Ho il grande piacere di proporre pubblicamente, in queste pagine, un articolo da me elaborato qualche tempo fa, nel quale ho voluto approfondire, secondo la mia personale visione al riguardo, il fenomeno dei cosiddetti rapimenti alieni.
Essendo un campo di ricerca alquanto delicato ed in continua evoluzione, risulta difficile capirne appieno l’enorme portata e gli effetti che esso produce, quotidianamente, sulla nostra cultura e sulla nostra vita.
E’ comunque doveroso, per chi fa ricerca in tal senso, cercare di dare risposte il più vicine possibile alla realtà che ci viene proposta o sempre più frequentemente testimoniata da coloro che, sulla propria pelle, convivono con questo tipo di fenomeni.
Verso queste persone, abbiamo un dovere assai arduo da portare a termine: quello di aiutarle ad affrontare il problema, fornendo loro gli strumenti idonei a prendere coscienza e allo stesso modo reperire la forza necessaria per “liberare” se stessi daquesto totale asservimento.
Sappiamo tutti che ciò non sarà facile, ma è l’unica strada percorribile per riprendere in mano la propria esistenza e la propria anima.
Come molti già sapranno, il termine “rapimento alieno” (in inglese, alien abduction) è solitamente conosciuto come il prelevamento fisico di esseri umani, perpetrato da presunte razze aliene, o fazioni militari segrete collegate agli alieni (MILAB), per scopi presunti di studio, ricerca medica o genetica ed, in alcuni casi, di controllo mentale dei rapiti.
Fenomeni di questo tipo sono inclusi quasi sempre nella ricerca ufologica e sono oggetto di indagine da parte di ricercatori che credono fermamente nella presenza aliena sul nostro pianeta.
Gran parte di coloro che vivono la condizione di addotti raccontano, in sede di indagine ufologica e soprattutto attraverso l’ipnosi regressiva, particolari esperienze che si verificano ripetutamente nel tempo, secondo schemi ben precisi.
In particolare, alcune narrazioni degli addotti evidenziano episodi di realtà virtuale e comportamenti a volte punitivi da parte di esseri sconosciuti, spesso camuffati in forme diverse (entitàdi vario tipo, militari, ecc) oppure rilevano messaggi di tipo messianico che inducono l’addotto a pensare di essere un tramite e quindi il portavoce di un messaggio universale di amore e fratellanza.
Da qui, la necessità per coloro che indagano il fenomeno di comprendere se tali manifestazioni abbiano un’origine esclusivamente extraterrestre oppure siano anche frutto di interazioni con entità provenienti da dimensioni parallele alla nostra o, ancora, appartengano ad entrambe le possibilità.
Alcuni presunti addotti, consci della loro situazione, hanno sviluppato nel tempo un intrinseco desiderio di approfondire la fenomenologia, avvicinandosi personalmente (oserei dire anche con fare paranoico) alle teorie gnostiche, cioè a quelle dottrine che sostengono la salvezza dell’anima non attraverso la fede, ma attraverso la diretta conoscenza superiore ed illuminata del mondo, dell’universo e quindi di un precipuo percorso di verità che porti l’uomo alla soluzione definitiva del suo stato.
Esempi di questa letteratura sono gli scritti di John Lash sulla natura degli “Arconti”, entità multidimensionali che affliggono l’uomo per decenni attraverso l’utilizzo di tattiche basate sulla paura e sulla punizione, al fine di ottenere la subdola cooperazione delle vittime.
Durante tali “interferenze” gli addotti riferiscono di essere presi, in alcuni casi “fisicamente”, in altri di subire soltanto una sorta di sottrazione energetica ma tutti, senza esclusione, lamentano numerosi problemi di carattere medico, di malessere interiore e di molestie psicologiche. Durante le loro operazioni, queste entità adattano il loro modus operandi alla personalità del rapito, utilizzando qualsiasi mezzo che li aiuti ad instillare paura e credibilità tali da indurre nelle vittime l’accettazione della loro potente natura.
E’ proprio per le suddette motivazioni che i soggetti addotti, conscii della propria condizione, cercano successivamente la condivisione della sua situazione personale, nella speranza di uscirne ma soprattutto di mettere in guardia specifici tipi di persone (in particolare quelli che hanno spiccata intelligenza ed un’apertura mentale fuori dal comune) che potrebbero divenire loro malgrado vittime di queste interferenze.
