Usando un’espressione cara all’evangelista Giovanni, il Diavolo, che in greco significa “colui che divide” e simbolo del Male per eccellenza, è il “Principe di questo mondo” perché ritenuto il migliore degli angeli. San Paolo, sulla falsariga di questa definizione, lo definisce “Dio di questo mondo”.
In ogni caso, non è chiaro se le espressioni “Diavolo”, “Satana”, “Belzebù” e “Lucifero”, nome quest’ultimo mai citato nei testi sacri e che per alcuni non significa “portatore di luce” perchéin questo casoci si dovrebbe riferire a“luciferarius”, identificano la stessa figura. Anche se, fin dai primi secoli, sono considerati sinonimi.
La Bibbia e i suoi problemi
Ma da dove derivano le informazioni sul Demonio (altro sinistro appellativo, ne useremo altri cammin facendo…)?
Soprattutto dalla Bibbia, il testo sacro per eccellenza, senza dimenticare i vangeli apocrifi, le varie confessioni cristiane, la tradizione, la demonologia, la letteratura esorcistica e pure la semplice ragione, come fece la Scolastica, cioè la filosofia cristiana medievale.
Già… come mai il Maligno appare maggiormente nel Nuovo Testamento anche se questo testo è più breve del Vecchio? Perché, dicono i teologi, l’Uomo moderno è più pronto a certe “cattive notizie”. Gli antichi, invece, si sarebbero spaventati. Sarà…
A proposito della Bibbia… ce ne sono tante versioni, ognuna ricca di correzioni. Come mai? Perché ne manca il testo originale. Da qui, l’estrema confusione quando di tratta di dare un senso storico alle sue parole. Facciamo alcuni esempi (di tanti) per chiarire questo concetto:
- Matteo e Giovanni sono gli unici evangelisti che potrebbero aver conosciuto personalmente Gesù. Ma i vangeli a loro attribuiti sono copie del III-IV secolo. I vangeli apocrifi, invece, non riconosciuti dalla Chiesa, sono originali e del II secolo.
- Nella Genesi vi sono due versioni della creazione dell’Uomo, una che parla di Adamo da cui poi nasce Eva, ed un’altra che li vede creati contemporaneamente, visto che è scritto “Dio creò l’uomo a sua immagine; a immagine di Dio lo creò; maschio e femmina li creò”.
- Non è chiaro chi fu la moglie di Caino, visto che “ufficialmente” gli unici al mondo erano il padre e la madre (Abele era morto, da lui ammazzato). Vi era forse un’altra umanità precedente o parallela?
- La verginità della Madonna pare essere figlia di una errata traduzione, visto che quella corretta sembra essere “giovane donna”.
- Che valore dare ai testi apocrifi, che come detto non sono riconosciuti dalla Chiesa? Ad esempio, nel Protovangelo di Giacomo e a proposito del concepimento di Maria, si parla di una visita del “serpente”, cioè, semplicemente, del Diavolo. Allo stesso “serpente” altre tradizioni attribuiscono la paternità di Caino (con Adamo bello e cornuto…). Esi scrivedi fratelli di Gesù.
- Non si parla della fondazione di una Chiesa, perché, secondo alcuni, la frase “Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia chiesa e le porte degli inferi non prevarranno contro di essa” è stata malamente tradotta.
- Non si capisce che cosa sia l’inferno, non si parla di purgatorio visto che è stato inventato nel IX secolo, e c’è un solo accenno al paradiso (più in generale si parla del regno di Dio).
- Secondo certe interpretazioni Dio risulterebbe imperfetto, perché, ad esempio, nella Genesi è scritto che Lui comprende come la luce sia“cosa buona” solo dopo averla creata.
- Sempre nella Genesi si legge “C’erano sulla terra i giganti a quei tempi – e anche dopo – quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell’antichità, uomini famosi”. I giganti, sono i Nephilim? Gli eroi, sono i Giborrim? E i figli di Dio, chi sono?
- Perché il Dio dell’Antico Testamento sembra ossessionato dai sacrifici e dal sangue?
- È corretto, come asseriscono taluni, considerare i sei giorni della creazione come il tempo necessario per rivelare all’Uomola nascita del mondo che, invece, fu istantanea?
L’identikit del Diavolo
Ma torniamo al Diavolo, senza dimenticare quanto appena scritto, e cioè le tante ambiguità del testo per eccellenza che ne parla.
È superbo in quanto bello, invidioso verso l’Uomo e rabbioso perché dovrebbe servirlo in qualità di angelo.E, dopo la sua ribellione,non avrà maiil perdono di Dio perché,pregno della massima intelligenza, peccò sapendo di peccare.
