Nel 1936 il III Reich comincia la pianificazione bellica; le industrie di armi e munizioni aumentano la produzione al massimo grazie alla catena di montaggio meccanica; l’economia del paese raggiunge il suo apice e molti scienziati che arrivano da tutto il mondo o della stessa Germania avanzano incredibili teorie in tutti i campi scientifici: elettronica, meccanica, idraulica, ingegneria aeronavale, missilistica ecc.
Il partito nazista ormai al potere, ordina la creazione della più potente macchina bellica del mondo: panzer, navi tascabili, u-boot e aerei di altissima qualità; nel mentre i generali tedeschi si danno alla strategia militare, inventando persino nuovi modi di concepire la guerra; per fare un esempio il Generale Guderian svilupperà la Blitzkrieg (guerra lampo), ancora usata dagli eserciti di tutto il mondo per compiere invasioni massive e rapide, un es. di questo tipo di azione militare lo troviamo nella Prima Guerra del Golfo del 1990.
Lo scoppio della II Guerra Mondiale
Nel 1939 scoppia la Seconda Guerra Mondiale, in seguito alla spartizione della Polonia da parte dei due alleati Germania ed Urss.
Nel 1943 la Germania è all’apice della sua espansione territoriale quando comincia l’arresto delle armate su tutti i fronti. In quel momento qualcosa nella guerra comincia a cambiare.
L’armata russa comincia a respingere i tedeschi che anni prima sono divenuti nemici dell’Asse dopo il volta faccia della Germania, i soldati delle forze nazi-fasciste vanno morendo nel lungo inverno russo, l’Africa è ormai persa, il Giappone subisce gravi perdite aeronavali, mentre l’alleato italiano viene sconfitto ed invaso; scienziati, militari ed industrie si uniranno per un enorme sforzo tecnologico/militare atto a creare super armi segretissime ed innovative.
La nuova generazione di armi
Da questo marasma di invenzioni emergeranno da subito i super carri armati moderni, precursori degli odierni carri d’attacco, i caccia a reazione, la missilistica, i sottomarini di moderna concezione ed in particolar modo a propulsione non convenzionale e le armi finali, così come le usava chiamarle A. Hitler.
Quest’ultima generazione di tecnologie, fa riferimento non solo a molti progetti testimoniati da documenti, video o addirittura dall’utilizzo sul campo e sperimentazione degli stessi; ma anche di velivoli con incredibili capacità che sfiorano il campo fantascientifico.
Tra queste è doveroso ricordare l’invenzione degli aerei a delta e della tecnologia stealth utilizzata oggi anche da americani ed altri potenze mondiali. Alcuni esempi di armi sperimentali testate sul campo dopo la guerra sono gli odierni
B2 spirit, f117 stealth ed il Blackbird tutti volati dall’Area 51.
I programmi segreti di armi finali prendono spunto proprio da questi progetti di aerei a delta e a reazione di concezione nazista; a volte invece sono dovute a scoperte fatte nel campo nei collaudi e lanci delle v1 e v2 rispettivamente bombe volanti a corto raggio e missili balistici a corto/medio raggio.
Le v3 erano una evoluzione delle v2 un missile a media gittata, dalle v4 alle v7 si trattava invece di veri e propri velivoli sperimentali o addirittura di dischi volanti.
Come poterono realizzare tali tecnologie?
In primo luogo dobbiamo sapere, che i nazisti molto legati all’occultismo e decisamente appartenenti ad una casta esoterica ed ermetica dell’epoca, nata dalla società Thule ed ispirata alla società Teosofica, diedero molta importanza al ruolo della Germania nel futuro del nostro mondo.
L’’intero Comando militare e politico, compresi Hitler ed Himler erano convinti di essere stati prescelti per dominare il mondo, a tal fine dovevano quindi essere usati tutti i mezzi disponibili, compreso quelli legati alle antiche storie e leggende, che spesso fornivano materiale ed oggetti veri e propri.
Il partito nazista, sin dai suoi primi anni di politica si diede da fare per finanziare numerose spedizioni in giro per il mondo; spesso anche dove non sembrava esserci altro che il nulla in mezzo a montagne, deserti ecc..
Tra queste spedizioni della Germania, le più importanti furono quelle in giro per la Francia alla ricerca di reperti storici, che conferivano poteri immensi o addirittura l’immortalità a chi li possedesse, recuperati dai cavalieri Templari nell’arco dei secoli, alcuni di questi oggetti sono noti a tutti, per es. il sacro Graal, la lancia di Longino, il sangue di Lucifero (Una gemma rossa piovuta dal cielo) ed altro ancora.