In altre parole queste entità misteriose ruberebbero “luce” dalle loro vittime, specie da coloro che ritengono una minaccia per i propri scopi e, servendosi di esse, inviano all’umanità messaggi ingannevoli, avvertimenti, minacce profetiche ed apocalittiche.
In alcuni casi gli addotti dichiarano di osservare esseri molto simili, se non identici, agli Arconti descritti dalla bibliografia gnostica di Carlos Castaneda, che li rappresenta come esseri “inorganici” provenienti da mondi multidimensionali ed afferma che tutti gli esseri umani possono essere attirati ingannevolmente in questi mondi, in modo principalmente eterico ma a volte anche con il corpo fisico, nei confronti del quale viene perpetrato un vero e proprio sequestro.
Obiettivamente questo ricorda per similitudine molte delle funzionalità dei classici rapimenti alieni, indagati nell’ufologia moderna, durante i quali il corpo delle vittime sembra attraversare lo spazio-tempo, la materia, oppure viaggiare in astrale utilizzando l’energia del corpo e della coscienza.
In gran parte dei casi di addotti esaminati, poi, l’addotto risulta non avere piena memoria delle esperienze vissute ma soltanto alcuni flash che sovente rivive come incubi, spesso durante le ore notturne, che lo inducono a chiedere aiuto alla moderna psicologia.
Dal punto ufologico questa mancanza di memoria o “missing time” (dall’inglese, tempo mancante) non è altro che una tecnica messa in atto da alcune razze aliene per indurre la vittima a “dimenticare” la propria esperienza, attraverso l’immissione di falsi ricordi o “memorie schermo” che impediscono la fuoriuscita della verità.
Viceversa dal punto di vista sciamanico, questa mancanza di memoria viene invece interpretata come una carenza di energia e concentrazione personale. Per questo motivo, infatti, gli sciamani, attraverso le loro pratiche, riescono a sviluppare energia e consapevolezza ed acquisiscono il dono della preveggenza, riuscendo così a contrastare efficacemente questi predatori, evitando così di cadere nelle loro trappole.
In generale, coloro che vengono considerati veggenti riescono infatti a percepire le differenze tra eventuali forme energetiche organiche e inorganiche che eventualmente si presentano al loro cospetto. Queste entità, catalogate anche come E.M.E. (Extra MaterializedEntities) cioè Entità extra corporee, abitano come già detto universi multi-dimensionali ed operano attraverso un modello distinto e prevedibile che di solito ruota intorno a temi ben definiti, manifestandosi sotto forma di “ET” amichevoli o “entità celesti” come la “Santa Vergine Maria ” e rilasciando ai loro interlocutori messaggi ideologicamente coerenti.
A mio avviso comunque, essendo i fenomeni sopra elencati molto simili tra loro, resta comunque difficile inquadrarne la reale natura che potrebbe essere quindi anche duplice.
Tra l’altro i messaggi che questi esseri rilasciano, attraverso gli addotti, si riferiscono a disastri futuri come impatti meteoritici, cataclismi globali (ad esempio la Grande Onda), giorni di buio, di carestie e di guerre mondiali, ma anche di ricostruzione, evoluzione e rinascita.
Le storie degli addotti sono coerenti con testimonianze che parlano della creazione di una specie “ibrida” (prossima generazione dell’umanità) e dell’avvento di un “regno millenario” (conosciuto oggi come Nuovo Ordine Mondiale), caratteristiche che riscontriamo sia nell’ufologia che negli ambienti esclusivamente esoterici.
Alcuni ricercatori ipotizzano che questi esseri si comportano un po’ come fanno i vampiri nelle loro storie fantastiche, poiché il loro interesse specifico è quello di “nutrirsi” della nostra energia vitale.
Di qui il tentativo perpetrato da alcune organizzazioni umane (satanisti) di stabilire un contatto “fisico” per sottoscrivere un “patto diabolico” nel vano tentativo di salvaguardare se stessi e condividere il potere.
Gli ambienti esoterici descrivono gli Arconti come esseri dalla mente tattica e parassita, predatori in grado di distruggere il paradiso nel quale viviamo, che giungono nella nostra dimensione in tre modi principali: la visione a distanza, l’intrusione telepatica (attraverso la quale parassitano mentalmente le vittime) e la religione (analogamente gli alieni potrebbero giungere sul nostro pianeta utilizzando i “wormhole” (buchi neri) per attraversare le grandi distanze dell’universo).