Che poi, a differenza dell’opinione comune, non ha mai detto di voler essere come Dio, perché vorrebbe dire sminuire sé stesso. In realtà, vuole essere Dio lui stesso, non imitarlo (ma molti autori cristiani lo definiscono erroneamente come “la scimmia di Dio”). A dire il vero, la faccenda è piuttosto complicata. Perché, filosoficamente parlando, non può essere Dio se ne esiste già Uno, visto che per definizione Dio è “tutto”. Cioè, un secondo Dio dovrebbe avere qualcosa di diverso ma, se così fosse, il primo Dio non rappresenterebbe la perfezione.
Proseguiamo…
Si legge che le entità maligne (sì, ci sono pure loro, ne parleremo) siano tantissime, così come altrettante quelle buone. E pare che, al tempo della guerra primordiale tra gli angeli della luce e delle tenebre, vi furono scambi tra le parti, cioè “buoni” che divennero “cattivi” e viceversa. Una guerra, si badi bene, scatenata da Dio, perché voleva che le Sue creature avessero fede, cioè scegliessero tra il Bene ed il Male prima di conoscere a fondo la Sua Onnipotente Essenza. In pratica, Dio li mise alla prova.
Il problema del Male
Ma il Male, quando è nato? Secondo la Chiesa, con il Diavolo, in realtà generato buono. Anche gli angeli furono creati buoni e ancora più buoni lo divennero dopo la loro scelta a favore di Dio.
Detto in altre parole (della Chiesa), Dioè buono, quindi non può aver creato il Male, che è assenza del Bene. Il Male esiste perché Dio non impose il Bene ma lasciò al Diavolo il libero arbitrio (anche se costui non può esagerare nelle sue attività malefiche perché Dio gli pone costantemente un freno). E il libero arbitrio ha fatto sì che il Diavolo potesse scegliere. Prima di lui il Male non esisteva, quindi il suo è stato vero libero arbitrio.Di conseguenza, il Male precede l’Uomo (anche se poi l’Uomo lo causa). Ma Dio, che conosce se una persona in futuro peccherà, non farà nulla per violareil suo libero arbitrio.
A questo punto, sono inevitabili alcune domande (in parte laiche).
Se il Diavolo ha scelto il Male, Dio è imperfetto? Se Dio è “tutto”, allora comprende anche ogni contrario. Quindi, a rigor di logica,ad esempio, Lui esiste e al contempo non esiste. Ma definirlo significa limitarlo… temo non ci si salti fuori…
E poi, perché i diavoli hanno scelto il Diavolo come padrone e non si sono allineati a Dio? Alla fine, Dio salverà il Diavolo dalla dannazione eterna?Forse l’Uomo nel progetto di Dio sostituì gli angeli caduti?
Però, visto che le cose non sono mai semplici, e neppure “bianche o nere”, ecco che il Male è anche Bene, quando Dio se ne serve per fare cose giuste.
Altri aspetti del Diavolo
Ma torniamo alle varie definizione del “Principe delle Tenebre”…
È anche detto “Omicida fin dal principio”, perché dalla tentazione di Eva nel Paradiso Terrestre l’Uomo è divenuto mortale e corruttibile.E doppiamente danneggiato: morte fisica e spirituale, con il Diavolo perennemente “fra i piedi” sulla Terra.
Oppure è chiamato l’Accusatore (perché accusa l’Uomo di peccare).
Insomma,abbiamo tantimodi diversi per indicare la stessa cosa, cioè il Diavolo. Ma abbiamo anche i demoni(al momento non specifichiamo l’accento…),ben distinti e comandati dal Diavolo. Anche se è difficile distinguere il Diavolo dai demoni, sia per la teologia che per la tradizione, tanto è vero che nel Medioevo tutte le creature diverse dall’ordinario erano considerate demoni, salvo i così detti mostri.
Ecco… l’appellativo “Demonio”, ha il suo plurale in “demòni” e non “dèmoni”, che significa “più di un dèmone”. Ma noi, per comodità espositiva e perché in fondo si tratta di semplici etichette, useremo il termine senza nessun tipo di accento.
Gesù e il Diavolo
Ed eccoci ad una domanda fondamentale. Gesù, quando arrivò sulla Terra, cosa fece per aiutare l’Uomo a combattere questo essere immondo e i suoi servi?
In pratica, diede la possibilità agli apostoli, ai discepoli ed a tutti i credenti di scacciare i demoni in suo nome. Poi, la Chiesa ridusse questa facoltà ai religiosi, infine la restrinse ancora di più, limitandola ai soli parroci nominati dal vescovo. A giustificazione della scelta della Chiesa, il fatto che con il passare del tempo le richieste di esorcismo eranovia via aumentate. Quindi, era divenuto indispensabile creare delle regole e farle rispettare.
