Nel secolo scorso, in Sicilia e precisamente a Catania, il 25 di marzo del 1919 (giorno dell’annunciazione) nasceva Eugenio Nunzio Siracusa. La sua era una modesta famiglia della media borghesia italiana. Lui che verrà definito “amico degli extraterrestri “ e “ambasciatore dei fratelli cosmici”.
Nome Omen
Già dal nome Nunzio evidentemente gli apparteneva questo compito di “annuncio cosmico”? Sembra quasi un nome predestinato?
Il suo primo incontro con i Fratelli Cosmici avvenne il 25 marzo del 1951; era mattino presto e si trovava in Piazza dei Martiri a Catania, dove attendeva il filobus che lo avrebbe condotto in ufficio, ma nell’attesa e guardando il cielo vide un globo luminescente.
Da questa sfera luminosa partì un raggio che irradiò e colpi la sua persona; ebbe la sensazione di sentirsi ridimensionato ovvero Eugenio da quel momento non si sentì più l’uomo che era stato fino ad allora….Questo evento fu ricostruito con un disegno che trovate qui sotto.
Gli incontri continuano
Successivamente gli Esseri dello Spazio si presentano fisicamente al cospetto di Nunzio. Questo avvenimento avvenne su un cratere spento alle falde del Vulcano Etna la sera del 30 Aprile del 1962 alle 22 circa. Mentre camminava era tremante per l’emozione ed ecco che all’improvviso vide davanti a lui due esseri.
Indossavano tute dalle strane fogge, simili a tute di volo. Una soave luminescenza li avvolgeva. Provenivano da altri pianeti e avevano una importante missione da compiere. Quando videro Eugenio proiettarono su di lui un fascio di luce che immediatamente lo fece rassenerare.
Resoconto diretto
Lui stesso raccontò l’accaduto:
“…Erano due persone, ai margini della discesa, erano bellissimi, e mi dissero testualmente: << Figliolo, ti abbiamo aspettato…>>
mi dettaronono un messaggio da inviare ai Capi di Stato e agli uomini più importanti della terra. Il messaggio conteneva un appello alla immediata cessazione degli esperimenti nucleari e a realizzare una unione fraterna fra tutti i popoli della terra. Se l’uomo farà questo, gli extraterrestri dicono di essere disposti a manifestarsi pubblicamente al mondo e a concedere un aiuto scientifico e tecnologico in grado di proiettare l’umanità verso un futuro di inimmaginabile progresso spirituale e materiale”.
In seguito Eugenio Siragusa dialogava spesso con gli esseri provenienti dallo spazio, fino a interagire con loro fisicamente come avvenne dodici anni prima.
Il secondo incontro avvenuto alle pendici del vulcano Etna venne descritto nella Domenica del Corriere. Inserto domenicale de Il Corriere della Sera che dedicò anche la sua copertina al fatto.
Opera Divulgatrice
Eugenio si prodigò nella diffusione delle conoscenze che aveva acquisito. La sua opera divulgatrice si spinse oltre oceano, specialmente in America Latina. Arrivando perfino ad avere un contatto epistolare con il futuro Presidente degli Stati Uniti d’America Dwight David Eisenhower. Allora Comandante capo delle Forze Alleate in Europa, che condivideva le sue preoccupazioni e che così risponde in una delle sue lettere negli anni ’50 del secolo scorso.
Un’Opera messianica che pagò con la prigionia
Fondò a Milano il centro studi di Fratellenza Cosmica, ma la sua attività spirituale infastidiva e preoccupava perchè finalizzata al il risveglio delle coscienze sia individuali che collettivo. Tant’è che venne contrastata dal governo italiano e punita dalla legge. Infatti venne messo in carcere per alcuni mesi, ma in modo sorprendente venne sostenuto, consolato e protetto dai fratelli extraterrestri. Attraverso il verificarsi di alcuni fenomeni che non possono essere dimenticati per la loro importanza e la loro grande entità soprannaturale.
Eugenio sperimentò dunque una prigionia per accuse infondate che poi vennero ritrattate in seguito in sede giudiziaria. Durante i mesi di detenzione avvennero degli episodi eclatanti dei quali furono testimoni anche le guardie che lo sorvegliavano giorno e notte. Costoro rimasero quasi intimoriti di fronte a certi fenomeni. Episodi che racconterà lui stesso in seguito in alcune interviste ai giornalisti che lo incontrarono dopo la scarcerazione avvenuta il 5 febbraio del 1979.
Durante la Detenzione
In quei mesi di carcere i fratelli cosmici furono vicino a Eugenio perproteggerlo, sostenerlo e confortarlo, infatti la loro presenza non passò inosservata e nè indisturbata sia all’esterno che all’interno dell’edificio in cui venne imprigionato.
Questi fatti furono in parte documentati dalle testate giornalistiche locali.
Strani fenomeni, come gà accennato, si verificarono anche all’interno del carcere. Ci fu in particolare un episodio che venne raccontato da un testimone: ““Un Brigadiere che doveva fare vigilanza di notte, si stava preparando per fare dopo la guardia. A un certo momento guarda dalla finestra mentre si lavava il viso e si asciugava, guarda quindi sopra il limite del muro del carcere in direzione della mia cella e c’erano due Esseri, due Personaggi con un mantello luminoso e ha potuto notare che il volto, che i due avevano era uguale, ha potuto notare che avevano i lobi delle orecchie lunghi ( io so da dove provengono) ed erano molto luminosi”
Pericolo Reale
Era considerato talmente scomodo che qualcuno voleva eliminarlo; infatti accadde che un giorno all’interno del carcere una delle guardie diede a sua insaputa, una bevanda a base di cianuro che Eugenio si trovò a bere ma rimase indenne come se avesse bevuto acqua.
