Questo è il resoconto della conferenza “Amori (e sesso) extraterrestri” che ho tenuto il 25 settembre 2021 all’antico Palazzo Pallavicino di Zibello (Parma), nell’ambito del festival “un PO di Eros”.
Antiche storie di sesso “extraterrestre”
La storia di intime relazioni fra esseri umani ed “extraterrestri”, nel senso più ampio del termine, parte da molto lontano.
Ad esempio, nell’Antico Testamento, ed in modo specifico nella Genesi, si racconta che “Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla Terra e nacquero loro le figlie, i figli di Dio (NDA gli Elohim) videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero…”. Dalla loro unione nacquero i così detti “uomini famosi”, gli eroi dell’antichità. Tutte persone molto alte, dei giganti. Fra loro, il Golia biblico. Una vicenda che trova riscontro anche nei rotoli di Qumran, pergamene antichissime di origine essena, e quindi precristiana, scoperte nel secolo scorso in alcune grotte del Mar Morto.
Comunque, la presenza di esseri dalle dimensioni anomale è segnalata un po’ in tutto il pianeta. Affreschi in diversi luoghi del mondo raffigurano umanoidi dalla testa tonda ben più alti degli umani. E ossa dalle dimensioni anormali sono state rinvenute negli Stati Uniti ed in altre zone (anche se, ad essere sinceri, i ritrovamenti sono alquanto dubbi…).
Ma di intime relazioni e di strano sesso è pregna anche la cultura classica, vedasi il donnaiolo Giove e Servio Tullio, uno dei mitici re di Roma, che si narra figlio di una schiava e di un demone.
E che dire di Gesù, nato da donna umana e da “altro”?
Sesso medievale
Però, l’esplosione di strani incontri, diciamo di natura sessuale, avviene nel Medioevo, quando uomini vengono rapiti da misteriosi esseri scesi dal cielo allo scopo di far fecondare le loro femmine. Ma pure le donne umane sono costrette da queste insolite creature ad allattare figli non propri, oppure vengono private dei figli legittimi. Senza dimenticare il rapimento di donne incinte. E, quando a compiere queste nefandezze non è chi scende dal cielo, ci pensano le creature del bosco.
Sempre nel Medioevo particolarmente interessanti sono le figure degli Incubi e dei Succubi. Entrambi giovani di bell’aspetto, i primi, maschi, si infilano nei letti delle donne, i secondi, femmine, in quelli degli uomini. Ma sono demoni sotto mentite spoglie… e la tradizione demonologica racconta che lo scopo dei Succubi è raccogliere sperma umano per donarlo agli Incubi che lo usano per fecondare le donne (non sono molto chiari i tecnicismi, però pare che i demoni abbiano per natura uno sperma freddo e infecondo). Lo scopo di tutta questa sinistra attività e far nascere bambini inclini al Male. Quindi, i demoni non sono affamati di sesso nell’accezione umana del termine. Una curiosità, la licenziosa attività sessuale avviene in presenza del coniuge, che tranquillamente dorme e di nulla si accorge.
Moderne storie di sesso “extraterrestre”
Ma veniamo all’epoca moderna… e ai così detti “rapimenti alieni o extraterrestri”. Eh sì, perché dalla letteratura ufologica escono strane storie di sesso, fra l’erotico ed il drammatico.
Partiamo da quelle vicende dove sono le donne ad essere protagoniste, loro malgrado. Che raccontano di trovarsi, contro la propria volontà, in ambienti chiusi e al cospetto sia di esseri umani che di strane figure antropomorfe, magare piccole e macrocefale. E di finire su un lettino, con le gambe tenute aperte da qualcosa di invisibile e di percepire un grosso calore al basso inguine. Ma soprattutto parlano di intrusioni intime per colpa di strumenti mai visti in precedenza. Una situazione che solitamente genere un fastidio paragonabile alla comparsa delle mestruazioni.
Insomma, queste donne subiscono quella che a loro sembra una vera e propria visita ginecologica, con conseguente prelievo di ovuli. Una situazione destinata a causare loro gravi problemi psicologici, compresa l’avversione per il sesso, e fisici, come la scomparsa delle mestruazioni.