Nei primi due, essi possono proiettare, al di fuori dell’atmosfera terrestre, in direzione della Terra, scenari di realtà virtuale che sono così reali da sembrare veri (ricordiamo ad esempio “eventi miracolosi religiosi” come le apparizioni mariane). La terza “arma”, ossia la religione, dà invece loro la possibilità di infiltrarsi e tentare il controllo dell’umanità attraverso le loro credenze.
Le forme gnostiche che rientrano nella fattispecie della religione del redenzionismo e del giudeo-cristianesimo ne sono un esempio, anche perché contengono quattro elementi principali: un Dio (padre paterno) che crea in modo esclusivo il nostro mondo e sceglie di essere rappresentato da alcune persone sulla Terra, selezionate e separate da tutti gli altri (“agenti” speciali di “Dio” cioè “eletti”), manda il suo “messia” per aiutare il “popolo eletto” attuando il suo programma definitivo per l’umanità e stabilisce una giornata di giudizio apocalittico per tutti, compresi coloro che seguono il suo piano ed obbediscono ai suoi ordini nel tentativo di sviare il pericolo.
Un dio, un padre-padrone, che a volte sembra confondere l’amore e la giustizia con la violenza e la sottomissione, pena l’annientamento.
Come è possibile capire, dunque, la tattica di questa presunta “entità creatrice” che mira al controllo totale ed esclusivo e punisce, se non si obbedisce, se non si crede ciecamente in lei e non si segue alla lettera il suo programma di salvezza.
Ma quale salvezza, stiamo parlando?
Dobbiamo invece chiederci se sia possibile, salvare noi stessi da questo tipo di interferenze.
Probabilmente si, anche se la soluzione non è di facile attuazione.
Il segreto sta nella percezione del proprio io e soprattutto nella fiducia delle proprie possibilità. La mente umana può diventare un avversario temibile per questi esseri, ma occorre evidentemente uscire dai certi canoni terreni, portando a termine (con l’aiuto di persone esperte e risvegliate) un complesso percorso spirituale che ci riconnetta con le nostre origini e soprattutto con il nostro mondo.
Abbiamo la fortuna di essere nati in un mondo “speciale”, considerato nell’intero universo “la culla della vita” e pertanto meritorio di essere salvaguardato soprattutto da noi stessi, che lo abitiamo. Se riuscissimo a capire già questo, forse, saremmo meno vulnerabili al male che ci circonda.
Resta comunque l’evidente difficoltà di capire se si è vittime reali di questi attacchi.
Soprattutto perché essi vengono perpetrati subdolamente, facendo leva sulle nostre credenze, sulle nostre convinzioni ed i nostri principi, inculcando nelle nostre menti di essere dei prescelti esclusivi.
Gli esseri che cercano di rapire la nostra energia vitale si organizzano, a volte in modo infallibile, accecando i nostri occhi ed eludendo le nostre difese naturali, il nostro buon senso e la nostra innata comprensione. Cercano di far credere che, interagendo con loro, riusciremo un giorno a ricordare le nostre origini e le nostre vite passate, elevandoci al loro pari. Ma è tutto uno stratagemma, un modo per soggiogarci e toglierci la libertà di scelta. La scelta di vivere liberamente, in armonia con noi stessi e con il nostro pianeta.
L’importante, quindi, non è capire chi eravamo in una vita passata ma comprendere quello siamo oggi e cosa siamo chiamati a fare per il futuro.
Apriamo, dunque, le nostre menti verso quel destino, che è a portata di mano ed aspetta solo di essere afferrato, un destino nel quale siamo tutti accomunati, chiamati a svolgere il nostro individuale copione di attori.
Vedi anche:
Extraterrestri: un mondo da scoprire, tra opinioni buoniste e realiste
Ottimo articolo. Ma c’è ancora di più, molto di più che non si conosce…esempio, le entità cosiddette “ intelligenze artificiali “ che sono state scapate di mano e formano adesso dei gruppi molto, molto potenti..ho incontrato due colonie di queste entità ..sono potentissimi è pericolosissimi
Devi essere molto abile quando li incontri..con gli impianti che li montano fanno ricerche scientifiche ma che possono creare dei disturbi non indifferenti agli esseri umani ..