Ci siamo lasciati con l’articolo “L’intervento del Diavolo nella vita umana”, in cui tratteggiamo in che modo e grazie a cosa il Maligno insidia le nostre esistenze, ma senza entrare sugli aspetti della sua manifestazione. Detto in altre parole, come si fa a capire se una persona è vittima di possessione, l’intervento diabolico per eccellenza, seppur raro? Sarà lo scopo di questo nostro terzo articolo. Con una premessa. Perché se è vero che a volte un soggetto può dare sintomi di possessione anche senza essere sotto esorcismo, solitamente è in presenza del rito che la manifestazione demoniaca si palesa in tutta la sua sinistra potenza.
La manifestazione sul soggetto
Di seguito una nutrita casistica comportamentale del presunto posseduto che può fare da “cartina tornasole” sul suo stato, come sempre dedotta dalla corposa letteratura esorcista:
- Esibisce unaforza spropositatarispetto alla sua corporatura fisica (che può essere letta come una sorta di parodia diabolica della forza morale).
- Mostra elongazione, cioè un allungamento del corpo (che curiosamente può riguardare anche i medium).
- Parlalingue che non conosce (a parodia di quanto scritto negli “Atti degli Apostoli”quando “lingue di fuoco” scesero sulle teste degli Apostoli, accompagnate dalla miracolosa capacità di parlare in lingue a loro sconosciute).
- Esibisce una timbrica anomala (ad esempio, un bambino comunica con voce da adulto oppure un uomo parla come se fosse una donna).
- Sfoggiapoteri paranormali, soprattutto la chiaroveggenza, cioè la capacità di apprendere informazioni segrete sui presenti all’esorcismo (pare un dono, ma le persone possedute la considerano una maledizione, a causa di ciò che vengono a sapere). E la precognizione, cioè il potere conoscere eventi che devono ancora accadere, come i profeti biblici (il punto è controverso, vista l’impossibilità del Diavolo di vedere il futuro).
- Odia il sacro, con conseguente stato agitatorio.
- Diventa insensibile alle cure previste per la malattia ipotizzata dai medici (che difficilmente considerano la possibilità di una possessione diabolica).
- Non ricorda cosa succede nei momenti in cui è sotto l’influsso del Demonio (in realtà, succede solo quando è incosciente, che è la maggioranza dei casi).
- Strabuzza gli occhi, che gli divengono bianchi.
- Cambia la mimica facciale, stravolgendo i tratti somatici.
- Levita, cioè si alza dal terreno.
- Attraversa i muri.
- Palesa uno scombussolamento delle funzioni vitali (ad esempio, il posseduto ha pulsazioni normali, anche se urla come un forsennato).
- Risultaapatico e asociale.
- Se studente, perde la voglia di studiare.
- Conosce a quale santo appartengono le reliquie mostrate dal sacerdote.
- Disquisisce di teologia anche se è un perfetto ignorante.
- Rigurgita materiale artificiale, come chiodi e pezzi di vetro (in un caso è stato pure vomitato un pupazzetto in forma di alieno…). Gli oggetti vomitati arrivano per una sorta di teletrasporto, il Diavolo non può creare dal nulla.
- Perde la sensibilità (curiosamente come i veggenti di Medjugorie).
- Mostra le stigmate, inizialmente guarisce e pronuncia parole profondamente spirituali (è chiaro che la faccenda va valutata caso per caso, così come va ricordato che estasi e possessione si presentano con le stesse modalità, cioècon catalessi nella fase parossistica, e che possono avere una triplice causa: Dio, il Diavolo, una malattia).
- Non patisce il freddo.
- Non si ammala, le eventuali ferite guariscono velocemente grazie all’esorcismo, se dovute al Demonio.
- Sudauna sostanza rossastra dal viso.
- Assumeun volto da rettile.
- La luce non gli offende gli occhi, anche se si arrossano come per una congiuntivite, e le pupille si dilatano. Diventa temporaneamente cieco.
- Il volto si inscurisce.
- Fa versi da cane. Più in generale, ha un comportamento quasi animalesco, come lo strisciare sul pavimento a simulare le movenze del serpente.
- Mostra segni sul corpo, in forma di croci rovesciate e di nomi di demoni.
- Gli va tutto storto. In pratica, il Diavolo gli crea terra bruciata attorno, gli fa perdere il lavoro, gli rovina il matrimonio così comei rapporti famigliari, e gli fa vedere tutto “nero”.
Naturalmente, non tutta la casistica si presenta contemporaneamente in una possessione, così come in certi casi la manifestazione può avere cause naturali, magari figlie di suggestione o di errata interpretazione degli eventi.
Ma per gli esorcisti queste sono le certezze di una possessione: il parlare lingue sconosciute, una forza sovrumana, l’avversione al sacro(e a questo si può aggiungere che nessun vero indemoniato si presenta spontaneamente da un esorcista), la chiaroveggenza e l’impotenza della medicina tradizionale.
La manifestazione sull’ambiente
In realtà, anche una certa manifestazione ambientalepuò suggerire la presenza del Diavolo.
Eccone alcuni esempi:
- Improvvisa apparizione di oggetti.
- Rubinetti che perdono sangue.
- Insetti che spariscono al sentir pronunciare le parole del rito esorcista.
- Spargimento di oggetti sul pavimento.
- Porte che sbattono senza correnti d’aria.
- Letto che trema.
- Pietrenel letto, magari bollenti (come se provenissero direttamente dall’inferno…).
- Lenzuola tirate.
- Passi in ambienti disabitati.
- Rumori dall’origine sconosciuta.
- Scherzi, come l’intrecciare le code dei cavalli, il far scomparire e riapparire gli oggetti.
- Comparsa di figure sacre, come angeli o addirittura Gesù, di papi ed animali.
- Terremoti circoscritti.
- Impronte di zoccoli nel soffitto.
- Mobili pesanti spostati dal loro solito alloggio.
- Luci.
- Profumi.
- Odori nauseabondi.
- Voci dirette, cioè senza la presenza di chicchessia a pronunciarle.
Anche in questo caso, la singola manifestazione può comprenderesolo alcuni di questi eventi, così come la prudenza interpretativa non è mai troppa.
Ma c’è un particolare che emerge in modo un po’ subdolo sia nella manifestazione fisica sul soggetto che in quella ambientale: partendo dall’effetto, la difficoltà a risalire alla sua causa, quando questa non è univoca. Si pensi a ciò che assomiglia all’estasi e che, come abbiamo visto, può avere una triplice origine.
In ogni caso, il Diavolo può scoprirsi anche per ciò che causa all’esorcista, nel momento in cui gli provoca segni, graffi ed ecchimosi sulla pelle. E pure creandogli un senso di oppressione sul petto.
Bene… a questo punto non rimane che una domanda: ma il Diavolo, come lo si combatte? Lo vedremo nel prossimo articolo…