Attendendo il contatto massivo
La vita aliena, nell’Universo, esiste.
Contatto Massivo: partendo da questa affermazione (non dimostrata scientificamente ma sicuramente ovvia e corroborata da numerosissime prove) in molti si chiedono: quando si verificherà il cosiddetto “contatto massivo”?
Certamente non è possibile dare una risposta definitiva a questo interrogativo (anche se tanti direbbero che è già avvenuto da molto tempo) vista l’evoluzione che il fenomeno UFO ha avuto sino ad oggi.
Attenendoci però a quella realtà che ci viene rifilata ufficialmente, l’interrogativo che dovremmo porci è come reagiremmo se ciò avvenisse oggi su larga scala in tutto il pianeta.
La risposta non è così facile come sembra poiché un contatto di questo genere comporterebbe, per diversi motivi, gravi difficoltà.
Vi sarebbero, sicuramente, implicazioni sul piano religioso, etico, scientifico, tecnologico, ma soprattutto politico, con probabili ripercussioni ricadenti sulle libertà individuali, in nome della cosiddetta sicurezza globale.
Proprio così. La libertà tanto agognata dall’uomo nella sua storia, potrebbe essere messa improvvisamente in discussione da tutti i governi del mondo, già di per sé corrotti e manipolati da oscure forze elitarie (una potente massoneria, ibrido-rettiliana, che attua da sempre una manipolazione anche sul fenomeno UFO), che non esiterebbero ad adottare strategie alternative pur di mantenere, di fatto, il controllo globale.
Una di queste potrebbe essere l’azzeramento dei governi stessi, la successiva legalizzazione di un unico governo mondiale (che di fatto esiste già, vedi ad esempio il gruppo Bilderberg) che realizzerebbe, in poco tempo e senza scrupoli, l’abolizione di tutte le democrazie e l’abolizione dei cosiddetti diritti civili, instaurando un regime totalitario permanente, spacciandosi per garante della sopravvivenza della nostra civiltà.
Dovremo quindi essere pronti, nel caso in cui gli alieni decidessero di palesarsi apertamente, all’eventualità che le nostre libertà possano essere compromesse da questo nuovo ordine mondiale, con la scusa di difendere il pianeta da una presunta invasione aliena belligerante.
Da quel momento regnerebbe, ovviamente, soltanto il caos.
Umanità ibrida?
Se consideriamo poi anche la possibilità (non così remota) che la razza umana sia il risultato di una geniale opera di ibridazione genetica, operata tra il nostro genoma e quello alieno, sarebbe lecito chiederci come mai questa razza (ammesso che sia proprio quella che ci ha creato) avrebbe deciso improvvisamente di tornare sui propri passi, tornando nuovamente sulla Terra.
Verrebbe a riprendere il controllo di ciò che ha legittimamente creato? O semplicemente avrebbe l’intenzione di stabilire un pacifico contatto con le “proprie creature”, testando il loro livello evolutivo? Non c’è risposta a tutto ciò.
Viceversa, forse, alcune razze extraterrestri, considerando noi un potenziale pericolo per l’intero universo, (visto anche il nostro modo di comportarci con i nostri simili) potrebbero decidere di intervenire direttamente, per fermare il nostro scempio al pianeta Terra nonché il proliferare di tecnologie distruttive che potrebbero mettere in pericolo il resto dell’universo.
Resta da chiedersi, nel caso, in quale modo lo farebbero.
Scegliendo la via della spiritualità, della saggezza e del dialogo, oppure sfruttando la loro enorme superiorità tecnologica e all’occorrenza, con la forza?
Nell’ultimo caso, l’eventuale minaccia giustificherebbe, di fatto, l’insediamento del sopracitato governo globale, il quale avrebbe così la scusa per ergersi a difensore dell’incolumità planetaria.
E’ lecito temere qualsiasi scenario, anche il peggiore, poiché se alcune ipotetiche razze fossero realmente non proprio benevoli e noi reagissimo con l’attacco militare, con molta probabilità, verremmo spazzati via senza nemmeno accorgercene.
E’ pur vero anche il contrario, ossia il fatto che di fronte a tali enormi differenze tecnologiche, se avessero voluto conquistarci, lo avrebbero fatto già da diverso tempo.
Di fatto, quindi, non sappiamo cosa accadrà nel prossimo futuro, ma dobbiamo essere consapevoli che il nostro mondo è, di fatto, a rischio estinzione per causa nostra.
Lo testimonia il fatto che la ricerca aerospaziale si è rivolta negli ultimi anni ad individuare possibili mondi alternativi ove, un giorno, potersi trasferire, per sopravvivere.
Le recenti scoperte di pianeti più o meno vicini e simili al nostro, hanno amplificato ulteriormente il dibattito sull’esistenza di vita nell’universo e sulla possibilità di incontrare altre razze evolute, anche nel campo scientifico, etico e religioso.
Non siamo più di fronte a semplici ipotesi o credenze, ma a realtà che invece temiamo e che necessitano di essere affrontate seriamente se non vogliamo essere presi alla sprovvista.
Se poi consideriamo, come già detto, che potremmo essere noi a rappresentare un serio pericolo per l’intero universo e per il nostro pianeta, non è impossibile che loro, abbiano possano decidere di palesarsi improvvisamente, per fermare la nostra irresponsabile corsa all’autodistruzione.
Prendiamone quindi coscienza, il vero problema siamo noi.
Tra passato, presente e futuro
Ogni giorno scopriamo sul nostro pianeta indizi di contatto che ci sono stati lasciati da tempo immemore. Tracce che potremmo decidere di seguire, in piena libertà e che sono legate al nostro destino.
E’ il momento di capire che tutti questi indizi (tracce dall’antichità, manufatti, avvistamenti, contatti, testimonianze, prove fisiche, ecc..) conducono a qualcosa che non abbiamo ancora compreso e quindi sottovalutiamo, ignorando che la necessità di mutare la considerazione di noi stessi in una realtà decisamente diversa da quella in cui viviamo.
Dobbiamo assimilare nelle nostre coscienze di essere parte integrante di un universo nel quale non siamo i padroni assoluti, ritagliandoci un ruolo completamente diverso da quello che ci siamo cuciti addosso e che ci ha portato a pensare di poter decidere le sorti del tutto.
Noi non siamo padroni di nulla, ma semplici inquilini dell’universo e del pianeta che ci ospita. Siamo noi a dover rispettare l’equilibrio che ci circonda assumendoci il compito di crescere, se vogliamo sperare in un futuro nella nuova realtà.
Prendiamone coscienza, attraverso la conoscenza…
Sono d’accordo su tutto tranne che sulla considerazione che una razza aliena abbia creato l’umanità. L’ipotesi dell’ibridazione, che ritengo molto realistica non comporta in automatico che una delle due razze ha creato l’altra. Matteo Tenan F.U.I.