Curiosità medievali
Ma, prima di addentrarci ancor più nell’argomento “Diavolo”, facciamo una simpatica ed insolita scorribanda nel folclore medievale, perché arricchisce di molto la figura demoniaca, anche se a volte in maniera contraddittoria.
Ad esempio, lo vede bello e intelligente o brutto e stupido, vecchio o giovane, lo confonde con gli altri esseri misteriosi come gnomi e fantasmi, gli attribuisce mille nomi diversi e lo veste in altrettanti. Si legge pure che ama il rosso e il nero, che abita nel sottosuolo e anche in cielo e pure nel nord del mondo, ha famiglia con una moglie di nome Lilith e sette figlie (come i peccati capitali).
E che dire di tale Olaus Magnus, prelato scandinavo, il quale sosteneva che il Diavolo aiutava gli uomini e che era piuttosto ingenuo, tanto da poterlo prendere in giro?
Senza dimenticare san Bernardo,sostenitore dell’idea che il Diavolo, in realtà, non ha alcun desiderio di fare del male (certe affermazioni paiono davvero incredibili…).
Inoltre, per i Catari, confessione cristiana medievale, Dio avrebbe creato l’anima, mentre Luzabell (Lucibello)il mondo materiale.
Non va neppure dimenticato il così detto “patto col Diavolo”, sinistra espressione della cultura medievale. Ma palesemente assurda. Perché, se si crede nel Diavolo, allora si crede anche in Dio, quindi non ha alcun senso barattare pochi anni felici con la dannazione eterna. Poi, il Diavolo non ha bisogno di patti per avere quello che vuole. Inoltre, che significato avrebbe fare un patto con il mentitore per eccellenza, senza dimenticare che, anche volendo,costui non potràmai essere sicuro di mantenere quanto promette perché ogni cosa dipende da Dio.
Altre curiosità
Ed ecco altre curiosità, ovviamente sempre a proposito del “nostro” Diavolo.
Comparve nell’arte del 500 a Ravenna e raffigurato mostruoso, sia per far paura e sia perché il peccato imbruttisce. Prima di quel periodo non era ritratto (per non “rovinare” le scene sacre). In realtà, nel Medioevo si credeva nel Diavolo, quindi lo si accettava. Insomma, non faceva paura più di tanto.
E c’è pure la storia che gli angeli caduti e le donne terrestri generarono demoni. Così come che gli antichi dèi, sempre secondo la Chiesa, erano demoni.
A chi dare la parola?
Ci sono, però, tanti modi per affrontare il tema del Male, di cui il Diavolo è l’emblema. Noi daremo la parola, seppur non esclusivamente, alla letteratura esorcistica cattolica (quindi, niente demoni di altre religioni) cercando di cogliere le sfumature meno note della faccenda. Insomma, parleremo di Satana soprattutto per come lo conoscono coloro che ci hanno a che a fare “a tu per tu”, gli esorcisti.
Parlano gli esorcisti
Ed ora è giunto il momento di dare loro la parola, indicando schematicamente alcuni punti fermi (e magari scarsamente conosciuti), nati da loro opinioni e da esperienza dirette con il Serpente Antico (ennesimo appellativo del “nostro amico”).
Innanzitutto, ribadiscono con forza che è un grave errore considerare il Diavolo come una sorta di “anti Dio”. Perché è imperfetto e non onnipotente, quindi non può essere pari al Signore.
Poi, Dio crea, il Diavolo distrugge (anche se tale Satanel della setta dei bogomili del X secolo era considerato il creatore del mondo).
E sempre a proposito del Diavolo…
Non può fare cose contro natura, come resuscitare i morti.
Non può essere in due posti contemporaneamente, come qualunque angelo.
Non guarisce, piuttosto allevia il dolore.
Non può prevedere il futuro, che è riservato solo a Dio. Può solo intuirlo perché molto intelligente, come estensione del presente. Quindi, mente quando dice che certe cose accadranno (come ad esempio che se ne andrà dal corpo di un posseduto al verificarsi di certi fatti).In altre parole, non ha capacità precognitive.
Non può conoscere i pensieri umani. Anche se, come ogni angelo, il Diavolo può parlare all’Uomo tramite la telepatia (o, meglio, comunica il pensiero con l’atto di volontà) e presentarsi nelle forme più diverse, come cane, gatto e fantasma.
Ma il Male può dar corso anche a scene quasi comiche, quando si presenta in forma di più demoni. Perché certuni accusano altri di essere dei pigroni e dei fannulloni, oppure quando un “capo” si arrabbia e sbraita ordini ad un suo subalterno. E poi a loro piace fare gli scherzi, come spingere l’esorcista da dietro e tenere sospesi in aria degli oggetti.