Quando il brigadiere riferì ad Eugenio ciò che videgli confidò che incominciava a pensare di avere avuto una allucinazione, ma non era così. Infatti, qualche giorno dopo che il Maresciallo della struttura venne a sapere dell’episodio, egli stesso disse direttamente ad Eugenio che era una presenza scomoda e che sarebbe stato meglio che uscisse dalla prigione. Questo per non creare ulteriori disordini e situazioni imbarazzanti per gli operatori che vi lavoravano! Aggiunse però che si sarebbe trovato in difficoltà nei confronti della legge e dei tribunali qualora i suoi assistenti cosmici lo avessero prelevato dal carcere per farlo uscire.
Gli Insegnamenti dei Fratelli Cosmici
Le personalità cosmiche con le quali Eugenio interagiva sia telepaticamente che fisicamente erano sostanzialmente tre: Woodock dell’astronave Olimpia, lo scienziato Hoara dell’astronave Cristall-Bell e Adoniesis che era il comandante della flotta spaziale e divenne anche la guida spirituale per la fondazione del Centro Studi di Fratellanza Cosmica a Milano negli anni ’70 del secolo scorso.
Ricevette diversi insegnamenti in parte di natura scientifica ma soprattutto di natura spirituale che lo portarono ad impegnarsi attivamente nel sociale su diversi piani con grandi impronte di natura etica ed universale; i valori che predicava e divulgava incessantemente in tutto il mondo furono: la Giustizia “in primis”, la Pace, l’Uguaglianza, l’Amore e la Fratellanza.
Molto da Proteggere
Le sue attività sociali furono moltepici come salvaguardia del pianeta, l’unione delle religioni e dei popoli. Perchè la scintilla divina che si manifesta nelle diverse culture ed epoche è sempre la stessa sostanza spirituale da cui proviene tutta l’umanità.
Però quello che gli premeva maggiormente era la realtà dei bambini e dei giovani. Erano loro da proteggere ed istruire nei valori cosmici e spirituali per creare nuove generazioni sane e consapevoli. In particolare denunciava l’abuso sui minori come la pedofilia e l’uso delle droghe nei giovani che considerava una piaga sociale. Il problema della droga, sosteneva, che se i terrestri irresponsabili non avessero risolto, avrebbero causato gravi conseguenze alle coscienze adulte del futuro.
Insegnamenti Scientifici
Tra gli insegnamenti scientifici che recepì (in parte di eredità atlantidea) furono:
- la natura dell’energia solare e le sue implicazioni in campo tecnologico
- la genesi dell’Universo e del Pianeta Terra considerata come una Madre Vivente
- la creazione della razza umana ad opera di Esseri Superiori che periodicamente ci visitano
Messaggio del Maggio 1984
Concludo con un messaggio chiave ed emblematico per ricordare il grande Eugenio al quale venne trasmesso il 29 marzo del 1984 maggio a Nicolosi (CT); gli veniva riferito dai Fratelli Cosmici una anticipazione dei tempi prossimi che stiamo vivendo:
“ E’ solo l’inizio il peggio deve ancora venire. l’umanità di questo pianeta è all’ inizio della “grande trasformazione” che muterà radicalmente il modo di vivere, di esistere.
Gli eventi sono in corso e quelli che determineranno la nuova terra ed il nuovo cielo in incubazione in un tempo assai prossimo. Il tempo della meditazione è già scaduto e le deduzioni sono quelle che tutti conoscono; tutti, buoni e cattivi, umili e potenti, atei e religiosi.
L’amore ha fatto la sua parte, ora la giustizia si anteporrà all’ amore. Gli uomini sono rimasti ciechi e sordi più e peggio di prima. Il ravvedimento è venuto meno e i malefizi si sono ampliati con folle determinazione sino al punto di offendere la cosa più preziosa che a questa specie è stata donata: “l’intelligenza”.
L’uomo non ha scusante alcuna nè può, ulteriormente, ingannare con preghiere od altro l’iddio vivente e i suoi angeli, più volte tollerante verso questa umanità degenerata, dedita al servizio del male e della morte.
i guai peggiori sono dietro le porte di tutti e tutti, con il segno di giona, saranno ripresi e giudicati. Ma ancora un poco…“
Un Vero “Nunzio”
Da queste parole si evince la grande importanza che rivestiva Eugenio come “referente cosmico” e spese la sua vita per risvegliare la gente sia del suo tempo che quella futura, come fase di avvertimento e preparazione per ciò che stiamo vivendo attualmente.
L’operato di Eugenio rimane unico ed irripetibile destinato a durare in eterno per la profondità universale dei suoi contenuti, inalienabili e scomodi e perchè come diceva lui stesso la verità non si vende e non si compra, ma si dona all’umanità. E se i terrestri non si sveglieranno di questa umanità non resterà nulla….
La sua attività è ampiamente documentata nella sua biografia che il pubblico potrà consultare, in formato elettronico, per approfondire l’argomento.
Ho conosciuto Eugenio Siragusa alla fine del 900. Andai a Catania appositamente per conoscerlo accompagnata da un amico di Catania.
Fu un incontro singolare e ricco.
Mi sentii molto osservata. Mi regalò un suo libro e mi accompagnò al cratere spento sull’Etna da dove veniva accolto e trasportato in astronave. Non ebbi più incontri con lui.Ora ho 72anni sono ricercatrice libera e medico attivo e indipendente. Un Caro saluto
Salve M.Cristina Rosi,
grazie della sua testimonianza.
Io invece non ho avuto modo di incontrarlo, però quello che ha fatto per l’umanità,
resterà sempre una impronta indelebile e unica.
Cordialmnte
Dora