Il secondo luogo di interesse era il Tibet ed il terzo l’Antartide; in verità vi è stato un quarto luogo di importanza esplorativa, ovvero l’Artide, ma di questo non sappiamo quasi nulla, se non i rapporti militari delle spedizioni sottomarine di guerra e quelle puramente scientifiche verso il polo nord vero e proprio, al solo scopo di piantare una bandiera.
Adesso per capire bene l’argomento di cui stiamo parlando dobbiamo approfondire e parlare nello specifico di alcune spedizioni o presunte tali, fatte proprio in Antartide ed in Tibet.
Tibet tra: Vimana, origini ariane ed SS
I Tedeschi si recarono in Tibet fondamentalmente per due motivi; il primo per cercare qualsiasi documento o materiale che potesse rafforzare la tesi della pura razza ariana; sappiamo per certo che il popolo degli Ari visse nell’India antica, era abbastanza evoluto nel campo artistico ed architettonico ed aveva grandi conoscenze in campo astronomico, poteva essere legato ad i tedeschi ed alle sue origini e quindi ai miti Asghardiani (degli Asi).
Nel Tibet i tedeschi cercavano anche i motivi della scomparsa improvvisa di questo popolo misterioso dalla pelle bianca e gli occhi azzurri, le origini di esso, i legami con i teutonici ed i tedeschi mai trovati e gli ingressi o cavità per accedere al mondo della terra cava e i suoi misteri per raggiungere la presunta civiltà sotterranea di Agartha o Shiamballa e i loro manufatti antichi.
Durante gli anni di studi e ricerche fatte nella zona, i tedeschi del Reich si imbatterono più per caso che per altro in scoperte davvero incredibili, la più sorprendente di queste fu il ritrovamento di un manoscritto o più manoscritti, poi trafugati in Germania; dove si parlava di antichissime culture, capaci non solo di volare con mezzi aerei, ma di costruire ed usare velivoli decisamente più avanzati di quelli fin’ora utilizzati nell’epoca.
Vimana
Questi carri celesti, indicati col termine Vimana venivano utilizzati da questa civiltà o forse dovremmo dire più civiltà, per compiere viaggi spaziali; si tratta per lo più di astronavi discoidali, a forma di trottola rovesciata, a sigaro e sferiche; ognuna di esse con ruoli differenti.
Sembra che i sigari fossero dei gusci astronavi capaci di spostare i più piccoli velivoli a lunghe distanze, che i dischi fossero i veri mezzi di trasporto, mentre le sfere fossero delle sonde; tutte teorie confermate dall’ufologia moderna.
Potremmo dire che quindi le spedizioni in Tibet, che portano tra le altre cose prove che i Tibetani siano geneticamente imparentati con gli Ariani dell’Iran e quindi per la germania nazista anche con quelli del Reich millennario (di questo abbiamo un unica testimonianza, un video di un presunto gruppo militare delle SS formato da soli tibetani), ebbe un successo al di sopra di qualsiasi aspettativa.
E’ probabile che essi abbiano fatto molte altre scoperte o che comunque abbiano amplificato o addirittura inventato molte cose a riguardo; ma una cosa è certa, grazie a questo ritrovamento dove vengono descritte dettagliatamente le Vimana, persino negli apparati motore; nacque un gruppo di ricerca incaricato di decifrare i codici e ricreare le astronavi.
I file fascisti
Al materiale sopra citato si aggiunsero anche i famosi file fascisti (la cui visione non è stata possibile), supportati da materiale rinvenuto in un presunto ufo crash vicino Como o Milano, ed il materiale rinvenuto in Germania stessa in un altro presunto schianto aerospaziale.
Intorno a tutta questa storia ci sono una serie di diatribe su cosa sia vero o falso; purtroppo se esistono prove materiali non sono al momento disponibili al grande pubblico, ma quelle che esistono, ed è possibile vagliare se pur poche, sono autentiche, tra questi i documenti/file fascisti (che abbiamo visto soltanto in trasmissioni televisive e poco altro che è reperibile in rete).
Si trovano anche alcune immagini fotografiche di UFO con croci uncinate o croci germaniche, disegni di progettazione tedesca di dischi volanti muniti di dettagli tecnici, alcuni video di scontri o incontri con aerei degli alleati e manoscritti descriventi le Vimana (Vedi anche i Carri del Nepal) originarie.
