Il mistero dei B.E.C., acronimo di Black Eyed Children (bambini dagli occhi neri) ha origine più o meno nel 1957, anno in cui lo scrittore di libri fantascientifici inglese, John Windham, ne parlò nel libro “The Midwich Cuckoos” – I figli dell’invasione) che divenne poi oggetto di trasposizione cinematografica in film come “il villaggio dei dannati” e la “stirpe dei dannati”.
La storia, contenuta nel libro, apparentemente di origine fantastica, aveva però diversi collegamenti con il mondo degli alieni e, più specificatamente, con l’esistenza degli ibridi.
Il racconto
La trama, infatti, racconta che in un piccolo villaggio britannico, Midwich, gli abitanti del posto furono improvvisamente ridotti ad un improvviso stato di incoscienza senza un motivo apparente. Essi si destarono pochi minuti dopo, confusi ed attoniti, iniziando a porsi domande sull’accaduto e sospettando, con il passare dei giorni, di non ricordare pienamente ciò che era realmente successo. La cosa più inspiegabile che ne seguì fu però che tutte le donne fertili del villaggio si ritrovarono ad essere, all’unisono, in avanzato stato di gravidanza.
Tutte le donne partorirono da lì a breve e a poche ore l’una dall’altra, poiché i feti crescevano velocemente in modo assolutamente anomalo rispetto al normale.
Rapido sviluppo e poteri psichici
Quei bambini crebbero così rapidamente che all’età di due o tre anni sembrava avessero già 7 o 8 anni. Apparivano quasi privi di emozioni, avevano una carnagione molto chiara ma soprattutto i loro occhi erano completamente neri tanto che la loro pupilla non era distinguibile. Avevano inoltre enormi capacità di assumere il controllo della mente degli altri ed una sorta di potere ipnotico.
La questione preoccupò non poco il governo britannico dell’epoca, soprattutto perché si diffuse ben presto la notizia che quel tipo di nascite erano avvenute anche in altre zone del pianeta.
Nel frattempo, i bambini continuavano a crescere e con loro i poteri psichici e l’intelligenza che li caratterizzava. Finché gli adulti divennero in pratica loro schiavi e quindi delle povere vittime. A quel punto per il governo inglese, ma anche per quello delle altre nazioni, divenne imprescindibile cercare di controllare queste creature al fine di evitare un’inevitabile schiavitù umana.
Sorprendentemente, sia il libro che i successivi film cinematografici, furono precursori di un qualcosa che, alla fine degli anni novanta, si verificò realmente facendo pensare che il libro di Windham potesse non essere in realtà frutto della sola fantasia.
Lo scrittore, infatti, era in contatto con alcune fonti autorevoli del Ministero dell’informazione inglese e da questi, probabilmente, potrebbe aver avuto spunti ed informazioni riservate riguardanti un fenomeno fatto passare intenzionalmente per surreale.
Un fenomeno che diviene realtà.
Secondo le statistiche storiche ufologiche i BEC, ossia queste creature dagli occhi neri, avrebbero un aspetto fisico sicuramente anomalo. Di età solitamente compresa tra i 10 ed i 14 anni, di sesso prevalentemente maschile, di fisico esile e carnagione pallida, prediligerebbero vestirsi di nero con una felpa ed un cappuccio che copre i loro occhi inquietanti e completamente neri.
Le testimonianze che parlano di incontri con i BEC, esprimono prevalentemente terrore non solo per il loro aspetto fisico ma anche per la loro naturale insistenza a voler entrare nelle case dei testimoni, solo dopo aver ottenuto il loro consenso. Il perché loro chiedano il permesso di poter entrare è un mistero, ma sicuramente il loro modus operandi può essere ricondotto al paranormale in quanto ricordano storie che parlano di fantasmi, vampiri psichici ed esseri demoniaci.
La caratteristica più inquietante è come abbiamo già enunciato, la loro capacità di trasmettere inquietudine ed indurre le persone ad uno stato ipnotico che gli permetta di imporre la loro volontà.
Analogie ed ipotesi.
Diverse analogie si hanno anche con il fenomeno dei più famosi MIB (men in black) uomini vestiti di nero che si spacciano per appartenenti al governo e che, come i BEC, hanno l’abitudine di bussare alle porte dei testimoni di avvistamenti UFO, chiedendo loro il permesso di entrare. Diversa è invece la loro età (appaiono di età adulta) e l’abitudine di portare addosso sempre degli occhiali neri avvolgenti. Come i BEC anch’essi assumono toni minacciosi e sembrano avere in comune lo stesso scopo.
Diversi ricercatori, anche del mondo paranormale, ipotizzano che i Black Eyed Children possano essere in realtà di origine demoniaca, predatori interdimensionali oppure il frutto di una ibridazione di origine aliena. Una delle teorie più accreditate dai ricercatori del campo ufologico è infatti che questi esseri siano il risultato di una modificazione genetica del nostro DNA, effettuata da una o più razze aliene evolute, un tentativo di creare una razza superiore che possa garantire ai loro creatori di poter un giorno controllare, se non addirittura sostituire, la futura razza umana.
Fervida fantasia o realtà?
La storia di questi bambini si basa ad oggi prevalentemente su testimonianze orali, tipiche delle migliori leggende metropolitane. Sicuramente, al momento, non esistono fonti attendibili e sicure che forniscano ulteriori dettagli se non quelli acquisiti dalle dichiarazioni di coloro che, nel corso del tempo, hanno vissuto questo tipo di esperienze.
Ciò non vuol dire, ovviamente, che vi siano fondate ragioni per considerare il fenomeno dei Black Eyed Children come pura fantasia, poiché non è comunque da escludere del tutto nemmeno il contrario. Molto probabilmente continua e continuerà ad esserci, intorno a queste tematiche, uno scambio di informazioni fuori controllo che influenzerà seriamente, attraverso una mirata disinformazione non solo il pubblico interessato a queste tematiche ma anche coloro che, con grande passione, si dedicano alle indagini sul mistero.