GLASGOW: Cambiamento Climatico e Crisi Energetica – GGMQ
Appare necessario, soprattutto in ambito FUI affrontare alcuni problemi ambientali senza l’influenza della enorme massa di “spazzatura” che la disinformazione riesce a creare a livello nazionale. Quantunque solo in settembre ossia quasi dopo un anno dal Congresso IPCC AR6 WGI dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) per il convegno “Glasgow Climate Change Conference” di Glasgow in Scozia (UK), il cosiddetto COP26, 2021, l’argomento rimane sempre importante e vale la pena parlarne.
Il nuovo rapporto riesce a raggiungere circa 4000 pagine. I primi 13 capitoli (1300 pagine) sono stati elaborati dal Primo Gruppo di Lavoro (WGI) e forniscono il nuovo approccio scientifico di fisica ambientale impiegato per la elaborazione. Il rapporto è basato su osservazioni, rianalisi, archivi di “paleoclima”, e modelli di simulazione del clima mondiale, oltre che processi di biofisica, chimica e biologia. Questo approccio nato pochi anni fa, si basa sulla filosofia di “rianalisi” iniziata ed innescata dalla ECMWF (European Centre for Medium-Range Weather Forecasts) ossia dalla Organizzazione Europea per la revisione del Clima su medio termine. Così il sommario tecnico (TS) è la sintesi integrata del Rapporto AR6 dell’IPCC.
Il rapporto sul Cambiamento Climatico e Crisi Energetica
In questo rapporto si asserisce che inequivocabilmente il contributo umano (il fattore antropico) per il riscaldamento dell’atmosfera, del mare e della superfice terrestre sia sostanzioso e non è trascurabile (ossia dell’ordine del 5%) come dice l’amico Prof. Franco Battaglia ma anche altri noti professori italiani. Costoro considerano solo e soltanto il contributo della anidride carbonica ma gli inquinanti prodotti dalla tecnologia umana sono anche molti altri (PM1, PM2,5; PM10, Benzene, ecc.). Questi professori hanno elaborato una petizione firmata da 145 scienziati, secondo cui non esiste consenso sull’origine umana del riscaldamento globale. Purtroppo forse non si sono resi conto che scagionare l’uomo dalle sue responsabilità degli effetti inquinanti atmosferici prima di tutto, equivale a scagionare i petrolieri e i loro vari complici (Foto: Inganno dei Fossili).
L’IPCC ha infatti scisso, da molto tempo, il Riscaldamento Globale (RG) dal Cambiamento Climatico (CC). Secondo questa comunità di scienziati, i cambiamenti climatici si sono verificati per via naturale anche molto prima dell’avvento dell’uomo e della era industriale. Così, per costoro la percentuale di inquinamento antropico è solo dell’ordine del 10%. Invece, il contributo antropico al riscaldamento globale (RG) previsto dall’IPCC è dell’ordine del 40%.
Il gruppo di scienziati
Questo gruppo di scienziati che ha firmato la suddetta petizione sembra che aspirino a fare parte del variopinto gruppo di negazionisti climatici australiani, conosciuto con il nome di Clintel, che recentemente hanno inviato una lettera al Presidente dell’ONU. Ribadendo, questi uomini di scienza sostengono che il riscaldamento globale sia semplice frutto dell’alternarsi di cicli naturali caldi e freddi (con periodo di 100.000 anni) e che non sia imputabile all’azione dell’uomo.
Essi sono l’esatto contrario degli ambientalistioltranzisti, alla Greta Thunberg, che io, nel libro “L’inganno dei fossili” (scritto con altri tre autori) uso chiamare “ecologisti picchiatelli” (doom ecologists). La realizzazione di una sintesi più dettagliata, eventualmente condita con qualche numero di misure ed osservazioni, richiede molto più spazio e quindi una sequenza di articoli specifici scritti ad hoc, con il permesso e l’assenso dell’Editore. Come curiosità, osserviamo, in generale i punti esposti dalla Greta Thunberg. La giovane asserisce che le vecchie generazioni hanno o stanno lasciando i giovani una mondo inquinato, senza futuro mentre dimentica che le vecchie generazioni europee del settecento, dell’ottocento, del novecento e anche della prima parte del ventesimo secolo vivevano con una vita media di 40 o 50 anni per volere essere ottimista. Non si può condividere il dire della giovinetta Greta.
Rianalisi
I nostri avi si alzavano la mattina alle cinque per andare in campagna a lavorare i campi ed accudire agli animali: lavoro fatto a mano con enormi sacrifici, poche soddisfazioni e minima alimentazione. Con il progresso scientifico e tecnologico incluso biologico e medicale, la vita media è più che raddoppiata nonostante l’inquinamento ambientale. In qualche maniera, la rianalisi imposta dalla ECMWF impone una certa revisione della distribuzione e degli effetti dell’anidride carbonica CO2 e, con molta probabilità, nonostante gli enormi errori di riduzione dell’inquinamento, la CO2 verrà mantenuta sotto controllo e regolata molto bene nel prossimo futuro. Questo fenomeno si è verificato sino al 2020 circa mentre dal 2022 con la guerra in Ucraina, tutto è cambiato: il mondo è in recessione economica.
