolo prossimamente.
L’opera di Motta d’Affermo
L’opera 38° Parallelo – Piramide, costruita dall’artista Mauro Staccioli nel 2010 viene così spiegata nel sito Atelier sul Mare: Articolo
“Il sito prescelto per la scultura di Staccioli è una leggera altura del territorio di Motta d’Affermo: un avamposto in quota sul mare e prospiciente gli scavi di Halaesa, le cui coordinate geografiche centrano esattamente la consistenza matematica del trentottesimo parallelo. Nominando la propria opera, l’artista traduce l’astrazione della misura terrestre in creativa percezione metafisica e suggella l’intrinseco legame dell’opera alla geografia del luogo, in perfetta sintonia con la poetica che contraddistingue sin dagli anni sessanta le proprie creazioni.
L’opera è un tetraedro titanico cavo realizzato in acciaio corten. Parzialmente sprofondata nel territorio roccioso, presenta una fessura lungo lo spigolo occidentale che rende ancora più preciso il suo collocarsi nella specificità del luogo e nello spazio cosmico. Come un faro introverso, testimone consapevole del ciclico e irreversibile scorrere del tempo, cattura la luce solare attraverso la fessura, registrando nel proprio ventre geometrico i riverberi luminosi dallo zenit al tramonto. Al concetto di immortalità, notoriamente correlato alla piramide faraonica, subentra qui il concetto più responsabile di transitorietà, attraverso il quale l’artista celebra la vita nel suo incessante anelito all’eterno.”
Il parallelo dei monumenti
In realtà, sul 38° parallelo sorgono molte città importanti. Oltre ad Atene, vediamone qualcun’altra: Smirne, Seul, San Franciso e Cordova, queste città hanno tutte quante due cose in comune, hanno subito incendi devastanti e posseggono monumenti dedicati al 38° parallelo. Questa seconda cosa è paradossalmente più strana della prima.
Anche a Reggio Calabria, sul nostro territorio, si trova un altro monumento dedicato ad esso. Nel 1987 fu costruito un monolito di marmo di Carrara dal titolo “Il monumento al 38° parallelo”. Esso si trova sulla Statale SS106 Jonica è costruito su un basamento di pietra di Lazzaro a forma di piramide tronco/conica e su di esso ci sono scolpite sei figure. Esse rappresentano le sei città attraversate dal parallelo. Alla sua inaugurazione erano presenti delegazioni di tutti i Paesi del Monumeto.
In effetti non sembra esserci legame tra i due monumenti, ma la cosa rimane comunque insolita.
Conclusioni sul rito della luce e la Piramide del 38° Parallelo
Il Rito della Luce è praticamente una festa di danza, musica, arte, ritualità, divertimento e spettacolo. Osservando le foto del rituale che si ripete ogni anno, è davvero difficile trovarci culti segreti, occultismo e magia, ma di sicuro nei suoi contenuti rappresentativi, metaforici e mitici si trova un profondo esoterismo, che vorrei ricordare essere indice di “conosciuto da pochi” e non di negativo, malvagio, ecc..
Esoterismo è l’opposto dell’essoterismo. Quest’ultima parola nella sua radice greca, significa aperto alla conoscenza di tutti, quindi nella religione è indice di culto pubblico. Al contrario di quello esoterico che è per pochi scelti, adepti, conoscitori segreti, individui selezionati, ecc.. Giusto per fare un esempio di culto esoterico vorrei citare il culto Cristico, che invece la religione cristiana ha trasformato in gran parte in essoterico.
Sembra molto improbabile che ci sia un legame tra gli eventi di cronaca nera di Marina di Caronia e la Piramide. Altrettanto dicasi (almeno in modo diretto) per gli eventi di Canneto di Caronia. E’ invece plausibile che il luogo sia stato scelto proprio per le caratteristiche locali, oltre alla questione del parallelo.
Il culto ed il rito
In conclusione, cosa è il culto della Luce della piramide del 38°parallelo?
Si tratta di un culto di rinascita esoterica aperto a tutti coloro che vogliono essotericamente partecipare, anche senza averne una totale consapevolezza e conoscenza. Parliamo di una moderna reinterpretazione di antichi culti pagani, legati al solstizio d’estate, in chiave artistico massonica e artistico ritualistica. Sullo sfondo di tale rituale una costruzione moderna, che trae spunto e gloria da un passato antico. Esso si perde nella storia del Mondo, nel culto dei morti e dell’immortalità verso una rinascita in un luogo di luce, dove il sole fa da padrone incontrastato.