Sinistre evidenze
Ma il bello deve ancora venire (si fa per dire)… sì, perché succede che la nostra ipotetica donna rapita (che non ricorda in che modo il tutto sia iniziato e neppure finito) rimanga incinta. Beh… nulla di strano verrebbe da dire, nel momento in cui questa ha una normale attività sessuale con il proprio partner. E tutto pare procedere bene, con tanto di periodiche analisi mediche a confermarlo. Poi, il dramma. La donna perde il bambino. Ma non in modo normale, perché non vi sono tracce di aborto. Ovviamente non capisce… nel frattempo inizia a fare degli strani sogni… così, per venirne a capo, decide di sottoporsi ad un’ipnosi regressiva, quella tecnica che fa retrocedere il soggetto a momenti passati, soprattutto dimenticati, della propria esistenza.
Ed è in questi modi che esce una realtà sconvolgente. In pratica, la donna risulta essere stata rapita da creature umanoidi e sottoposta a visite mediche che potremmo definire ginecologiche con tanto di prelievo di ovuli (da qui i racconti sopra menzionati), o a vere e proprie aggressioni sessuali (seppur senza uso di violenza fisica) da parte delle medesime creature.
E poi? Poi, ecco la visita notturna per asportare con tecniche sconosciute l’ibrido umano alieno che cresce nel suo corpo.
Naturalmente non ci sono solo “drammi”, perché gli “extraterrestri” mostrano alla mamma mancata un ambiente in cui bambini umani giocano con tali ibridi. E le fanno pure capire che è una donna fortunata, perché il suo bambino, con altri, sarà il futuro dell’Umanità, che un giorno risulterà inadatta a vivere sul pianeta Terra.
Ora, visto cosa succede alla donna, viene da chiedersi cosa capiti al maschio umano. A cui, a dire il vero, non va molto meglio, fra strumenti introdotti nell’uretra e prelievi coatti di sperma.
Quanto valgono le storie di sesso “extraterrestre”?
A questo punto, però, occorre porsi una domanda fondamentale: ma queste storie di sesso quanto sono attendibili?
Ricordiamo che, affermano gli “scettici”, nascono da fonti scarsamente attendibili: i sogni (che rappresentano un contenitore dalle infinite valenze psicologiche) e le ipnosi regressive (che potrebbero raccontare eventi non reali ma piuttosto fantasie della mente, magari condizionate da abusi infantili.
Insomma, per gli “scettici” le storie sono il risultato di persone dotate di una creatività troppo accesa e legata al sesso che si scatena nella fase onirica, di gravidanze isteriche, oppure legate a tecniche di indagine non adeguate allo scopo.
La faccenda si complica, sesso vigile
Già… ma c’è un “però”… perché queste strane ed intime storie di “extraterrestri” sono vissute anche a mente cosciente. Cioè, vi sono persone che raccontano di aver sperimentato da sveglie curiose esperienze sessuali “aliene”. Vediamo di saperne di più…
E stavolta partiamo dagli uomini, e da un tale Antonio Villas Boas.
Brasile, anni Cinquanta. Antonio, giovane contadino, sta arando con il trattore il proprio campo. E lo fa durante le ore notturne, vista la calura estiva.
Ad un certo punto, nota in cielo una sfera rossa dai movimenti insoliti. A dire il vero, non si preoccupa più di tanto perché già nelle notti precedenti aveva colto nel buio della notte curiosi caroselli di luci.
Ma stavolta l’apparenza luminosa si dirige velocemente verso di lui. Ovviamente, Antonio cerca di fuggire in preda al panico, ma il motore del trattore si spegne. Ed è inutile fuggire a piedi perché l’aratura ha reso il terreno molto sconnesso. Così, inchiodato dalla paura, viene raggiunto e prelevato da tre esseri antropomorfi che lo trascinano dentro uno strano apparecchio volante (perché la luce questo sottintendeva).
