Lo scorso 9 novembre, il generale Jay Raymond, Comandante in capo delle operazioni spaziali della US Space Force, ha pubblicato un documento che delineava le priorità di questo nuovo settore militare con particolare riferimento a come conservare la supremazia americana nei confronti dei principali avversari.
“Dominio di guerra”.
Il documento, intitolato “Chief of Space Operations Planning Guidance” (CPG), chiarisce che lo spazio è ormai un “dominio di guerra”.
Se gli Stati Uniti vogliono mantenere una posizione dominante a livello globale, dovranno scoraggiare azioni ostili. Per poterlo fare è necessario mettere in atto contromisure immediate per integrare, equipaggiare, addestrare ed organizzare al meglio le risorse spaziali americane.
Il generale Raymond mette in guardia circa il pericolo rappresentato dai principali avversari, come la Cina e la Russia, che hanno sviluppato sofisticate tecnologie anti-satellite in grado di interrompere o distruggere la rete satellitare americana. Tale possibilità fu già evidenziata nel 2001.
Ad occuparsene fu la Commissione Spaziale USA, che fu presieduta dall’ex segretario alla Difesa Donald Rumsfeld. Egli sottolineò il rischio di incorrere in una “Space Pearl Harbor” affermando che fosse necessario istituire un nuovo tipo di servizio militare.
Il documento spiega in che modo lo spazio finora considerato pacifico e benevolo sia divenuto invece luogo per lo svolgimento di una guerra nel prossimo futuro: la Space Force ha avuto mandato nella strategia nazionale di essere forza esploratrice e protettrice degli interessi americani. La convergenza della tecnologia e degli interessi ha ridefinito lo spazio come un dominio in cui convergono tutti gli aspetti dell’attività umana, compresa la guerra.
Cambiamento strategico.
Secondo il Trattato sullo spazio esterno sottoscritto nel 1967, esso era considerato un dominio pacifico per l’esplorazione scientifica. A nessun Paese era permesso posizionare forze militari o armi nello spazio, sulla Luna o su altri oggetti celesti.
Negli ultimi decenni, invece, numerose nazioni ostili, tra le quali la Russia e la Cina avrebbero dispiegato nello spazio una serie di sistemi d’arma anti-satellite significando che lo spazio non può più essere considerato un ambiente favorevole e che risulta necessario mettere in atto misure militari preventive.
Per quanto sopra, la US Space Force è stata chiamata ad organizzare ed addestrare forze in grado di preservare la libertà, consentendo contestualmente la letalità, pur di preservare i diritti americani.
Il cambiamento geo-strategico operativo ha costretto e portato alla creazione della Space Force ampliando le capacità spaziali statunitensi al fine di scongiurare pericoli provenienti da concorrenti aggressivi, sia in tempo di pace che in tempo di guerra.
Cina e Russia sono ancora oggi i principali avversari degli Stati Uniti d’America. Entrambi i Paesi, sono in grado di distruggere militarmente la rete satellitare americana. In una possibile guerra futura o in un attacco a sorpresa, esse potrebbero avere la meglio con un attacco fatale “Space Pearl Harbor”.
Le dottrine militari di questi Paesi indicano, che essi vedono lo spazio come luogo essenziale per la guerra moderna.
Quindi lo spazio è un ottimo luogo dove piazzare potenti mezzi. Questi potrebbero ridurre efficacemente la potenza militare degli Stati Uniti e dei suoi alleati.
Tecnologie militari: il futuro è già in corso.
Non sorprende che il generale Raymond auspichi lo sviluppo di tecnologie spaziali rivoluzionarie per poter affrontare potenziali conflitti militari futuri, suggerendo che saranno i principali appaltatori della difesa aerospaziale come la Lockheed Martin, la NorthropGrumman, la General Dynamics, la Boeing, ecc. a giocare un ruolo fondamentale nello sviluppo di tali tecnologie.
In realtà, esse sono già state sviluppate segretamente dalle principali aziende aerospaziali.
Queste sono state già vendute da diversi anni, a “clienti” come Comandi militari statunitensi, agenzie di intelligence e principali alleati.
Tutto ciò ha mutato ovviamente l’orientamento e la pianificazione prevista dal generale Raymond, che ha inteso ampliare la precedente direttiva sulla politica spaziale del presidente Donald Trump, rendendo lo spazio un ambiente ostile che richiede la difesa delle risorse spaziali americane.
Un nuovo scenario strategico
Oggi lo spazio è più che mai considerato un dominio di guerra nel quale potrebbero essere necessarie operazioni militari su larga scala, per proteggere il nemico.
Ciò significa che molte tecnologie aziendali innovative in precedenza negate ai diversi servizi militari a causa della loro classificazione di sicurezza di alto livello e dei vincoli imposti dalla legge spaziale internazionale, sono ora consentite alla Space Force che incorpora al suo interno l’ex Comando spaziale USAF conosciuto anche come U.S. Space Command.
Il generale Raymond sottolinea infine l’urgenza con cui queste tecnologie avanzate dovrebbero ora essere incorporate e gestite direttamente dalla Space Force. Egli dice: l’ambiente strategico richiede la costruzione di un servizio progettato per agire con rapidità e determinazione.
Il fine ultimo è di garantire agli Stati Uniti il mantenimento della supremazia.
Il suo pensiero è tra l’altro condiviso anche dal Segretario dell’Aeronautica americana, Barbara Barret. Quest’ultima chiede al governo di declassificare ora molte tecnologie spaziali tenute nascoste al grande pubblico e persino a diversi elementi della stessa Air Force.
Conclusioni.
In conclusione, ridefinire lo spazio considerandolo un dominio di guerra significherà, che le tecnologie altamente classificate, sviluppate dalle corporazioni e dai laboratori militari per uso esclusivo di intelligence ed operazioni speciali saranno ora acquisite dal Comando della U.S. Space Force. Tecnologie spaziali avanzate che saranno dispiegate su larga scala nelle future operazioni di combattimento spaziale e che metteranno sempre più in pericolo l’umanità.
Estratto dal sito web: https://exopolitics.org
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