La storia dell’ex agente di polizia, Alan Godfrey, divenne famosa negli anni 80, quando ancora in servizio attivo nel West Yorkshire, affermò di essere stato rapito dagli alieni.
Tutto iniziò il 28 novembre 1980 quando Alan osservò, nei pressi diTodmorden, mentre si recava ad una fattoria locale dove misteriosamente erano scomparsi alcuni capi di bestiame, il passaggio a bassa quota di un enorme oggetto di apparenti origini non identificate.
Il racconto di Godfrey e la conferma di altri testimoni.
L’agente si trovava in una zona periferica della città quando, a poche centinaia di metri di distanza, vide l’oggetto stazionare a livello stradale dinanzi a lui. Inizialmente lo scambiò per l’autobus locale, ma poi, avvicinandosi sempre più con l’auto di servizio, si accorse di avere di fronte una grande massa luminescente, di forma ovale, che ruotava a gran velocità su se stessa tanto da far muovere i cespugli presenti ai lati della strada.
Nei racconti dell’epoca egli affermò di essere stato letteralmente “attraversato” dalla massa luminosa che poi, rapidamente, si era dileguata su in alto nel cielo. Sceso dalla sua auto notò, sull’asfalto bagnato (aveva piovuto il giorno prima) una traccia circolare asciutta dove precedentemente stazionava l’oggetto roteante.
Una volta tornato alla stazione di polizia notò (o gli venne fatto notare) che era in ritardo di almeno 15 minuti rispetto alla fine del turno. Che cosa era accaduto in quel quarto d’ora mancante che lui stesso non ricordava? Timoroso di essere ridicolizzato dai colleghi evitò, lì per lì, di riferire quanto era accaduto ma poche ore dopo, un camionista si recò alla polizia denunciando di aver visto, nei dintorni della stessa zona, un oggetto luminoso a forma di diamante avente un colore blu-bianco brillante.
Alcune testimonianze raccolte successivamente dai colleghi del distretto, confermarono l’evento, spingendo Godfrey a presentare un rapporto dettagliato su quanto lui stesso aveva osservato quella notte: una massa brillante che aveva arrestato il motore dell’auto e si era direzionata verso di lui, accecandolo e rendendolo per alcuni istanti incosciente.
L’ipnosi regressiva.
Anni dopo Godfrey, decise di sottoporsi ad una seduta di ipnosi regressiva che fece emergere ulteriori particolari:mentre era sotto ipnosi, Godfrey riuscì a ricordare di essere uscito dalla sua auto di pattuglia e di essersi avvicinato allo strano velivolo. Arrivato a pochi metri da esso fu investito da un raggio di luce improvviso che lo colpì dritto al petto.Ricordò di aver provato una sensazione di assenza di gravità mentre veniva portato all’interno del mezzo. Poi tutto divenne buio. Al suo risveglio, si ritrovò disteso su un lettino medico in compagnia di un uomo dall’aspetto stranamente umano, con la barba,immobile ai piedi del letto,che si limitava a fissarlo.
Secondo Godfrey, l’uomo gli parlò telepaticamente e gli disse di rimanere calmoperché tutto sarebbe andato nel migliore dei modi. Fu allora che vide otto piccoli esseri di bassa statura, grandi teste egrandi occhi neri, i quali si precipitarono nella stanza iniziando una serie di esami medici sul malcapitato.Godfrey riferì infine che quei piccoli esseri avevano riparato una grave ferita subita anni prima durante una colluttazione con un gruppo di sospetti, nel tentativo di arrestarli.
Gli esseri portarono a termine i loro esami ma in quel momento Alan ebbe una specie di malore simile ad un infarto. Poi il ritorno alla realtà.
Caso mediatico.
ll caso scatenò una vera e propria tempesta mediatica e fu pubblicato in prima pagina su diversi quotidiani nazionali. Godfrey fu invitato a partecipare ad alcune trasmissioni televisive, divenendo in poco tempo uno dei casi di presunta abduction più famosi del paese.
Il ricordo dei dettagli emersi durante la sedutadi ipnosi regressiva lo resero in qualche modo fragile, tanto da indurlo a parlarne anche con i suoi superiori. Quest’ultimi gli intimarono di sottoporsi nuovamente a visita, per un’ulteriore valutazione della sua salute fisica e mentale che, fortunatamente, risultò del tutto normale.
Tuttavia, non riuscendo a liberarsi definitivamente del ricordo di quell’esperienza legata a quel bizzarro incontro,scelse infine di dimettersi dopo numerosi anni di onorato servizio.
Gli ufologi britannici che lo hanno intervistatoanche qualche anno fa, lo definiscono un uomo “piacevolmente onesto”, poiché, pur essendo convinto di aver vissuto quell’incredibile esperienza, preferì farsi valutare più volte per capire effettivamente se la storia venuta fuori attraverso l’ipnosi, fosse un sogno, una fantasia oppure la cruda realtà.