Lì, viene spogliato e lavato con una spugna imbevuta di un liquido sconosciuto. Poi, gli viene sia prelevato del sangue dalle due guance che condotto in una stanza satura di un gas non identificato. Con conseguenti conati di vomito del giovane…
Poi, la porta del locale in cui è rinchiuso si apre per far entrare una donna piccola e minuta, dai lunghi capelli, bianchi come la sua pelle. Non è umana ma non appare neppure troppo “aliena”. Con chiari gesti fa intendere ad Antonio che vuole “fare sesso” con lui. Antonio, inizialmente terrorizzato, con il passare dei secondi diventa sempre più accondiscendente, tanto da desiderare di baciarla (gesto dal quale la creatura rifugge). Alla fine, i due si staccano e lei con la mano indica prima il proprio ventre e poi il cielo, come ad indicare che nascerà un “figlio delle stelle”.
A questo punto, il compito dell’uomo pare finito e viene riaccompagnato alla porta (con restituzione dei vestiti). Per giorni patirà arrossamenti su diverse parti del corpo, guance comprese.
Villas Boas non è l’unico
Sullo stesso filone di quella di Antonio Villas Boas è la vicenda del colombiano Liberato Quintero, avvenuta negli anni Settanta.
Dunque, una notte avverte che gli animali rinchiusi nella stalla sono piuttosto agitati, tanto da volersi alzare per andare a controllare. Che siano dei ladri di bestiame? In realtà, l’unica cosa anomala che nota è un oggetto volante a forma di uovo che scende dal cielo e si appoggia delicatamente al suolo. E da cui scendono alcune creature umanoidi, che lo raggiungono e lo trascinano all’interno della insolita astronave. Dove ad attenderlo ci sono tre femmine, pure queste umanoidi, che iniziano a massaggiarlo… e in modo sensuale…
A questo punto il “nostro” lascia perdere ogni timore e per ore “fa vedere di cosa sono capaci i maschi della razza umana”…
Alla fine, come nel caso di Antonio, viene gentilmente accompagnato all’uscita.
Su questo filone, diciamo, piacevole, non vanno dimenticate neppure le storie del noto contattista George Adamski, che parla di venusiane molto attraenti e provocanti.
E di Truman Bethurum, camionista californiano, che ha una tresca con Aura, la comandante della flotta spaziale proveniente dal pianeta Clarion (e la storia fa sì che la moglie, ad un certo punto, gli chieda il divorzio).
Lo “space boy”
Ma anche le storie di intime interazioni fra donne ed “extraterrestri” non sono sempre drammatiche. Si pensi a quella che ha come protagonista tale Cynthia Appleton.
A Birmingham, corre il novembre del 1957 quando la donna, casalinga, si trova nella propria abitazione in compagnia dei suoi due figli piccoli. Uno dorme sul divano, l’altro dentro alla carrozzina.
Ad un certo punto, le appare quello che in tutto e per tutto le sembra un uomo. È vestito di una tuta grigiastra, ha la pelle bianca, i capelli biondi, gli occhi azzurri ed un curioso casco in testa che pare una scodella. Ma non sembra proprio lì fisicamente, piuttosto alla donna pare essere una sorta di ologramma (comunque, tornerà con un compagno e allora saranno fisicamente in loco).
Lo scopo della visita? Ammonire l’Umanità del suo comportamento scellerato e autodistruttivo. Le solite cose del tempo, verrebbe da dire…
In realtà, ad un certo punto, ecco il colpo di scena. Il quotidiano locale esce con un titolo a caratteri cubitali che riporta l’esplosiva dichiarazione della donna: “Avrò un figlio dallo spazio” (quando si tratta di sesso i media ci si tuffano a capofitto…). Sì, perché in pratica l’uomo con la “scodella” le annuncia che rimarrà incinta, che dovrà chiamare il proprio figlio Matthew e che costui diventerà un carismatico leader mondiale.
Il tempo confermerà i primi due punti, non il terzo…
Nel frattempo, il marito della donna comincia ad essere stufo della faccenda e minaccia l’intraprendente “alieno” di non farsi più vedere, pena di “fargliela pagare” in modo molto terrestre.