L’Accrescimento Energetico Nucleare
In altri termini, non c’è più modo di pensare a continuare,a consumare, come si faceva negli decenni passati, in tutti i modo e qualsiasi prodotto ed in particolare l’elettricità. Dovremmo cogliere l’occasione per ridurre i nostri consumi. La soluzione non è nel cercare altre fonti e/o sorgenti di energia e mettere un massimo sul prezzo del gas e via di seguito per potere continuare a consumare come prima. Invece gli uomini e gli italiani devono cambiare radicalmente stile di vita: una vita più ecologica di tipo bio-agro-alimentare. Le simulazioni basate su modelli matematici affidabili ed elaborate da Enti come ONU e altri tipi di enti indipendenti hanno dimostrato che in realtà, se l’umanità continua a fare crescere la popolazione mondiale, allora il problema della super-popolazione assume aspetto mondiale molto difficile da risolvere.
Con un tasso di accrescimento attuale della popolazione prorogato fino al 2050, si consumerà almeno 2 0 3 volte quello attuale. L’obiettivo minimo è invece si riportare i consumi del 2050 a quelli del 2000.
Crescita e cambiamenti climatici non vanno a spasso bene e non sono compatibili. Non funziona bene. Tutto ciò implica che l’Umanità deve razionalizzare i consumi al meglio con maggiore razionalità e quindi maggiore efficacia ed efficienza (ad es. auto elettrica).
Un mondo senza combustibili fossili, Cambiamento Climatico e Crisi Energetica
L’Umanità deve vivere senza combustibili fossili per superare l’impasse climatico ed ambientale. Le industrie carbonifere e fossili dovrebbero pagare più tasse poiché solo loro ad inquinare. Chi inquina deve pagare!!! Basta aiutare i petrolieri e le industrie carbonifere (e lo dice anche Tocci televisivo). Le strategie d lungo periodo: Giappone dice: procediamo con Centrali Nucleari di Nuova Costruzione sia di quelle standard della quarta generazione che del tipo Piccole, Mini e Micro (SNR).
Le imprese chiudono ma i “verdi” pretendono di pensare a tutto “green” ossia a eventi e soluzioni senza alcuna logica moderna, industriale, tecnologica e scientifica avanzata. Peccato che questa energia cosiddetta rinnovabile (solare ed eolica) è del tutto variabile, inaffidabile, aleatoria, imprevedibile e intermittente. Ciò poiché il sole e il vento si comportano in modo randomico, ossia aleatorio e imprevedibile da cui la necessità dell’azione correttiva
Tutto ciò avviene nonostante le guerre sotterranee per accaparrarsi i minerali specifici (Litio ecc.) per la costruzione di batterie elettriche di accumulo necessarie ad aumentare la durate della irrequieta energia solare e/o eolica.
Il nucleare e la sua inquisizione in Italia
Frattanto l’Inquisizione antinucleare dei due referendum ha indotto l’Italia ad abbandonare la opzione di produzione elettrica ecc. Da fonte nucleare, mentre gli altri Paesi Membri della CE hanno giustamente continuato a installare NPP moderni di quarta generazione ecc. Le vicende del 2010 e 2011, con il referendum antinucleare hanno spinto l’allora presidente Berlusconi a tuffarsi nelle braccia del Presidente Putin stipulando un accordo per la fornitura di gas russo agli italiani e contemporaneamente un accordofruttuoso per entrambi.
Tutto ciò non avrebbe potuto accadere se l’Italia si fosse dotata di un numero opportuno (almeno 10) centrali nucleari! Al momento, la crisi energetica sta per arrivare al culmine e non si sa come gli Italiani potranno riscaldarsi nell’inverso 2022-2023. I prezzi dell’elettricità continuano a crescere e sembra che gli speculatori non vogliano finire i loro malfatti. Di conseguenza il Presidente Mario Draghi(o dovremmo dire il Ragionier Maro Draghi!) ha dato le dimissioni. Nessuno ha riattivato le circa 700 stazioni di estrazione di gas lungo l’Adriatico! Vergogna Italiana! Sembra che il Presidente Mario Draghi avesse promesso la riattivazione di almeno due rigassificatori in più.
