Questo cerchio nel grano apparso a Robella D’Asti , piccolo comune nelle colline del Monferrato, Piemontese a pochi passi dal capoluogo Torino il 29 giugno 2013 formato da una croce di 8 triangoli oppure che si lascia tranquillamente interpretare come una stella ad 8 punte, partendo da un cerchio centrale contrassegnato da numeri 1 e 0 nel suo primo anello , richiama il mio interesse per ritrovati particolari matematici che tengo sempre in considerazione quali:
4 triangoli vuoti
8 triangoli pieni
16 triangoli totali
32 segni sul cerchio semicentrale
Ricorda molto il già visto binario in codice ASCII; in effetti osservando la sezione semicentrale del cerchio Notiamo un codice alfanumerico così estrapolato seguendo l’ordine degli 1 e 0
01001011 corrisponde lettera K
01001000 corrisponde lettera H
01000100 corrisponde lettera D
01010011 corrisponde lettera S
Non troviamo molto senso così esposte ma se ipotizziamo che queste lettere corrispondono ad elementi periodici Notiamo che :
K = potassio
H= Idrogeno
DS = Darmstadtio
Potassio
Il nome deriva dal termine inglese potash. Il simbolo chimico K deriva da kalium la parola latina medioevale, che deriva dal latino quali, che significa alkali.
Il potassio e’ un metallo bianco-argenteo appartenente al gruppo degli alkali della tavola periodoca. E’ abbastanza leggero da galleggiare nell’acqua con la quale reagisce istantaneamente per rilasciare idrogeno, che brucia con una fiamma lilla.
Idrogeno
L’idrogeno (dal greco ὕδωρ, hýdor, «acqua»; la radice γεν-, ghen-, «generare», quindi «generatore d’acqua») è il primo elemento chimico della tavola periodica, è il più leggero, ha numero atomico 1 e simbolo H. Il suo isotopo più comune, il prozio, consiste di un protone e di un elettrone ed essendo il più semplice isotopo è stato studiato dalla meccanica quantistica in maniera approfondita.
L’idrogeno è l’elemento più abbondante dell’universo osservabile.
Darmstadio
Il darmstadtio e’ un elemento chimico sintetico della tavola periodica che decade velocemente: i suoi isotopi di massa 279-281 hanno un tempo di dimezzamento di qualche micro secondo. Prende il nome dal luogo in cui fu scoperto, Darmstadt.
Il darmstadtio non si trova libero nell’ambiente, dal momento che si tratta di un elemento sintetico.
Una delle teorie che più stuzzica il mio intelletto è che questo glifo nasconde una qualche formula che associata agli elementi qui su elencati sia in grado di produrre energia. Se pensiamo che questo glifo è del 2013 , mentre e notizia di qualche mese fa dove ricercatori cinesi sono stati in grado di ricreare il sole utilizzando reattori speciali. Uno di questi è il tokamak, il protagonista dell’esperimento cinese. Il tokamak è appunto un dispositivo ideato per replicare il processo di fusione nucleare che avviene nelle stelle: alto 11 metri, con un diametro di 8 e un peso di 360 tonnellate, il reattore cinese al suo interno è composto da potenti magneti a forma di ciambella e da un anello che contiene gli isotopi (forme atomiche alternative) pesanti dell’idrogeno (deuterio e trizio). Gli isotopi dell’idrogeno vengono riscaldati grazie a potenti correnti elettriche, perdono gli elettroni e formano un plasma di ioni idrogeno. L’attività dei magneti controlla il plasma e massimizza la possibilità che gli ioni si fondano, liberando energia che teoricamente può essere sfruttata per alimentare una centrale elettrica.
Una piccola slide delle foto;