Dobbiamo dire che alcuni fenomeni ormai riconosciuti dalla comunità ufologica internazionale, come per esempio i foo fighters (le famose luci che inseguivano i caccia alleati ma anche quelli tedeschi) nascono proprio durante la seconda guerra mondiale e diminuiscono drasticamente fino a scomparire proprio con la fine del conflitto.
La svastica in Antartide e i sottomarini fantasma
L’esplorazione Antartica cominciò molto prima dello scoppio della guerra; i nazisti disseminarono bandiere del partito e della Germania praticamente ovunque nel territorio antartico.
Gli esploratori tedeschi, istruiti dal più esperto esploratore antartico di fama mondiale dell’epoca, l’americano Ammiraglio Bird, riscossero enormi successi in quella che fu, la corsa nell’accaparrarsi più territorio possibile del continente ghiacciato ed ancora praticamente inesplorato.
Durante queste esplorazioni, molto probabilmente quelle militari, alcuni comandanti di U-Boot, si imbatterono in parte per caso ed in parte ricercando minuziosamente, in una cavità molto grande. Questo anfratto appariva come un ingresso a qualcosa di ignoto e sotterraneo. I comandanti, decisero quindi, spinti da pioneristico senso di esplorazione e da direttive del Comando centrale, di esplorarlo a fondo, così da poter segnalarlo al Comando ed al partito.
Sembra che mesi a seguire, cominciarono una serie di trasporti sottomarini di materiale con destinazione ignota, molto probabilmente si trattava proprio di una località antartica o comunque in zona dove furono nascosti materiali e tecnologie segrete ( almeno così si dice).
Si suppone che durante le esplorazioni sottomarine partite dall’ingresso del tunnel ed ovviamente dai canali che vennero trovati, scoprirono un passaggio, che attraversava il pak antartico fino ad arrivare al continente ed oltre. Sembra che da qualche parte ci fossero una serie di cunicoli sempre sottomarini, ed in questo caso sotterranei, che portassero ed emergessero all’interno del continente antartico stesso.
Sotto la calotta glaciale?
Forse i tedeschi emersero in quello che oggi chiamiamo il lago di Vostok. Forse emersero in una località ancora a noi ignota, dove si presume avessero stabilito una base sperimentale per nascondere tutte le grandi tecnologie e per far rinascere il Reich del nuovo millennio nella sua IV incarnazione (Vedi anche Base 211).
A supporto indiretto di questa tesi ci sono molti fatti storici che non troverebbero alcun riscontro logico nei piani militari e nella sperimentazione di alcuni nuovi armamenti da parte tedesca. Gli U-Boot da trasporto per esempio, si suppone venissero utilizzati per il trasbordo di materiale scientifico segreto dalla Germania verso l’Antartide. Venivano trasportate anche tecnologie avanzatissime, ricchezze occulte, personale geneticamente modificato o selezionato e tutto il materiale di interesse per il futuro della potenza nazista.
La scomparsa dei sottomarini
Un’altra tesi a supporto della base segreta antartica è nella scomparsa misteriosa di diverse decine di mezzi sottomarini, principalmente di ultima generazione. Si suppone potessero avere una tecnologa ad idrogeno o verosimilmente a plutonio.
Questi sottomarini, non risultano nè affondati da marine militari alleate, nè auto affondate dalla stessa marina tedesca. Quindi alla firma dell’armistizio e della resa della Germania risultarono dispersi nello stesso elenco stilato dal nuovo Capo di Stato l’Ammiraglio Doenitz.
Aggiungiamo inoltre le prove che all’armistizio stesso, due sottomarini tedeschi carichi di tecnologie per aviogetti, per inneschi di bomba ed altro ancora siano stati consegnati agli Stati Uniti d’America [presenti anche elementi chimici ancora non conosciuti ed apparati elettronici (transistor) ed altri materiali (spolette d’innesco) utilizzati poi dagli USA per le bombe da sganciare in Giappone].
Un’altra interessante faccenda, che riguarda la Germania nazista, è quella dei sottomarini fantasma. Esisterebbero una gran quantità di avvistamenti di questi sottomarini nei 20 anni successivi alla fine della guerra. Questi sarebbero stati effettuati da parte di marine di tutto il mondo, dove si parla di U-Boot tedeschi di ultima generazione; quest’ultimi non hanno mai tentato ingaggi militari, inviato trasmissioni o si sono mai fatti riconoscere.
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I Vimana o carri volanti nelle antichità ed il III Reich
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Mi è piaciuto molto. E’ un argomento che prediligo. A presto appena mi finisco questo corso e ritorno alla mia vita normale.
Ciao Raniero, ti ringrazio, buon corso.