Le nuove NPP
Va quindi ribadito che le centrali nucleari (le NPP) non producono CO2 ma ne produce più il fotovoltaico poiché produrre un pannello fotovoltaico ci vuole plastica che emette CO2. Secondo alcuni detrattori non specializzati in fisica e/o ingegneria nucleare (ad esempio, Tozzi, Antonio Di Pietro ed altri) non esiste un nucleare di nuova generazione ma lo dice un ignorante in materia. Invece esistono NPP di nuova generazione mentre, forse, giustamente non esiste la fusione termonucleare vera in grado di produrre energia elettrica. Invece, le nuove NPP di quarta generazione come le NPP di tipo micro e mini di nuova generazione sono ancora più pulite e sicure. La Russia di Putin ha varato una grande Centrale Nucleare galleggiante in acqua di mare.
La costruzione delle NPP moderne non richiede 15 anni come dice qualche mal pensante politico e non fisico, ma bastano meno di cinque anni per impiantarle e farle operare al maglio. Inoltre il prezzo di queste SNR non è assolutamente esagerato e ben abbordabile rispetto alla energia elettrica in grado di produrre.
L’anti nuclearismo e le paure che ne consegueno
Questi signori detrattori incutono paura nel popolo seminando “fake news” quali molti morti a Fukushima mentre c’è stato un solo morto nella centrale nucleare assoggettata a guasto indotto sulle pompe di forzatura di acqua di refrigerazione sul circuito secondario di raffreddamento nel nucleo del reattore nucleare. Invece per le altre cause: terremoto, tsunami, navi affondate, treni deragliati, case cadute, ponti distrutti, autostrade distrutte, automobili che si sono scontrate ecc. ci sono stati quasi 30000 (trentamila morti). Le TV italiane nel caso del guasto di Fukushima hanno detto moltissime bugie a cominciare dalla Rete 7. Nel 2022 i giapponesi hanno ripreso a costruire nuove centrali nucleari per affrontare la crisi energetica imminente.
Qualcosa di simile è accaduto per il guasto di livello sette di Cernobyl anche se il numero di morti è stato di circa 50. Stranamente, la paura distribuita, cum grano salis, agli italiani non ha mai incluso direttamente le tante NPP distribuite attorno ai confini del nord Italia oltre le Alpi (Fig. N° 2, 3) in Francia, Svizzera e Slovenia.
La proliferazione del nucleare in Europa
La distribuzione delle installazioni di NPP (Nuclear Power Plant) in Europa continua ad aumentare e, al momento, secondo la tabella riportata Fig. 4, ci sono 130 NPP operative.
Non sono incluse però, le nuove centrali nucleari ordinate per es, dalla Polonia pari a10. Non sono incluse le nuove centrali nucleari inglesi e di altri Paesi Europei.
Frattanto le energie cosiddette rinnovabili (solare e eolica) sono in crisi a causa delle loro proprietà intrinseche di inaffidabilità ed aleatorietà, e quindi non riescono a soddisfare i requisiti energetici umani se non a livello inferiore al16%, e includendo la energia idroelettricasi perviene solo al 35%. Ne consegue che le energie rinnovabili non riescano a sostituire le energie fossili e i capitalisti detentori e fautori dell’energia rinnovabile si industriano per aumentare l’efficienza e il rendimento della energia solare al fine di potere sostituire l’energia fossile (carbone, petrolio e gas naturale).
Conclusioni
A tal fine i ricercatori gestiti dai capitalisti stanno tentando di sfruttare i cosiddetti accumulatori di energia con batterie elettriche. Giusto requisito, ma anche in questo caso le percentuali di energia prodotte non saranno in grado di sostituire le fonti fossili. In ogni caso,la ricerca di materiali e di ingredienti per la produzione di energia rinnovabile, ha dato origine ad numero di guerre anche per le seguenti ragioni:
• Catastrofe del Giappone (Fukushima ecc.);
• Approvvigionamenti di materie prima (litio ecc.) con guerre occulte e evidenti;
• Approvvigionamento di energia per “green economy”;
• Laser per diagnosi subacquea.
In modo naturale,però, l’Umanità ricerca altre fonti di energia per soddisfare i propri bisogni energetici decidendo di approfittare, generare e sfruttare un apporto consistente di energia nucleare continua, pulita e industrialmente rinnovabile. Rimangono sempre alcuni argomenti che vanno aggiunti a tale situazione energetica:
- La questione delle Centrali Nucleari del tipo Zaporižžjain Ucraina sottoposte all’occorrenza a colpi di arma da fuoco, che possono innescare perdita di radiazioni e sottoposte al controllo di IAEA.
- L’allungamento della vita delle Centrali Nucleari con l’impiego di carburante fissile proveniente da accordi di disarmo nucleare e/o di riciclo di scorie nucleari di Centrali Nucleari vecchie e superate
Nota: Questi ultimi due argomenti li tratterò nel futuro.
Articolo del Prof.: Giuseppe Quartieri,
Presidente del CTS di FUI e dei Circoli dell’Ambiente e della Cultura Rurale.