Ed a proposito di cose surreali, come dimenticare la rappresentazione di Satana, che lo vede raffigurato nudo e con le corna? Ricorda la sua bestialità, mentre la forma umana la fine intelligenza che possiede.
L’Anticristo
Occorre ribadire che il Diavolo, in quanto spirito, non può avere figli. Quindi, la storia che raccontano certi film dell’Anticristo come figlio del Diavolo è pura fantasia teologica. A proposito… è anche falso ipotizzare che l’Anticristo possa essere un demone, perché si tratta sempre di un uomo.
Due parole su quest’altra figura sinistra…
È stato Irnerio da Lione nel II secolo a coniare il termine Anticristo. Prima di Irnerio aveva altri nomi, come il numero 666 (da 600 anni di Mosè, 60 cubiti di altezza e 6 di larghezza della statua di Nabucodonosor).In ogni caso, non esiste una discussione teologica su di Luiprima dell’avvento di Gesù.
Ma la Bibbia, cosa dice a proposito dell’Anticristo? Non molto, a dire il vero. Comunque, ecco alcune interessanti informazioni…
Ne parla san Giovanni nel libro dell’Apocalisse come di un “falso profeta” e san Paolo nella lettera ai Tassalonicesi.
Apparirà alla fine dei tempi.
Nascerà da uomo e donna entrambi peccatori a Babilonia, e dalla tribù di Dan, grazie alla possessione della donna. Avrà il volto e corpo nero, occhi di fuoco e orecchie da asino. Sarà allevato dal Diavolo.
Per tre anni e mezzo risiederà nel tempio di Gerusalemme e ucciderà Elia e Enoch o Mosè (curiosa questa affermazione…). Poi, per taluni, diventerà pontefice a Roma. Secondo Martin Lutero,invece, rappresenta tutta la Chiesa.
In ogni caso, come si riconosce l’Anticristo? In realtà, sarebbe già apparso molte volte, ma solo perché erroneamente identificato. Ecco, comunque, i segni rivelatori:
- Si scateneranno grandi tribolazioni nel mondo
- Apparirà il 666 sulla sua fronte o mano
- L’Anticristo farà una sorta di copia/incolla delle opere di Gesù (ad esempio, prometterà la salvezza dell’anima, darà vista a ciechi, permetterà agli storpi di camminare, restituirà l’udito ai sordi, tramuterà le pietre in pane)
- Si vedranno portenti in cielo
- Si conversione gli Ebrei (immagino al cristianesimo)
- Appariranno Enoch (o Mosè) ed Elia (ah… ecco perché l’Anticristo avrà la possibilità di ucciderli (in realtà, secondo certe interpretazioni, non ci sarà una loro manifestazione fisica, ma troveranno nuova gloria certi ordini monastici)
- Arriverà Gesù e forse anche la Madonna
Chiudiamo la parentesi sull’Anticristo ricordando che dal 1600 in poi se ne parla sempre meno, perché nascono la scienza e la tecnologia(anche se l’America costituisce un’eccezione). Tornerà in auge in Europa per giustificare in senso negativo ed in ottica cattolica il Settecento illuminista, l’Ottocento positivista e il Novecento relativista.
Il Diavolo e l’inferno esistono?
Ora, giunti a questo punto, non si può proseguire se non facendo chiarezza su un punto che abbiamo dato per scontato. Ma chescontato non lo è affatto. E, cioè, il Diavolo esiste, oppure no? Dubbio che avrebbe un senso in ambito laico, ma non in quello religioso. Invece, le cose stanno proprio così…
In pratica, fra i teologi ci sono tre posizioni: chi ci crede, chi non ci crede e chi sospende il giudizio. In realtà, la posizione “ufficiale” della Chiesa è chiara. Il Diavolo esiste, così come esistono gli angeli, e fin dalla sua creazione tenta l’Uomo per allontanarlo da Dio.
Ma le differenze di opinioni ci sono anche a proposito dell’inferno: esiste come luogo fisico (così dimostrerebbero le rivelazioni dei veggenti di Fatima), oppure è solo una condizione dell’anima? Cioè, l’inferno è assenza di Dio, rimorso e rabbia, cioè, appunto, uno stato dell’anima, oppure è un reale tormento, dove il condannato brucia in una sorta di fuoco (o vede bruciare se eccezionalmente ad un’anima pia viene concesso di “dare una sbirciata” nell’aldilà)?
Insomma, il Diavolo ed il suo inferno, sono solo un simbolo oppure una presenza reale?
Nessun esorcista ha dei dubbi: il più grande inganno del Diavolo è far credere che non esista… chi non crede nel Diavolo non è un cristiano. E noi abbracceremo questa sinistra ipotesi…
Nel prossimo articolo parleremo di come il Demonio interviene nelle vicende umane…