E l’analisi del DNA del presunto “space boy”? Pare non sia mai stato fatto…
Sesso ed etere figure
Ma c’è una casistica, più ridotta a dire il vero, che parla di pericolose intromissioni nella sfera sessuale da parte di “qualcuno” che è “alieno” nella accezione più ampia del termine. Facciamo un esempio…
California, anni Settanta. Tale Doris Bither, separata con tre figli, rientra a casa dopo una giornata lavorativa. Ed ecco che improvvisamente sente un colpo alla testa e qualcosa la scaraventa sul letto. Ma non vede nessuno e sa che in casa in quel momento è sola. Mani invisibili la tengono ferma, la graffiano e “qualcosa” cerca di avere con lei un rapporto sessuale. La scena si ripete più o meno con le stesse modalità una volta alla settimana, finché riesce ad intravedere due piccole figure umanoidi ed una terza più alta. Sono loro a compiere le violenze. Convinta di non essere pazza, si rivolge a medici e psichiatri ma tutti pronunciano la medesima diagnosi: stress, fantasie sessuali e autolesionismo.
La donna non si arrende. Invita a casa propria due psicologi, affinché “vedano e credano”. In realtà, non assisteranno a nessuna violenza ma solo a fenomeni di poltergeist, come luci e oggetti sospesi in aria, cose che si spostano da sole ed odore di zolfo. Alla fine la donna e i suoi figli cambieranno casa e pare che questo abbia fermato la sua persecuzione (ma al proposito le voci sono contrastanti).
Ricordo che la vicenda è stata anche ripresa, con un nome fittizio della protagonista, nel romanzo “The Entity” di Frank De Felitta, dal quale è stato tratto l’omonimo film.
Le conclusioni
A questo punto, proviamo a tirare qualche conclusione.
Balza sicuramente all’occhio che il comportamento degli “extraterrestri” è molto… terrestre. Si pensi alle visite ginecologiche con tanto di intrusioni fisiche nel corpo del soggetto, per non parlare dei modi di concepimento decisamente umani (cioè, “fanno sesso” come noi). Pure l’uso della violenza, in certi rari casi, richiama indubbiamente una delle caratteristiche principe della nostra specie. Insomma, questi strani e presunti visitatori notturni sono decisamente poco alieni.
Ma la storia di intimi contatti va avanti dalla notte dei tempi, come abbiamo visto, inserendosi stabilmente nelle religioni, nei miti e nelle leggende. Il che suggerisce che alle spalle ci sia qualcosa di più delle fantasie di qualche vittima delusa o insoddisfatta.
Poi, i protagonisti percepiscono gli eventi come concreti. In sostanza, affermano di saper distinguere la fase onirica di semplice fantasia, o di rielaborazione di un normale vissuto, da quella che sottintende qualcosa di “diverso”, che per loro è reale come le situazioni sperimentate in stato vigile e cosciente. Gli stessi ipnologi sostengono che certe forti emozioni espresse dal soggetto devono per forza sottacere un fatto reale.
Già… ma come mai le esperienze sono vissute per lo più in maniera drammatica? Al contrario, una possibile fantasia dovrebbe portare un senso di piacere ed appagamento. Che la negatività conclamata nasca da abusi infantili? Idea plausibile, ma difficilmente dimostrabile nella pratica.
A questo punto, ammettendo che le intime esperienze siano reali, come si fa ad essere sicuri che siano avvenute proprio nei termini descritti? In altre parole, questi ipotetici “extraterrestri” potrebbero aver creato ricordi artefatti, quindi falsi in parte o completamente, per motivi ovviamente ignoti. Quindi, interazione con “altro”, sì, ma non è chiaro in quali termini.
A dar man forte ad una realtà dei fatti, il grande impatto che le storie hanno sulla vita dei protagonisti. Insomma, c’è “un prima e un dopo” nelle loro esistenze, che, assicurano gli psicologi, non può essere frutto di semplici fantasie ed allucinazioni.
Il dubbio sinistro
E chiudiamo con una domanda: è possibile fermare queste ipotetiche intrusioni notturne da parte di “extraterrestri”? Sì, con la ferrea intenzione, cioè con il giusto atteggiamento di rifiuto a vivere l’esperienza. Perché, secondo le cronache, pare che questa predisposizione d’animo blocchi l’agente invasore. La stessa preghiera sembra efficace. Un momento… la preghiera? Ma la preghiera serve anche per bloccare le interferenze diaboliche…
Che, in fondo, si stia parlando della stessa inesplicabile faccenda?
Chissà…